A Baradili la rassegna sui documentari d'autore: due serate con “I corti nel paese più corto” - LinkOristano
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A Baradili la rassegna sui documentari d’autore: due serate con “I corti nel paese più corto”

Curata dal direttore artistico Marcello Atzeni

I corti del paese più corto luglio 2023 aggiornato

Baradili

Curata dal direttore artistico Marcello Atzeni

Sabato 15 e  giovedì 20 luglio, a Baradili, ci sarà la seconda edizione de “I corti nel paese più corto”, ovvero una rassegna di documentari d’autore, ideata da Marcello Atzeni, che è anche il direttore artistico. La manifestazione, organizzata dall’associazione Terras Onlus, sarà possibile grazie al finanziamento dell’amministrazione comunale, con in testa la sindaca Maria Anna Camedda, che da qualche mese è anche la presidente dell’Unione di Comuni dell’Alta Marmilla, con sede ad Ales.

Nel 2022 fu un successo rilevante. Tra le strade del paese passeggiarono prima, parlarono poi, Salvatore Mereu, Antioco Floris, Enrico Pau, Paola Cireddu, Sergio Falchi, Antonello Zanda e altri. Fu una cosa mai vista per il paese più piccolo dell’isola. Tredici opere in vetrina e solo una donna regista, Paola Cireddu con “L’uomo del mercato”.

Nel 2023 saranno 12 i film presentati, sei sabato 15 luglio e altrettanti giovedì  20. Proiezioni previste in piazza Santa Margherita, alle ore 20 e ingresso gratuito.

“Quest’anno porteremo a Baradili cinque registe con altrettante loro opere”, spiega Marcello Atzeni, “cinque su dodici, vuol dire che si sfiora la parità di genere. Trovo che sia bellissimo. Finalmente allo scoperto anche donne, numerose, dietro la macchina da presa. Dunque non solo attrici, soggettiste, sceneggiatrici, parrucchiere e costumiste, per altro tutti ruoli di assoluto livello, ma anche direttrici e questo è il così detto salto in più”.

Programma. Sabato 15 luglio, ore 20, in piazza Santa Margherita: dopo i saluti della sindaca Maria Anna Camedda e quelli di Marcello Atzeni, proiezione de “La cena delle anime” di Ignazio Figus, un meraviglioso lavoro socio-antropologico curato dal regista nuorese, che per tanti anni è stato un pilastro dell’Isre. A seguire “Faulas”, una bella favola di Michela Anedda, giovane regista con origini a Villacidro. Quindi “Bella di notte”, un corto di Paolo Zucca, uno tra i più grandi registi sardi. Solo un’indicazione: la voce narrante è di Stefano Accorsi. Seguirà “L’albero del riccio”, lavoro a quattro mani, realizzato da Chiara Sulis e Juan Carlos Concha. Le storie di Antonio Gramsci, originario proprio della Marmilla, raccontate in maniera deliziosa. Salvatore Mereu con “La vita adesso”, con il suo corto impegnato, che fornirà molteplici spunti di riflessione. Chiuderà “Un fenicottero chiamato tango”, della lussurgese Antonella Arca. Un corto d’animazione nella quale la giovane regista mischia natura e amore. Colonna sonora del marito argentino, il musicista Gustavo Gini.

A dialogare con i registi Ignazio Figus, Michela Anedda, Paolo Zucca, Salvatore Mereu e Antonella Arca sarà Antioco Floris, professore di Cinema all’Università di Cagliari, oltre allo stesso direttore artistico Marcello Atzeni.

Marcello Atzeni
Marcello Atzeni

La seconda serata, giovedì 20 luglio, sempre alle 20 e sempre in piazza Santa Margherita, inizierà con “Lo sguardo esterno”, bel lavoro di Peter Marcias. Peter, originario di Uras, si trasferisce a Cagliari e poi a Roma. “Memorie in movimento” di Simone Paderi, Denise Maria Paulis e Niccolò Sirigu, ricostruisce i quattro secoli dell’Università di Cagliari. “Eccomi” (Flamingos) è il lavoro d’esordio di Sergio Falchi, brillante regista nuorese. “Jambitè”, bella storia raccontata da Alessandra Usai. Qui non si è più in Sardegna ma in Irlanda. Da vedere con la massima attenzione. “Binario morto” del sassarese Antonio Maciocco, storia particolarmente favolistica che ha già conquistato l’intera isola. Si chiude con “Il bambino” di Silvia Perra: la giovane regista parla del mondo musulmano in Italia.

A parlare con i registi Peter Marcias, Simone Paderi, Alessandra Usai, Sergio Falchi e Antonio Macciocco sarà Antonello Zanda, direttore della Cineteca sarda- Umanitaria, oltre ad Atzeni.

La sindaca Camedda. “Anche quest’anno insieme a Marcello”, spiega la sindaca Maria Anna Camedda, “abbiamo voluto proporre ai nostri ospiti storie che raccontino e offrano spunti di confronto su diverse tematiche. A questo proposito la presenza di cinque registe sarde, espressione e orgoglio isolano ben oltre i confini della nostra Sardegna, esorta già di per sé a riflessioni. Le facciamo immersi nella bellezza dei loro lavori, cercando di non banalizzare questioni importanti legate a modelli culturali ancora ben radicati nella nostra società ed è bello che succeda a Baradili, il ‘più corto’ dei Comuni, ma ancora una volta è dai piccoli che possono partire iniziative che portano lontano”.

“I corti nel paese più corto” ha il sostegno economico della “Fondazione di Sardegna” e la collaborazione dell’ Isre e della Cineteca sarda – Società Umanitaria.

I corti del paese più corto luglio 2023 aggiornato calendario

Martedì, 11 luglio 2023

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