Non c'è pace negli allevamenti sardi: ora scatta l'allarme sulla Malattia emorragica del Cervo. Stop alle movimentazioni - LinkOristano
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Non c’è pace negli allevamenti sardi: ora scatta l’allarme sulla Malattia emorragica del Cervo. Stop alle movimentazioni

Il virus ha colpito i bovini di alcune aziende agricole. Convocato un vertice regionale 

Bovini
Mucca

Cagliari

Primo focolaio in Europa. Il virus ha colpito i bovini di alcune aziende agricole. Convocato un vertice regionale 

Ancora un allarme negli allevamenti sardi. In alcuni capi bovini di aziende localizzate nel Sud Sardegna è stato individuato il virus dell’EHD la Malattia emorragica epizootica del Cervo. La patologia colpisce i ruminanti ed è simile alla Blue tongue l’epidemia che negli ultimi anni ha causato gravi danni al settore dell’allevamento in Sardegna.

Il patogeno – l’ultimo di una serie preoccupante – si diffonde tramite gli insetti culicoidi.

La scoperta, da parte dei servizi veterinari territoriali, è stata confermata dal Centro di riferimento nazionale per le malattie esotiche di Teramo ed è stata al centro del vertice regionale che si è riunito oggi. All’incontro hanno preso parte i tecnici dell’assessorato regionale della Sanità e dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna in collegamento con i tecnici del Ministero della Salute e del Centro di riferimento di Teramo.

Si tratta del primo focolaio relativo all’EHD rilevato in Europa, presente già da tempo in Nord Africa, da cui potrebbe essere arrivato veicolati dagli insetti trasportati nell’Isola dai venti del deserto.

“L’individuazione del virus – spiega l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – evidenzia ancora una volta la capacità del nostro sistema di sorveglianza e di monitoraggio sulle malattie e sul rischio epidemiologico. Sono già partiti i controlli, sugli animali e sugli insetti, per verificare la presenza del virus oltre l’area del focolaio”.

Il Ministero della Salute, in attesa di un quadro epidemiologico più puntuale, che sarà possibile solo dopo l’estensione dei controlli, ha disposto la chiusura totale, per un periodo tra le tre e le quattro settimane, alle movimentazione al di fuori dell’Isola e all’interno del territorio dei capi bovini, specie suscettibile al virus, in cui l’infezione, a differenza degli ovini e delle altre specie sensibili, può portare alle forme cliniche più gravi. Stop anche alla movimentazione dei capi ovini e degli altri ruminanti che possono essere comunque serbatoio dell’EHD, per cui, al momento, non esiste un vaccino. Una decisione, quella presa da Roma, che sarà formalizzata nelle prossime ore dai tecnici della Regione. Consentita, in deroga, la sola movimentazione per la macellazione all’interno del territorio regionale.

“Indubbiamente la situazione è resa delicata dalla presenza di un virus su cui si sa ancora poco. Il primo passo sarà verificare la diffusione dell’infezione. Questo, così come prospettato dagli stessi tecnici del ministero, ci darà indicazioni sui tempi e sulle modalità di possibile riapertura alle movimentazioni”.

La Coldiretti: notizia terribile. È stato riscontrato ad Arbus nell’allevamento di Michela Dessì, presidente di sezione Coldiretti, il primo caso in Europa della malattia emorragica del cervo (virus dell’EHD). A rivelarlo la stessa Coldiretti Sardegna.

Si tratta, ricorda l’associazione, di una malattia che colpisce tutti i ruminanti domestici e selvatici in forma di malattia clinica nel bovino mentre nell’ovino e caprino non riscontra nessun sintomo clinico anche se gli animali si infettano e possono diventare serbatoi dell’infezione. “Una nuova tegola pesantissima per la zootecnia sarda – commenta Coldiretti Sardegna – già penalizzata dal caro prezzi e dal nuovo macigno della lingua blu con sintomi e morti negli ovini e movimentazione possibile solo dopo Pcr”.

Con questo nuovo virus, per il quale non esiste ancora vaccino, fanno sapere ancora dalla Coldiretti, ci ritroviamo con il blocco totale della movimentazione fuori e all’interno della Sardegna (come deciso dal Ministero della Salute, e che sarà annunciato nelle prossime ore dai tecnici della Regione) per un periodo tra le tre e le quattro settimane, dei ruminanti che possono essere serbatoio dell’EHD ed in particolare dei bovini che a differenza della lingua blu (per il quale sono un serbatoio) sono la specie più suscettibile, con l’infezione, che a differenza degli ovini e delle altre specie sensibili, può portare alle forme cliniche più gravi. È invece consentita, in deroga, la sola movimentazione per la macellazione all’interno del territorio regionale.

Oggi sono arrivati i risultati della analisi effettuate su un bovino morto la settimana scorsa: “Sono rimasta basita alla notizia – afferma Michela Dessì – non me la sarei mai aspettata”.

I sintomi sono molto simili a quelli della lingua blu. La vacca presenta bava, muco, l’ingrossamento della lingua, difficoltà respiratorie e difficoltà nei movimenti oltre a zoppia. “Domani prelevano anche le pecore perché hanno sintomi anche loro – spiega Michela Dessì -. La novità che sto riscontrando è il sanguinamento da una narice”.

“Una notizia terribile che arriva in una Regione già martoriata dal caro prezzi e dall’incubo lingua blu – afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. È urgentissima l’istituzione di una unità di crisi coordinata dall’Istituto zooprofilattico con il coinvolgimento delle organizzazioni di categoria che possa monitorare e trovare immediatamente delle soluzioni alternative al blocco totale, nel rispetto della sicurezza degli animali, altrimenti si porterebbero sul baratro i circa 7.800 allevamenti degli oltre 210mila bovini da carne che vendono la maggior parte dei vitelli fuori dalla Sardegna”.

Mercoledì, 9 novembre 2022

 

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