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Mobilitazioni

Sicurezza sul lavoro, oggi lo sciopero. Disagi nei trasporti

Ecco tutti i settori interessati. Iniziativa dei sindacati Cgil e Uil

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Ecco tutti i settori interessati. Iniziativa dei sindacati Cgil e Uil

Hanno chiamato a raccolta i lavoratori dei settore privato le sigle sindacali Cgil e Uil, che per la giornata di oggi – giovedì 11 aprile – hanno indetto uno sciopero nazionale. Tre gli obiettivi da raggiungere e le motivazioni dietro la mobilitazione: zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale e d’impresa.

L’agitazione è di 8 ore per il settore edile e di 4 ore per i privati. Aderiranno dunque sull’Isola anche il personale dell’Arst e di Ferrovie dello Stato, con possibili disagi per i viaggiatori.

L’Arst garantirà invece le fasce orarie minime di servizio dalle 6 alle 9,29 e dalle 13,30 alle 15,59 per il settore automobilisti, mentre per quello ferroviario garantite le corse dalle 5,45 fino alle 8,44 e dalle 12,45 alle 15,44. Per quanto riguarda il servizio metrotranviario di Cagliari, il personale sarà in servizio dalle 6 alle ore 8,59 e dalle ore 12,45 alle ore 15,44; mentre a Sassari dalle 6,30 alle 9,29 e dalle 12,45 alle ore 15,44.

Lo stato d’agitazione del personale di Fs Italiane durerà dalle 9 alle 13, con servizi essenziali comunque garantiti dalle 6 alle 9.

Non aderisce invece il comparto del trasporto aereo, mentre il personale di bordo delle navi potrà scioperare nella prima metà della giornata e quello viaggiante nelle prime quattro ore dei turni di lavoro, così come quelli del settore trasporto merci e logistica e funebri, e dei porti. Si mobilitano anche i lavoratori dell’Anas, che garantiranno però i servizi minimi per assicurare la sicurezza nelle strade.

I tre obiettivi dello sciopero. Si parte da zero morti sul lavoro e la richiesta delle due sigle sindacali di far diventare salute e sicurezza vincolanti nelle attività d’impresa. Per questo sotto la lente d’ingradimento anche il divieto della pratica del subappalto a cascata; l’introduzione di un patente a punti per le imprese, con blocco delle attività in caso di violazioni delle norme di sicurezza; e il rispetto del diritto di formazione per tutti lavoratori.

Si passa alla richiesta di una giusta riforma fiscale, con la necessità di ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e i pensionati, combattendo l’evasione e accantonando i condoni e le sanatorie. L’obiettivo è quello di trovare nuovi fondi per sanità, istruzione, diritti sociali e investimenti pubblici.

Infine, le sigle sindacali chiedono una rivoluzione del modello sociale e d’impresa, rimettendo al centro dell’agenda del Governo le politiche socioeconomiche, innovando il sistema produttivo e garantendo un aumento dell’occupazione nel Mezzogiorno.

Giovedì, 11 aprile 2024

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