Oristano
Salvatore Pes (Sedilo) e Pietro Arca (Sorradile) chiedono alla Regione maggiore coinvolgimento
Un anno fa di questi tempi ci si preparava alla schiusa delle prime uova di cavallette nelle zone interne della Sardegna: un problema che da diversi anni è diventato un’emergenza nella piana di Ottana e che non risparmia la provincia di Oristano, con il Guilcier e il Barigadu in prima linea.
“L’anno scorso i primi avvistamenti di neanidi risalgono alla metà di marzo”, ricorda il sindaco di Sedilo, Salvatore Pes. “Probabilmente quest’anno la schiusa tarderà un po’, viste le recenti piogge e l’abbassamento delle temperature. Al momento si stanno monitorando le aree a rischio, la macchina regionale dovrebbe essere già testata e pronta a intervenire”.
Nel 2023, rispetto agli anni precedenti, la portata dell’invasione delle cavallette è stata decisamente inferiore. “Da quello che abbiamo percepito”, aggiunge il primo cittadino di Sedilo, “c’è stato un calo del 50% della diffusione di questi insetti. Hanno inciso certamente le piogge intense registrate tra maggio e giugno e l’intervento delle squadre in campo per combattere l’emergenza”.
Nella lotta alle cavallette è impegnata Laore, l’agenzia a cui l’Assessorato regionale dell’Agricoltura ha affidato la regia delle operazioni. Ma Salvatore Pes non risparmia le critiche all’Assessorato: “È mancato l’ascolto dei territori, dei sindaci e delle aziende agricole. Probabilmente”, dice il sindaco di Sedilo, “si potevano predisporre interventi mirati e più efficaci rispetto a quanto si è fatto. Abbiamo apprezzato il lavoro svolto da Laore e dai tecnici dell’agenzia, ma con molti amministratori i rapporti si sono in parte interrotti. Dispiace, inoltre, la presa di posizione del prefetto di Nuoro Giancarlo Dionisi, che ha ignorato i nostri messaggi. Siamo consapevoli che combattere le cavallette è complicato, perché il territorio è vasto e accidentato. Ci auguriamo comunque che si possa proseguire la lotta così come si è chiusa lo scorso anno”.
Tra le criticità segnalate da Pes c’è anche la gestione dei terreni. “Si è parlato a lungo di arature. Ma a che punto siamo? Non ci sembra che su questo fronte sia stato fatto molto. Al momento”, ha detto ancora il sindaco di Sedilo, “il piano di lavorazione dei terreni sembra svanito nel nulla. E non sappiamo se finalmente potranno essere utilizzati i droni. C’è stato un anno di tempo per ottenere le autorizzazioni: sono arrivate?”.
Chiede maggior coinvolgimento sul tema cavallette anche il sindaco di Sorradile, Pietro Arca, che ha invitato il prossimo esecutivo guidato da Alessandra Todde a istituire un tavolo regionale di confronto. “La Giunta che si insedierà nelle prossime settimane”, ha detto Arca, “sarà chiamata a coinvolgere le istituzioni locali e le categorie economiche, tutti coloro che esprimono una rappresentanza del mondo agropastorale devono dialogare. Un tavolo programmatico è necessario”.
“Si chiarisca inoltre chi deve coinvolgere i volontari nella lotta sul campo alle cavallette. Questa responsabilità”, ha concluso il primo cittadino di Sorradile, “non può essere dei sindaci. Invece, per quanto riguarda le arature, se ci muoviamo adesso non siamo in ritardo: le recenti piogge ci danno la possibilità di intervenire ancora”.
Giovedì, 14 marzo 2024
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