Laboratori teatrali ed escursioni con il Centro di salute mentale a Bosa, per fare comunità - LinkOristano
Sanità

Laboratori teatrali ed escursioni con il Centro di salute mentale a Bosa, per fare comunità

Un progetto del Rotary Club di Bosa assieme alla Asl 5 e a due comuni

Centro Salute mentale Bosa - progetto con il Rotary Club
Il dottor Antonio Mignano, referente per i centri di salute mentale della Asl 5, e il presidente del Rotary Club di Bosa Roberto Deiana - Foto Ufficio Stampa Asl di Oristano

Bosa

Un progetto del Rotary Club assieme alla Asl 5 e a due comuni

Si scrive e si legge “Liberi FinalMente”. Due semplici parole, che racchiudono però un progetto e un obiettivo ben più importanti: l’integrazione con la comunità attraverso il teatro, che diventa, ancora una volta, uno strumento di inclusione sociale. Ma non solo. Ci sarà anche la scoperta del territorio per sentirsi ancora più integrati. Il progetto “Liberi FinalMente” proposto dal Rotary Club di Bosa coinvolge il Centro di salute mentale del distretto sanitario di Ghilarza-Bosa e, dunque, la Asl 5 di Oristano, oltre alle amministrazioni comunali di Bosa e Tinnura.

Sostegno anche da una ventina di altri Rotary Club di tutta l’isola: Siniscola, Ogliastra, Macomer, Iglesias, Dorgali, Centro Sardegna-Ghilarza, Carbonia, Cagliari Sud, Cagliari Est, Alghero, Thiesi-Bonorva-Pozzomaggiore, Cagliari Nord, Cagliari, Nuoro, Sanluri-Medio Campidano, Oristano e Cagliari Anfiteatro, col contributo della Fondazione Rotary e del Distretto 2080 Rotary International.

“Il fine ultimo è la creazione di un percorso di interazione fra gli utenti del Centro di salute mentale con la collettività, attraverso un progetto articolato in tre fasi”, spiega Roberto Deiana, presidente del Rotary Club di Bosa: “un laboratorio inclusivo integrato di teatro, escursioni interattive ed inclusive e un seminario finale”. Il progetto è stato presentato durante una conferenza stampa a Bosa.

Il teatro. Le lezioni inizieranno in questi giorni. Il laboratorio, che coinvolgerà gli utenti del Centro di salute mentale di Bosa, durerà circa sei mesi e sarà diretto da Piero Obinu, regista dell’associazione culturale “Elighelande Teatro” di Scano Montiferro, con il supporto degli operatori specializzati dello stesso Csm di Bosa. Previste due rappresentazioni finali, una Bosa e l’altra a Tinnura. Gli allievi attori impareranno a stare su un palco e a rapportarsi in maniera semplice e spontanea alla comunità. Non solo: verranno donate attrezzature di diffusione sonora allo stesso Centro di salute mentale, anche per futuri progetti legati sempre al teatro. Il laboratorio sarà aperto anche ad altre persone che vogliano cimentarsi in questa esperienza di inclusione.

Escursioni. Gli utenti del progetto parteciperanno nei prossimi mesi a uscite turistiche interattive e inclusive, che consentiranno loro di scoprire i tesori archeologi e architettonici e le bellezze ambientali del territorio, con il coinvolgimento degli operatori del Centro di salute mentale di Bosa, ma anche dei soci del Rotary Club di Bosa e degli altri Rotary isolani, “con l’esaltazione delle nuove tecniche di mobilitazione per la salute mentale”, ha aggiunto Deiana.

Incontro finale. I risultati delle due esperienze di integrazione saranno presentati in un seminario conclusivo, “nel quale si parlerà anche delle problematiche delle salute mentale fra i giovani”, ha aggiunto sempre Deiana. “Fra i relatori i rappresentanti dei Rotary Club partecipanti al progetto e i medici del distretto sanitario di Ghilarza-Bosa. Fra il pubblico ci saranno anche gli alunni delle scuole del territorio”.

La Asl. “Il teatro è un linguaggio che valorizza le esperienze di ciascuno fatte di gesti ed emozioni”, ha detto il dottor Antonio Mignano, referente per i Centri di salute mentale dell’Azienda sanitaria oristanese, “nella disabilità e nel disagio psichico il teatro può colmare quella carenza di socialità, che il disturbo accentua e rende insuperabile. In questo caso l’esperienza del teatro viene adattata e revisionata secondo una pedagogia che mette al centro la persona con la sua creatività, affinché abbandoni quella sensazione negativa di inutilità”.

“Spesso la percezione pubblica sulla salute mentale è negativa ed escludente”, ha concluso Roberto Deiana. “Noi vogliamo invece creare un ambiente inclusivo e accessibile alle persone con disagio mentale, un luogo sicuro dove possano esplorare e sviluppare le proprie capacità creative, comunicative e relazionali attraverso l’espressione teatrale”.

Mercoledì, 6 dicembre 2023

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