Oristano
Il Sappe denuncia carenze di organico e di personale sanitario
Un detenuto rinchiuso nel carcere di Massama è stato salvato dagli agenti della polizia penitenziaria di Oristano.
L’uomo è stato colto da malore dopo aver inalato gas, ma i poliziotti si sono subito accorti dell’episodio ed hanno dato l’allarme per consentire l’intervento del personale sanitario.
Medico ed infermieri sono subito accorsi sul posto attivandosi coi protocolli operativi affinché il detenuto potesse riprendere conoscenza, ricorrendo anche all’uso del defibrillatore. L’uomo è stato rianimato e trasferito all’ospedale San Martino di Oristano per una serie di esami clinici.
“Quanto accaduto pone l’accento sull’attuale carenza degli organici sia della polizia penitenziaria e sia dei medici di guardia nell’arco delle 24 ore”, ha denunciato Luca Fais, segretario del sindacato Sappe. “È inammissibile che un carcere come quello di Oristano possa rimanere senza il medico di guardia, anche per poche ore. Ma purtroppo tale criticità sta accadendo con troppa frequenza. Succede che nelle ore notturne non vi sia né il medico né un infermiere e questa situazione eleva incredibilmente il livello di criticità all’interno della struttura”.
“Il Sappe ha chiesto anche alla neo presidente della Regione un incontro con le altre organizzazioni sindacali per affrontare il problema oltre alla assenza delle camere di sicurezza presso gli ospedali ma tale incontro non è ancora avvenuto”.
“Sarebbe opportuno”, conclude il segretario Fais, “che i fornellini a gas per scaldare le vivande venissero sostituiti con quelli ad induzione, sopratutto per quei soggetti che ricorrono ad ogni iniziativa utile per potersi sballare. All’interno del carcere il medico dev’essere assolutamente presente nell’arco delle 24 ore altrimenti un giorno o l’altro accadrà l’irreparabile”.
Giovedì, 9 maggio 2024
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