In calo la domanda di case, Mogoro punta sul centro storico: voto finale sul Puc in Consiglio - LinkOristano
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In calo la domanda di case, Mogoro punta sul centro storico: voto finale sul Puc in Consiglio

Completato un lungo percorso avviato 10 anni fa

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Uno degli ingressi del paese

Mogoro

Completato un lungo percorso avviato 10 anni fa

Dopo 10 anni si conclude l’iter del nuovo Piano urbanistico comunale di Mogoro. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale guidato dal sindaco Donato Cau ha approvato la verifica di coerenza e il recepimento delle indicazioni della Regione. Il nuovo Puc – adeguato al piano paesaggistico regionale e al piano di assetto idrogeologico – era stato già approvato in via definitiva dall’assemblea consiliare.

Il processo dello studio del Puc di Mogoro era partito a dicembre 2012 con l’affidamento dell’incarico professionale alla società Criteria. Si sono susseguite diverse fasi, tra cui l’avviamento della procedura di valutazione ambientale strategica (Vas), lo studio di compatibilità idraulica e quello di compatibilità geologica e geotecnica. Si è discusso, modificato e condiviso con tecnici locali e cittadini sugli obbiettivi del piano, si sono susseguite conferenze di co-pianificazione tra i diversi enti interessati e si sono accertate le attività propedeutiche.

Dopo le ultime revisioni presentate da Criteria e dopo il parere della Commissione Edilizia, il Puc era stato adottato dal Consiglio comunale di Mogoro il 9 ottobre 2019, e successivamente pubblicato nel Buras. Il 21 febbraio 2020 era stato poi adottato l’adeguamento del regolamento edilizio comunale alla nuova normativa, mentre il 22 giugno 2021 il Consiglio aveva esaminato e valutato le osservazioni presentate dai cittadini, accogliendo quelle aderenti ai criteri e obbiettivi del piano.

“Il piano è stato discusso, studiato e commentato con lo scopo di renderlo il più possibile vicino alle esigenze dei cittadini”, ha dichiarato il vicesindaco Federico Piras, che ha in carico le deleghe ai Lavori pubblici e all’Urbanistica, “ma sempre facendo riferimento a quello che prevede la norma. E cercando di valorizzare l’identità storica, ambientale e culturale di Mogoro. Questa amministrazione condivide le scelte prese da chi ci ha preceduto: non abbiamo voluto stravolgere un Puc già adottato e sperperare ulteriori risorse, consapevoli del fatto che alcune scelte hanno portato scontenti e malumori, dettati da diverse criticità evidenziate dallo studio del piano che hanno dato un indirizzo alla sua redazione, come il decremento della popolazione”.

“L’analisi demografica del Comune di Mogoro”, ha proseguito Piras, “evidenzia come negli ultimi anni la popolazione residente sia in costante decremento, con un aumento dell’età media. Considerando gli scenari di previsione demografica utili per le politiche di dimensionamento urbanistico, si evince che nell’orizzonte decennale ci attende un costante decremento causato dalla tendenza all’invecchiamento della popolazione residente, dalle poche nascite e da movimenti migratori”.

Federico Piras Mogoro
Federico Piras

“L’analisi ha riscontrato una riduzione della domanda abitativa nell’ultimo decennio. L’offerta abitativa precedente all’adozione del Puc, espressa in volumetria realizzabile nelle diverse zone urbanistiche omogenee, ammonta a oltre 2 milioni di metri cubi”, ha aggiunto il vicesindaco, “dei quali solo 1.250.000 risultano già realizzati, a cui corrispondono 20.000 abitanti”.

A Mogoro i residenti sono decisamente meno: 3.964. “Uno degli obiettivi del nuovo piano”, ha detto ancora Piras, “è ridurre l’offerta insediativa a un totale volumetrico corrispondente a un numero inferiore a 10.000 abitanti, in modo tale da collocare Mogoro all’interno dei comuni della terza classe stabilita dal decreto Floris, e quindi poter dimensionare la dotazione per aree per servizi su un parametro di 12 metri quadrati per abitante insediabile. È questo un dato più coerente con la popolazione effettivamente residente a Mogoro, rispetto ai 18 metri quadrati previsti dal vecchio piano di fabbricazione”.

“Condividiamo l’idea che lo sviluppo del nostro paese debba avvenire all’interno del centro abitato. Solamente salvaguardando il nucleo del paese potremo avere un nuovo sviluppo, anche edilizio. Un paese con il proprio centro storico vuoto”, ha concluso l’esponente della giunta comunale, “è un paese destinato a spopolarsi. Il prossimo obiettivo sarà quello di portare a compimento la variante del piano di assetto idrogeologico, con la conseguente mitigazione dei vincoli di inedificabilità che ricadono sul territorio comunale”.

Lunedì, 2 gennaio 2023

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