Problemi, ma anche possibili soluzioni per le carceri sarde: incontro tra i garanti - LinkOristano
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Problemi, ma anche possibili soluzioni per le carceri sarde: incontro tra i garanti

Domani a Nuoro la prima riunione post emergenza del Coordinamento regionale

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Nuoro

Domani a Nuoro la prima riunione post emergenza del Coordinamento regionale

Si discuterà dei problemi nelle carceri sarde per provare a elencare possibili soluzioni: dopo due anni di restrizioni, i garanti delle persone detenute di Nuoro, Oristano, Tempio e Sassari si riuniranno nuovamente. Domani, alle 16, nella sala consiliare del Comune a Nuoro, è prevista la riunione del Coordinamento dei Garanti locali della Sardegna.

“Mancano i direttori, gli ispettori, gli educatori e le professionalità del trattamento rieducativo. Il provveditore dell’Amministrazione penitenziaria ha ricevuto ordine di trasferimento in altra sede e il suo posto è per ora vacante. I magistrati dei Tribunali di sorveglianza incontrano difficoltà nell’evadere le numerose istanze che i detenuti rivolgono”, denunciano i garanti. “Sono numerose le criticità e trovano differente origine. L’Amministrazione Penitenziaria non riesce ad affrontarle per la carenza di risorse professionali ed economiche e, dal canto suo, l’Amministrazione della Regione Sardegna rifiuta di collaborare”.

“Le risorse economiche promesse tramite i fondi del PNRR per l’edilizia penitenziaria dovranno essere richieste attraverso progetti e programmi di intervento che la Regione della Sardegna, per il tramite degli Assessorati di riferimento, avrà l’obbligo di presentare nei tempi indicati dal Ministero della Giustizia”, espongono ancora i garanti. “Il problema dell’edilizia penitenziaria è di rilevante importanza, perché senza locali adeguati le attività trattamentali sono impossibili: per esempio, non ci sono abbastanza aule per la didattica rispetto alle richieste presentate dai detenuti, non esistono laboratori per la realizzazione di progetti lavorativi e professionalizzanti, le celle sono insalubri e senza la dovuta manutenzione in molti casi sono inabitabili”.

“La sanità penitenziaria è gestita in maniera alquanto criticabile, a discapito del diritto alla salute dei detenuti”, denunciano ancora i garanti sardi. “Le richieste presentate dai detenuti, hanno bisogno di specializzazioni mediche che in Sardegna non esistono in numero sufficiente. Ancora oggi il problema dei detenuti edentuli non è stato affrontato. L’età media delle persone recluse in Sardegna è aumentata e le patologie di tipo geriatrico sono aumentate di conseguenza. I detenuti con doppia diagnosi non vengono trattati adeguatamente a causa delle difficoltà che i SERD e i Gabinetti psichiatrici incontrano nel fornire i professionisti, con la conseguente difficoltà di gestione da parte del personale penitenziario. C’è un sempre minore ricorso alla detenzione nelle colonie penali e la detenzione alternativa al carcere trova difficoltà a causa della mancanza di strutture per coloro che non possiedono una dimora fissa”.

“La difficoltà incontrate per instaurare un proficuo dialogo con le Amministrazioni, ha reso il nostro mandato estremamente difficile”, concludono i garanti delle persone detenute della Sardegna.

Giovedì, 7 luglio 2022

 

 

 

 

 

 

 

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