Una casa di accoglienza nel nome di Elisabetta Naddeo, la giovane di Oristano morta tragicamente - LinkOristano
Cronaca

Una casa di accoglienza nel nome di Elisabetta Naddeo, la giovane di Oristano morta tragicamente

Donazione della famiglia

Elisabetta Naddeo
Elisabetta Naddeo

Tempio

Donazione della famiglia

Sarà intitolata a Elisabetta Naddeo, la giovane ragazza di Oristano uccisa a Tempio nell’ottobre del 2002,  la casa di accoglienza di donne vittime di violenza che l’amministrazione comunale della cittadina intende attivare. 

Il nuovo servizio sarà ospitato in uno stabile che la famiglia Naddeo ha deciso di cedere al Comune  di Tempio dopo averne ottenuto il pignoramento a titolo di risarcimento, al termine della lunga vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna del giovane  autore del delitto. 

L’acquisizione del fabbricato al patrimonio comunale è stata al centro dei lavori dell’assemblea civica del 29 febbraio scorso, che ha deliberato l’accettazione della donazione, decidendone contestualmente la destinazione.  Secondo quanto chiesto dalla famiglia Naddeo, la  struttura di via della Pineta, di grandi dimensioni,  accoglierà donne e bambini vittime di violenza e sarà collegata con il Centro Antiviolenza che l’amministrazione comunale intende realizzare attraverso i fondi del PNRR.  Il fabbricato potrà essere anche essere impiegato per favorire altre iniziative a favore dei bambini, dei disabili o dei destinatari di altri progetti di protezione e sostegno sociale promossi dalla amministrazione comunale. 

Intervenendo durante i lavori del consiglio comunale, la vicesindaca di Tempio, Anna Paola Aisoni, ha rivolto parole di gratitudine e apprezzamento alla famiglia Naddeo, che “dopo una perdita cosi grave ha deciso di trasformare il proprio dolore in un atto di grande generosità,  a vantaggio di tutta la comunità e di tutto il territorio”. 

Elisabetta Naddeo, venne  aggredita e uccisa a soli 22 anni quando era  una studentessa universitaria, da un conoscente incontrato in una via della cittadina,  mentre rientrava a casa. 

Il suo corpo venne trovato all’interno di un cortile dopo ore di ricerche seguite alla sua sparizione.

La vicenda  aveva destato una grande impressione in tutta l’isola e anche  a Oristano, dove la ragazza era nata e aveva vissuto con la sua famiglia, molto conosciuta e benvoluta, e dove il padre, Alfredo Naddeo, originario di Salerno, era stato per diversi anni dirigente all’Inps provinciale. 

Giovedì, 7 marzo 2024

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