Alimentari, ma non solo, per le famiglie bisognose: la mappa della solidarietà nell'Oristanese - LinkOristano
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Alimentari, ma non solo, per le famiglie bisognose: la mappa della solidarietà nell’Oristanese

L'impegno di diverse associazioni, che raggiungono tutta la provincia

Distribuzione viveri - poveri
Una distribuzione di viveri

Oristano

L’impegno di diverse associazioni, che raggiungono tutta la provincia

Anche nell’Oristanese sono tante le associazioni che si occupano di distribuire viveri alle famiglie bisognose. La loro importante attività copre l’intero territorio provinciale e raggiunge le famiglie che vivono in condizioni di povertà: in Sardegna, secondo i dati Istat, dal 2019 al 2021 (ultimo anno rilevato) c’è stato un incremento della povertà relativa di 3,3 punti percentuali (12,8% nel 2019, 13,9% nel 2020 e 16,1% nel 2021). E questa preoccupante tendenza è confermata anche dai volontari che tutti i giorni incontrano le persone che bussano alla loro porta.

“Chi ha bisogno, da noi viene e chiede”, spiega suor Gabriella Prinzis, Figlia di San Giuseppe, responsabile della Mensa della Carità di Oristano, in via Carmine 34. “Noi diamo ciò che abbiamo a disposizione: riso, pasta, formaggi, pelati. Le pasticcerie ci danno le paste e non mancano mai. Siamo sempre a disposizione”.

Nella Mensa della Carità è anche possibile trovare un pasto caldo: “Tutti i giorni”, precisa suor Gabriella. “È possibile consumarlo in mensa, o portarselo a casa. Chi mangia da noi può sedere a tavola dalle 11, chi porta via può ritirare il pranzo un po’ prima”.

“Le persone che vengono tutti i giorni sono circa una decina, ma qualcuno in più arriva anche all’ultimo momento”, spiega la suora, che aggiunge: “Una volta al mese diamo anche un pacco alimentare con pasta, riso, sugo, pelati, zucchero, caffè, dolci e biscotti a tutte le famiglie che vengono da noi. La distribuzione, in questo caso, è in base all’Isee. Confezioniamo tra i 90 e i 100 pacchi”.

Per contattare la Mensa della Carità gestita dalle Figlie di San Giuseppe si può telefonare ai numeri 0783 78357 e 0783 72763.

Un’altra importante realtà in città, ma con un raggio d’azione provinciale, è il progetto NoSprecOr che unisce diverse associazioni, guidate da Domus Oristano. La sede è in via Masones 16. “Qui si può avvicinare chi vuole”, spiega la referente, Luisanna Usai. “Facciamo un primo colloquio per stabilire sulla base dell’Isee chi mettere in elenco”.

“Spesso sono le parrocchie a indirizzare verso noi le famiglie”, spiega ancora Usai. “Ne seguiamo più di ottanta. Erano 15 due anni e mezzo fa, quando abbiamo iniziato. Ogni giorno ci arrivano nuove richieste. Chi ha necessità lascia il proprio Isee e il numero di telefono e siamo noi a chiamarli”.

Il progetto ha convenzioni con il Banco Alimentare e con l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura: “Ogni mese andiamo a Selargius a prendere pasta, tonno riso, farina, polli surgelati: quello che c’è in magazzino”.

Le persone arrivano da tutta la provincia di Oristano: “Dai paesi vicini, ma anche dal Barigadu e dal Montiferru”, precisa Luisanna Usai. Cinque i giorni di apertura alla settimana: lunedì dalle 16 alle 18, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 10.30. “Queste giornate sono dedicate alla distribuzione”, spiega ancora Luisanna Usai. “Le ottanta famiglie che seguiamo vengono almeno una volta la settimana a ritirare”.

Il sabato poi gli addetti si occupano di portare il pane ai monasteri e ciò che viene donato dalla Lidl ai Cappuccini.

Importante anche la collaborazione con altre associazioni: attraverso la Casa del Sole, supermercati, negozi di frutta e verdura, alcune pasticcerie e forni e si riesce a distribuire anche cibi freschi.

Per donare o per chiedere aiuto, Domus Oristano può essere raggiunta al telefono (370 1394758 e 347 9176416) o per e-mail, oristanodomus@gmail.com.

In provincia opera anche il comitato di Oristano della Croce Rossa, capofila della distribuzione capillare sul territorio, per 1.200 famiglie. In questo caso sono i servizi sociali dei Comuni a indirizzare verso l’organizzazione di volontariato: chi ha necessità fa la richiesta al proprio Comune di residenza.

“Sono persone già seguite e già note al Comune e che hanno oggettivamente una situazione di indigenza”, spiega la referente Alessia Sinatra. “Noi ascoltiamo le persone e scopriamo le loro storie”.

La Croce Rossa si occupa principalmente di viveri, ma anche di abbigliamento, materiale scolastico e per la primissima infanzia. “Cibo e alimenti danno un aiuto immediato alle famiglie che spesso non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena”, spiega Sinatra, “ma poi hanno altre carenze e ci muoviamo per aiutarle anche là”.

Le persone che necessitano di aiuto vengono chiamate direttamente dal Comitato oristanese della Croce Rossa, che ha sede in via Antioco Casula 14. “A Oristano città vengono chiamati in ordine alfabetico, poi proseguiamo con le frazioni. Riusciamo a far passare uno, due mesi tra una consegna e l’altra: il tempo necessario per concludere l’intero ciclo”, spiega Alessia Sinatra.

La Croce Rossa distribuisce pasta, farina, zucchero: “Certi alimenti ruotano, lo stabilisce l’Unione Europea, ma non mancano mai pastine per i neonati e alimenti per persone celiache, che dividiamo perché non ci sia contaminazione. E ancora alcuni alimenti come zuppe e carne in scatola. A volte disponiamo anche di cibi freschi, come formaggi e salumi. Carne sempre di manzo, mai maiale”.

I volontari impegnati nella preparazione dei pacchi e nella distribuzione sono una ventina. Per contattare la Croce Rossa di Oristano si può chiamare il numero 0783 210311.

È massimo l’impegno verso chi ha necessità di aiuto anche da parte della Caritas diocesana, con sede in via Cagliari 138 a Oristano. “Il primo passaggio per l’accesso è il centro di ascolto”, spiega il direttore, don Maurizio Spanu. “In questo modo possiamo fare riferimento ai servizi del territorio, in caso di ulteriori bisogni. Il consiglio è quello di contattare telefonicamente per prendere un appuntamento”.

“Dopo l’accoglienza e il primo ascolto effettuato dagli operatori”, spiega don Spanu, “alla persona che necessita di un sostegno materiale viene rilasciata una tessera che consente di accedere due volte al mese a tutti i servizi da noi offerti, come la distribuzione di alimenti, ma anche la consegna di farmaci e dispositivi sanitari, di materiale scolastico, libri di lettura e giocattoli, prodotti per l’igiene della casa, della persona e per l’infanzia, tra le altre cose”.

La Caritas diocesana opera anche attraverso l’Emporio della solidarietà, dedicato alle famiglie con minori. È organizzato come un piccolo supermercato nel quale si può fare la spesa utilizzando una Carta ricaricata mensilmente con dei punti assegnati in base a criteri predefiniti.

Non solo sostegno materiale, comunque: le famiglie possono partecipare a percorsi informativi, formativi e psicopedagogici che danno loro gli strumenti per affrontare meglio le difficoltà in cui si trovano.

Il raggio d’azione della Caritas è l’intera Diocesi arborense: “Coincide con la provincia, ma comprende anche alcune parrocchie extra provincia”, spiega don Spanu. Complessivamente sono 85 le parrocchie attraverso le quali la Caritas opera per offrire il suo sostegno alle famiglie in difficoltà. Dove non è presente la Caritas c’è il Volontariato Vincenziano. “Oltre al nostro centro di ascolto a Oristano”, conclude don Maurizio Spanu. “ci si può rivolgere al proprio parroco, che può indirizzare in base alle necessità”.

Questi i contatti per la Caritas diocesana Arborense a Oristano: telefono 0783 70641 o 389 4792572, e-mail: info@caritasoristano.it.

Da dieci anni offre un sostegno alle famiglie bisognose anche La Casa del Sole di Oristano, guidata dal presidente Antonio Ibba, con circa una decina di volontari che operano dal lunedì al sabato, nella sede di via Carlo Meloni, dietro le scuole elementari in via Solferino. Il locale è stato messo a disposizione dal Comune di Oristano.

“Lavoriamo molto attraverso il passaparola di chi già si rivolge a noi”, spiega Giuseppe Buonanno, uno dei volontari. “Ma c’è anche chi ci trova attraverso i social. Quando ci contattano diamo loro un appuntamento”.

“Per garantire una buona assistenza a tutti seguiamo prevalentemente persone che arrivano da Oristano o dal circondario di Oristano, anche se abbiamo alcuni assistiti storici che arrivano dal Mandrolisai. Difficilmente chi bussa da noi va via senza niente”, continua Giuseppe Buonanno.

La sede dell’associazione è aperta tutti i giorni, dal lunedì al sabato: “La distribuzione avviene dalle 9 fino a ultimare tutte le persone presenti”, spiega Buonanno. “Per ciascuno abbiamo dei giorni stabiliti e la maggior parte viene una volta a settimana”.

Sono circa 150 le persone che ricevono gli alimenti da parte de La Casa del Sole: “Circa una dozzina ogni giorno”, dice Buonanno. “Il Gruppo Ibba ci sostiene in maniera importante e se abbiamo alimenti in eccesso condividiamo con altre associazioni o con enti religiosi. Settimanalmente facciamo anche una distribuzione alle parrocchie”.

Giovedì, 12 ottobre 2023

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