Sanità pubblica e tavoli tecnici: "le scelte della politica fanno scappare i medici" - LinkOristano
Salute e diritti

Sanità pubblica e tavoli tecnici: “le scelte della politica fanno scappare i medici”

Un intervento del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

Cagliari - comitato salute oristano
Immagine d'archivio

Oristano

Un intervento del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

Riceviamo e pubblichiamo un documento del Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano a proposito della crisi della sanità pubblica.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Articolo 32. Grazie al Titolo V, la gestione della salute è in prevalenza in mano alle Regioni.

Bisogna rifarsi alla Costituzione italiana per capire quanto i diritti del cittadino vengano calpestati, ignorati elusi… Ormai siamo al terzo tavolo tecnico, tra Asl e rappresentanti politici, la nostra speranza è che almeno questo sia produttivo.

Nei precedenti “sembra” siano stati affrontati i problemi della Sanità oristanese, diciamo sembra, di fatto i problemi sono aumentati. La Regione Sardegna è una regione autonoma , può decidere e disporre delle sue risorse, e in materia sanitaria sono cospicue. Allora ci chiediamo: perché non fidelizzare i medici già assunti, piuttosto che pagare in modo esorbitante i cosìddetti medici a gettone, quelli con contratto di collaborazione, i medici degli Ascot?

Questa politica discriminatoria e di privilegi fa scappare i giovani medici verso attività più redditizie e con minori responsabilità, li fa scappare verso regioni che offrono condizioni di lavoro migliori, verso i privati…

D’altronde perché dovrebbero restare? Un giovane gettonista o collaborazionista, con minor carico, prende molto più di un primario dalla lunga esperienza. Il risultato è lampante: pochi medici di famiglia, reparti ospedalieri sguarniti, liste d’attesa infinite.

Il problema si pone anche per il personale infermieristico e gli operatori socio sanitari: orari impossibili, grande carico di lavoro, stipendi inadeguati. Il tutto, inutile dirlo, a vantaggio del privato, perché – senza nulla togliere all’operato del privato convenzionato – se si sta male si paga!

La domanda che sorge spontanea è: cosa è stato fatto nei precedenti tavoli tecnici? Che decisioni sono state prese, quali vantaggi per il cittadino, quanto i problemi dei pazienti sono più importanti “dell’armonizzazione economica” (belle parole per dire tagli alla spesa)?

Quanto questa “armonizzazione” viene applicata agli stipendi e premi di produzione delle alte sfere? Quanto la dignità umana degli operatori sanitari e dei pazienti viene rispettata da una politica autoreferenziale e disattenta? Un esame di coscienza è d’obbligo.

Comitato per il diritto alla salute della provincia di Oristano

Mercoledì, 20 dicembre 2023

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