Sì alla pace, no alla guerra: ma a Oristano sfilano neppure 200 persone - LinkOristano
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Sì alla pace, no alla guerra: ma a Oristano sfilano neppure 200 persone

Assenti anche giovani e studenti

Manifestazione pace Oristano
La manifestazione per la pace a Oristano

Oristano 

Assenti anche giovani e studenti

“Ora basta, cessate il fuoco”. Questo lo slogan dei circa 200 manifestanti che stamane – 2 dicembre – sono partiti dalla piazza della Cattedrale di Oristano per prendere parte alla manifestazione per la pace organizzata dall’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, della provincia.

Nonostante la presenza di alcuni dirigenti delle sigle sindacali, politici, associazioni – anche da Nuoro e Sassari –  e numerosi organizzatori, grandi assenti i giovani e gli studenti delle scuole della città. Presenti inoltre dei medici palestinesi.

Il corteo da piazza Cattedrale si è diretto verso il centro storico cittadino, fino a piazza Eleonora. La manifestazione è stata aperta da un incontro nel salone parrocchiale di San Giovanni Evangelista, in via Pergolesi.

Tra i manifestanti, che procedono al grido di “Palestina libera”, anche l’ex sindaco di Laconi Paolo Pisu, che invita i cittadini ad unirsi alla marcia. Presenti inoltre appresentanti di associazioni da Nuoro e Sassari.

“La Croce Rossa è stata bombardata e si chiederà al governo italiano di adottare i bimbi palestinesi rimasti orfani”, ha dichiarato il rappresentante di medicina democratica, Francesco Carta, nel corso del suo intervento.

Dopo l’intervento di Antonio Ippolito, dal Comitato promotore per la pace, che ha sottolineato l’esigenza di non anestetizzarsi alla guerra, ha preso la parola anche Rita Pirastu, infermiera che dal 2014 si reca spesso in Palestina. “Il nostro governo è asservito a uno stato terrorista. La Palestina non ha un esercito, mentre Israele ha uno dei più potenti eserciti al mondo appoggiato da USA”, ha commentato parlando a nome del popolo di Gaza.  “Sono dimenticati da tutti. Si deve rompere l’omertà e andare contro il nostro governo complice. Non chiamateli terroristi, la loro è resistenza armata. Gaza non è un covo di terroristi, c’è una comunità cristiana e una comunità colta, con bimbi che vanno a scuola e li stanno distruggendo. È inumano il silenzio delle persone, vi prego non dimenticate Gaza”.

Al termine della manifestazione ha preso la parola l’attivista don Ettore Cannavera.

“Siamo pochi, ma chi è assente ha sempre torto”, ha detto la presidente dell’Anpi Carla Cossu, al termine del corteo. “Questa iniziativa chiedeva una cosa semplice: la pace”.
-segue-

 

Sabato, 2 dicembre 2023

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