Giganti di Mont'e Prama: via ai restauri e alle nuove campagne di scavo. I dettagli dell'accordo - LinkOristano
Cultura

Giganti di Mont’e Prama: via ai restauri e alle nuove campagne di scavo. I dettagli dell’accordo

Intesa tra Fondazione, Segreteria regionale del Ministero della Cultura e Soprintendenze

Giganti di Mont'e Prama museo civico Cabras gennaio 2023

Cabras

Intesa tra Fondazione, Segreteria regionale del Ministero della Cultura e Soprintendenze

Fondazione Mont’e Prama, Segreteria regionale del Ministero della Cultura e le Soprintendenze di Cagliari e Sassari hanno firmato un accordo di collaborazione in vista delle nuove campagne di scavo nell’area archeologica del Sinis e restauro a Cabras e nei centri specializzati di Li Punti e Calamosca, rispettivamente a Sassari e Cagliari. Per questi interventi, in capo al Segretariato e alla Fondazione, sono già disponibili copiose risorse messe a disposizione dal Ministero della Cultura e dalla Regione Sardegna.

Al museo archeologico “Giovanni Marongiu” verrà presto attivato un progetto di restauro didattico delle statue ritrovate nella campagna di scavo condotta fra il 2014 e il 2016. Lo avvierà la Soprintendenza Abap di Cagliari, a valere sui 2,8 milioni di euro messi a disposizione dal Segretariato del Ministero della Cultura. Il laboratorio verrà allestito nella sala del museo che oggi ospita i tre Giganti in attesa di “manutenzione” e sarà dunque visibile dai visitatori impegnati nel tour della struttura. Nel contempo, le altre sculture verranno spostate in un nuovo allestimento temporaneo presso la sala del Paesaggio – quella inaugurata a luglio 2021 -, che sarà a sua volta visitabile. All’interno di questo primo lotto ci sarà un ruolo importante anche per il laboratorio di restauro di Calamosca, dove verrà invece effettuato il restauro dei modelli di nuraghe, che verranno movimentati fra Cabras e Cagliari uno alla volta, secondo un cronoprogramma che è dettagliato nel testo dell’accordo.

Nel 2023, inoltre, saranno due le campagne di scavi archeologici che interesseranno il sito di Mont’e Prama. Una sarà a cura della Soprintendenza di Cagliari, l’altra invece sarà seguita dalla Fondazione.

Dal principio fu la richiesta di riunione dell’intero complesso statuario di Mont’e Prama, anche dei reperti non restaurati, sotto l’egida della Fondazione, con l’istituzione di un tavolo tecnico, disposta dalla Direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio del Ministero della Cultura. Il punto di approdo è la firma di un solido protocollo che regolerà la nuova fase della ricerca su Mont’e Prama, assegnando un ruolo a ognuna delle istituzioni chiamate a operare per la tutela e la valorizzazione del sito e del complesso statuario monumentale.

L’accordo, firmato oggi al museo di Cabras dalla segretaria del MiC per la Sardegna Patricia Olivo, dalla soprintendente Archeologia belle arti e paesaggio di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna Monica Stochino, dal soprintendente Abap di Sassari e Nuoro Bruno Billeci e dal presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, prevede diverse novità.

Anthony Muroni
Anthony Muroni

Importante è stato il ruolo del museo archeologico nazionale di Cagliari che, di concerto con la Direzione generale dei Musei, ha sin da subito trasferito alla Fondazione i reperti di Mont’e Prama custoditi a Cagliari, in attesa di riconsegnare il complesso statuario, che verrà riunito a Cabras appena saranno completati i lavori della nuova ala del museo civico di Cabras.

Entro fine maggio verrà completata – grazie a un finanziamento del Segretariato del MiC – l’inventariazione degli oltre 2.700 frammenti scultorei provenienti dalla necropoli di Mont’e Prama, al fine di acquisirli al patrimonio dello Stato, che subito dopo potrà disporre il conferimento in uso alla Fondazione. Nel dettaglio, la Fondazione si occuperà di tutti i reperti che dal 2014 sono custoditi nelle casse sigillate nel centro di Li Punti. La Soprintendenza, che ha in corso lo studio finalizzato anche alla pubblicazione dei reperti provenienti dagli scavi svolti sotto la direzione scientifica del proprio personale, procederà alla inventariazione degli altri reperti conservati presso il deposito di Cabras e altri depositi sul territorio, con analogo supporto del Segretariato regionale.

Alla Fondazione Mont’e Prama, con circa 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Sardegna, è affidato invece il progetto che consentirà la riapertura del centro di restauro e conservazione di Li Punti, di proprietà della Soprintendenza di Sassari e Nuoro. Si partirà dai reperti depositati sin dalla conclusione della precedente campagna di restauro, presso quei laboratori: ora verranno riesaminati, sotto la responsabilità e la titolarità scientifica della Fondazione Mont’e Prama, e se necessario confrontati e assemblati con reperti oggi custoditi presso il museo di Cabras. Il tutto sotto l’alta sorveglianza, disposta dal Codice, della Soprintendenza di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna.

Patricia Olivo
Patricia Olivo

La Fondazione e la Soprintendenza di Cagliari concordano nell’armonizzare gli interventi al fine di rendere il sito archeologico di Mont’e Prama disponibile alla fruizione pubblica nel minor tempo possibile. Nello specifico: la Soprintendenza condurrà la prevista campagna di scavo garantendo, nei limiti imposti dalle norme di sicurezza e dal buon andamento dei lavori, l’accessibilità del sito per le finalità di promozione in capo alla Fondazione; la Fondazione condurrà la prevista campagna di scavo, previo espletamento dell’iter di concessione in capo alla Direzione generale Abap, assumendone la direzione scientifica e con l’alta sorveglianza della Soprintendenza; la Fondazione curerà gli aspetti di promozione e comunicazione relativi alle attività avendo cura di concordare le iniziative e i contenuti della comunicazione con la Soprintendenza e il Segretariato regionale per gli interventi in capo a quest’ultimo; la Fondazione provvederà con proprie risorse a dotare il sito degli elementi infrastrutturali utili alla futura fruizione e alla gestione degli ulteriori progetti di ricerca; gli interventi saranno vagliati e autorizzati dalla Soprintendenza come da disposizioni vigenti, in tempi coerenti con le esigenze di promozione del contesto.

“Abbiamo firmato un accordo storico”, ha detto il presidente della Fondazione Mont’e Prama Anthony Muroni, “sancisce una duratura collaborazione tra tutti i soggetti impegnati nella tutela e la valorizzazione del sito di Mont’e Prama. Ciò è stato reso possibile dalla leale collaborazione fra Ministero, Regione e Comune di Cabras. Nello specifico, la Fondazione ha ottenuto un importante riconoscimento di affidabilità, vedendosi assegnata la possibilità di poter effettuare, con una sua direzione scientifica, sia il restauro dei reperti nel centro di Li Punti che nuovi scavi a Mont’e Prama”.

“Voglio poi sottolineare l’alto valore simbolico dell’accordo raggiunto per il restauro didattico dei Giganti presso il Museo di Cabras e non a Cagliari. Abbiamo ottenuto, con la pazienza del confronto continuo e della mediazione, il risultato che l’amministrazione comunale e la cittadinanza ci avevano chiesto al momento della costituzione della Fondazione. In questa maniera”, ha concluso Muroni, “le istanze che portarono alla crisi istituzionale del febbraio 2021 possono dirsi raggiunte. Dunque non abbiamo difficoltà a dividere la gioia e la responsabilità per questo risultato con l’amministrazione e l’intera comunità”.

Monica Stochino
Monica Stochino

“La Direzione generale aveva assegnato al Segretariato da me diretto il coordinamento di un tavolo di concertazione che non si presentava facile, visti i precedenti. Invece”, ha commentato Patricia Olivo, “soprattutto grazie al senso di responsabilità di tutti gli uffici del Ministero e alla collaborazione della Fondazione, tutto è andato per il meglio. Del resto, l’ho sempre detto, sin dal giorno dal luglio 2021, quando io stessa sono stata chiamata a far parte del Cda del nuovo ente: tutti gli uffici del Ministero avevano e hanno interesse affinché la Fondazione possa lavorare bene e nell’interesse pubblico. Da parte nostra, con tutti i nostri uffici, siamo già al lavoro perché sia l’inventario che i progetti di restauro e le nuove ricerche a Mont’e Prama possano avanzare nel modo più celere ed efficace possibile”.

“La collaborazione con la Fondazione è quasi quotidiana”, ha dichiarato la soprintendente di Cagliari Monica Stochino, “riguarda non solo gli aspetti che sono regolati da questo accordo. Voglio anzitutto sottolineare lo spirito di abnegazione e l’impegno che da anni la struttura della Soprintendenza ha messo e mette al servizio di Mont’e Prama, pur soverchiata dalle carenze d’organico e dalla molteplicità di atti che ogni giorno deve produrre su un territorio regionale che è amplissimo. Siamo pronti a partire con un nuovo cantiere di scavo, diretto da Alessandro Usai, che proseguirà le ricerche sulla stessa direttrice che ha interessato i rinvenimenti di due nuovi torsi di Giganti nell’aprile del 2022. Così come siamo pronti a far partire le operazioni di restauro, tra il nostro laboratorio di Calamosca e il museo di Cabras”.

Bruno Billeci
Bruno Billeci

“La Soprintendenza di Sassari e Nuoro”, ha detto il soprintendente Bruno Billeci, “pur non essendo territorialmente coinvolta nelle operazioni di ricerca e valorizzazione, ha aderito con grande piacere all’invito del Segretariato regionale e della Fondazione Mont’e Prama a far parte di questa nuova, spero entusiasmante, fase del progetto legato alle statue e alle sculture che proprio nel nostro centro di restauro e conservazione vennero studiate, assemblate e messe a disposizione della comunità scientifica e dei visitatori. L’auspicio è che l’accordo di oggi possa essere il primo passo verso una futura evoluzione, ancora più coraggiosa, capace di regalare alla Sardegna grandi opportunità legate alla ricerca scientifica, allo studio e a una nuova forma di archeologia pubblica e partecipata”.

Martedì, 28 febbraio 2023

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