Trattori in moto, la protesta di agricoltori e allevatori lascia Oristano e continua - LinkOristano
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Trattori in moto, la protesta di agricoltori e allevatori lascia Oristano e continua

Oggi nuova tappa a Porto Torres, mentre arriva qualche concessione da Bruxelles

I trattori degli agricoltori oristanesi al Porto di Oristano - Santa Giusta
La protesta dei lavoratori delle campagne al porto di Oristano - Santa Giusta

Oristano

Oggi nuova tappa a Porto Torres, mentre arriva qualche concessione da Bruxelles

Nel tardo pomeriggio di ieri gli agricoltori e gli allevatori hanno messo in moto i loro trattori ed hanno lasciato il presidio nel porto industriale di Oristano – Santa Giusta. La maggior parte dei manifestanti è rientrata nei propri paesi, mentre una decina di loro ha raggiunto Cagliari per unirsi ai colleghi, che da due giorni sono accampati al Porto Panale di Cagliari.

“In un primo momento avevamo deciso di mantenere il presidio al porto di Oristano – Santa Giusta per quattro giorni” ha spiegato Giorgio Zedda, uno dei portavoce ed allevatore di Ardidano, “ma il numero troppo esiguo di manifestanti non ci ha consentito di proseguire la manifestazione qui ad Oristano. Oggi una buona parte di noi raggiungerà Cagliari, mentre un altro presidio del centro e del nord Sardegna raggiungerà Porto Torres”.

“Lo scopo è stato raggiunto. Sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà del nostro settore e protestare contro le scelte dell’Unione europea e le decisioni del Governo, per le modifiche alla Pac e contro intagli ai contributi e all’aumento delle tasse”, ha aggiunto Zedda.

L’altro aspetto della manifestazione era legato anche ai ritardi di Argea di pagare i contributi. L’incontro di ieri a Cagliari con l’Agenzia ed una delegazione e di agricoltori non ha portato niente di nuovo. Argea ha confermato che un anticipo dei contributi verrà erogato entro il 15 febbraio, mentre il saldo entro il 30 di marzo.

Prime concessioni da Bruxelles. Intanto da Bruxelles la Commissione europea, in attesa della riunione odierna, ha annunciato una nuova proroga della deroga alla regola della politica agricola comune (Pac), che prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare delle quote di terreni a riposo.

La seconda, prevede invece la proroga della sospensione dei dazi all’importazione dall’Ucraina. Lo ha annunciato il vicepresidente dell’esecutivo comunitario Margaritis Schinas in una conferenza stampa.

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Giovedì, 1° febbraio 2024

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