All'ospedale di Oristano un servizio di neurologia e interventi contro l'infarto coperti 24 ore - LinkOristano
Sanità

All’ospedale di Oristano un servizio di neurologia e interventi contro l’infarto coperti 24 ore

Annunci e confronto stamane tra l'assessore regionale, l'asl e i medici

Da sinistra Antonio Maria Pinna, Angelo Maria Serusi, Antonio Sulis e Carlo Doria
Da sinistra Antonio Maria Pinna, Angelo Maria Serusi, Antonio Sulis e Carlo Doria

Oristano

Annunci e confronto stamane tra l’assessore regionale, l’Asl e i medici

Sarà avviato nei prossimi giorni all’ospedale  San Martino di Oristano un nuovo servizio di cura delle malattie neurologiche, che funzionerà inizialmente in Day Hospital ma che potrebbe presto  diventare un vero e proprio reparto di degenza.

Lo ha annunciato il Direttore Generale Angelo Maria Serusi, intervenuto stamattina nella sede dell’Ordine dei Medici all’incontro che, presente l’assessore regionale Carlo Doria, ha segnato l’avvio dei lavori di un tavolo tecnico costituito tra responsabili della sanità regionale e provinciale da una parte, e dall’altra i rappresentanti dei sindacati dei medici ospedalieri e della medicina di base. A coordinare i lavori sarà il Presidente dell’Ordine dei Medici Antonio Sulis. 

All’attività ambulatoriale di Neurologia, già operativa da oltre un anno, sarà presto affiancato così un servizio di terapia in Day Hospital, che consentirà di erogare le cure eseguibili nell’arco di una sola giornata, ai pazienti che ne hanno necessità. 

Il nuovo servizio, affidato alla direzione del dottor Bastianino Murgia, dopo alcune recenti assunzioni, può contare su un organico di 4 specialisti, ai quali si pensa di affiancarne un quinto dai primi mesi dell’anno prossimo. 

“Si conta così di dare una concreta risposta alle circa 700 persone che annualmente in provincia di oristano hanno necessità di visite specialistiche e di cure neurologiche”,  ha spiegato il direttore generale della Asl Angelo Maria Serusi. 

“Con l’arrivo di un quinto neurologo si potrà valutare la possibilità di avviare un vero e proprio reparto di degenza, in grado di dare assistenza anche ai numerosi pazienti costretti ora a rivolgersi a strutture di altre province”, ha riferito  il dottor Bastianino Murgia,  responsabile del servizio. 

In questi giorni si dovranno individuare gli spazi da arredare con due poltrone e destinati a ospitare i pazienti a cui somministrare le necessarie terapie.  Da escludere al momento la utilizzazione di ambienti del reparto Medicina, sconsigliata anche per la presenza di alcuni pazienti Covid, ricoverati in un’area del reparto. 

Bisognerà invece attendere ancora per tornare ad avere al San Martino il reparto di Pneumologia, per lungo tempo reparto di eccellenza del nosocomio  e punto di riferimento importante per 2000 pazienti, ma chiuso un anno fa per la carenza di personale. Al momento è attivo l’ambulatorio di Pneumologia, affidato ora a un solo infettivologo, peraltro chiamato anche a coprire qualche turno in Medicina, dopo le dimissioni della collega specializzanda. Il direttore generale Serusi ha assicurato un particolare impegno per la riapertura del reparto, considerato uno degli “assi portanti di un ospedale di dimensioni provinciali come quello di Oristano“.

Buone notizie in arrivo anche per i pazienti con malattie cardiologiche. Dal direttore generale dell’Asl Angelo Maria Serusi è arrivata l’assicurazione della ripresa del funzionamento dell’Emodinamica – determinante nella cura dell’infarto – per 24 ore al giorno, entro la fine dell’anno. Con il raddoppio della copertura oraria del servizio, ora garantito per 12 ore al giorno. 

Nel corso dell’incontro di stamattina Serusi ha ricordato anche come, nell’ultimo anno e mezzo, con la sua direzione, abbia ricevuto un significativo impulso l’attività della Pediatria, che sembrava destinata alla chiusura, ma anche dell’Hospice, del Pronto Soccorso e della stessa Emodinamica. 

Sul versante della medicina territoriale Serusi ha  sottolineato il varo dell’Ospedale di Comunità di Ghilarza e degli Ascot, gli ambulatori straordinari che hanno consentito di fronteggiare la grave carenza di medici di base. Un servizio sperimentale che, ha sottolineato Serusi, ha incontrato il favore di molti sindaci preoccupati per l’assenza di numerosi medici di famiglia nei loro comuni.

Venerdì 29 settembre 2023

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