Siccità e sprechi con l'acqua del Tirso in mare, Enas ribalta sulla Regione: servono soldi, non ce li ha dati - LinkOristano
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Siccità e sprechi con l’acqua del Tirso in mare, Enas ribalta sulla Regione: servono soldi, non ce li ha dati

L'ente acque della Sardegna risponde a Coldiretti

Acqua - irrigazione - saracinesca
Irrigazione della campagne - Immagine d'archivio

Oristano

L’ente acque della Sardegna risponde a Coldiretti

L’Enas ribalta sulla Regione la responsabilità delle accuse degli sprechi d’acqua del Tirso in mare in un momento di forte siccità, mosse ieri da Coldiretti Sardegna che si è unita alla denuncia lanciata dall’Anbi regionale e alle forti preoccupazioni del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale. In una nota ufficiale, fa sapere di non aver ricevuto le risorse finanziarie necessarie alla gestione del sistema, nonostante numerose segnalazioni.

“Enas, pur seguendo con attenzione le problematiche del mondo agricolo, è però un ente pubblico e non un’associazione di categoria, quindi, agisce in forza di disposizioni di legge (spesso rubricate inopinatamente a cavilli burocratici), avendo cura di attuare le disposizioni date dall’autorità di bacino, che agisce a tutela dell’intera collettività e secondo le regole date dalla norma, a lettura della quale è necessario soddisfare prioritariamente il fabbisogno ad uso domestico, ed a seguire quelli industriali ed irrigui”. È la risposta dell’Ente acque della Sardegna a Coldiretti Sardegna e alle “dichiarazioni rilasciate su alcuni organi di stampa, nei quali è stata evidenziata la mancata redistribuzione, da parte di Enas, delle risorse idriche nelle zone più colpite dalla siccità”.

“L’operazione di trasferimento delle risorse idriche dal Tirso al Flumendosa ha un costo di 5.5 milioni di euro circa all’anno, attualmente non presenti nel bilancio di Enas, a meno di utilizzare risorse che sono attualmente stanziate per garantire l’approvvigionamento idrico potabile, soluzione che però non può essere obiettivamente considerata in assenza di garanzie di nuovi finanziamenti”, si legge in una nota di Enas. “Va ricordato anche che, a differenza degli altri soggetti gestori, Enas, per garantire maggiori introiti, non può aumentare le tariffe di vendita dell’acqua grezza, essendo obbligato da una delibera di Giunta regionale ad applicare importi (6 millesimi di euro a metro cubo per il settore agricolo e 2.5 centesimi per quello potabile) assolutamente al di sotto dei costi, pertanto, non sufficienti per sostenere l’approvvigionamento della risorsa e la gestione delle opere del Sistema idrico multisettoriale”.

“Nel corso dei mesi passati, nonostante le numerose segnalazioni effettuate formalmente ed informalmente dal Commissario straordinario agli organi competenti, non è arrivata una soluzione in grado di colmare questo disavanzo e di garantire le risorse finanziare necessarie alla gestione del sistema”, continuano dall’Ente. “Al fine di avere le necessarie rassicurazioni per ottenere le risorse necessarie, Enas ha già attivato gli opportuni contatti con l’amministrazione regionale entrante che si è insediata solo in data di ieri e che certamente metterà in agenda quanto necessario per la risoluzione del problema”.

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Giovedì, 21 marzo 2024

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