Usi civici, la Regione autorizza i trasferimenti a Siamaggiore, Santa Giusta e Abbasanta - LinkOristano
Diritti

Usi civici, la Regione autorizza i trasferimenti a Siamaggiore, Santa Giusta e Abbasanta

Ancora in esame le pratiche avviate dai Comuni di Oristano e Santu Lussurgiu. Negata l'autorizzazione ad Allai

Torre Grande, casa "Stella Maris"
Anche per l'area su cui è sorta la casa vacanze Stella Maris a Torre Grande si attende il trasferimento dei diritti di uso civico (foto da Facebook)

Oristano

Ancora in esame le pratiche avviate dai Comuni di Oristano e Santu Lussurgiu. Negata l’autorizzazione ad Allai

La Regione sta mandando avanti le pratiche sul trasferimento dei diritti di uso civico da terreni ormai irrimediabilmente compromessi – sui quali spesso si è costruito – ad aree provenienti dal patrimonio comunale o regionale di valore ambientale, come zone boscate e costiere o umide. Lo ha reso noto il Gruppo di intervento giuridico attraverso il proprio presidente Stefano Deliperi, che aveva presentato una richiesta di accesso agli atti.

L’Assessorato regionale dell’Agricoltura ha concluso di recente l’esame di quattro richiese di autorizzazione presentate dai Comuni di Santa Giusta, Siamaggiore, Monti e Abbasanta, approvandole. È stata rigettata invece la richiesta del Comune di Allai: oltre a una carenza di documentazione, mancava il voto favorevole di due terzi del Consiglio comunale e non era mai stato approvato il regolamento di gestione delle terre civiche.

Sono in fase di perfezionamento le pratiche inoltrate dai Comuni di Oristano, Santu Lussurgiu, Benetutti e Borore.

Il Comune di Siamaggiore è stato autorizzato al trasferimento dei diritti di uso civico da un’area urbana edificata di 505 metri quadrati, in via Eleonora d’Arborea, a 730 metri quadrati di terreno agricolo.

Santa Giusta potrà invece trasferire su terreni agricoli i diritti esistenti su un’area di 1.060 metri quadrati, dove verrà costruita la nuova caserma dei carabinieri.

Il Comune di Abbasanta è stato infine autorizzato a trasferite i 2.313 metri quadrati di un’area urbana edificata a 3.155 metri quadrati di area agricola.

Le pratiche relative al Comune di Oristano riguardano alcune frazioni, tra le quali Torre Grande e Donigala Fenughedu. Nelle autorizzazioni in fase di perfezionamento figurano diversi edifici realizzati nell’area a destra della torre. Tra questi anche la casa vacanze Stella Maris, delle suore Giuseppine.

“Queste sono buone notizie per i Demani civici della Sardegna”, ha commentato Stefano Deliperi, “le autorizzazioni e le pratiche in corso da parte della Regione consentono finalmente di ripristinare la consistenza dei demani civici e, contemporaneamente, risolvere pluriennali problematiche abitative in favore di persone che incolpevolmente si sono ritrovate abusive proprietarie della propria abitazione, in quanto edificata su terreni a uso civico illegittimamente alienati decenni prima dalle amministrazioni comunali”.

“In provincia di Oristano ci sono anche tante altre zone di grande valore ambientale che sono gravate da uso civico e dove nel passato si è costruito. Cito quali esempi la marina di San Vero Milis (Mandriola) ed il litorale terminale della pineta di Is Arenas. Ora, come i primi provvedimenti regionali di autorizzazione al trasferimento di diritti di uso civico testimoniano”, ha concluso Stefano Deliperi, “molte vicende di riordino dei demani civici potranno essere finalmente affrontate e risolte concretamente, con beneficio per le collettività locali, l’ambiente e i cittadini, a iniziare, se le rispettive amministrazioni comunali avessero un sussulto di buon senso, da Orosei e Villasimius”.

La nota ricorda che “dopo parecchi anni di lavoro e, nel piccolo, tante azioni legali e di sensibilizzazione da parte del Gruppo di intervento giuridico, sta giungendo a positiva conclusione l’operazione di accertamento dei demani civici presenti nel territorio isolano da parte dell’Argea, già delegata in materia dalla Regione e poi dalla Direzione generale dell’assessorato dell’Agricoltura. È stato così finalmente reso nuovamente consultabile l’inventario delle Terre civiche, un documento fondamentale, di natura ricognitiva, per la conoscibilità dei terreni appartenenti ai demani civici in Sardegna. Secondo quanto oggetto di provvedimenti di accertamento, risultano terreni a uso civico in 340 Comuni sui 369 su cui sono state condotte le operazioni. I Comuni sardi sono 377: mancano ancora le attività di accertamento su 7 Comuni, nei quali si stima, comunque, la presenza di terre collettive”.

“In 30 Comuni, al termine delle operazioni, non sono risultati terreni a uso civico”, scrive ancora il Grig. “Complessivamente (considerando anche gli ultimi 7 Comuni dove devono esser svolte le operazioni di accertamento, ma dove se ne stima la presenza), dovrebbero essere 348 su 377 i Comuni dove sono presenti i demani civici, ben il 92% dei Comuni sardi. Sono stati, inoltre, verificati e aggiornati i dati (estensione, catasto, ecc.) relativi ai 340 demani civici accertati (luglio 2021). L’estensione complessiva delle terre collettive finora accertate è di circa 303.676 ettari, pari al 12,62% dell’Isola. Tasti dolenti rimangono alcune gravi carenze gestionali: sui 347 Comuni sardi con presenza di demani civici, sono soltanto 46 quelli dotati del regolamento comunale di gestione degli usi civici e solo 43 quelli muniti di piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche, mentre migliaia di ettari occupati illecitamente attendono il recupero alla fruizione collettiva”.

Mercoledì, 21 giugno 2023

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