Mura (Pd) e i Progressisti attaccano la Regione: "Perché il pattugliamento antincendio affidato a privati?" - LinkOristano
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Mura (Pd) e i Progressisti attaccano la Regione: “Perché il pattugliamento antincendio affidato a privati?”

Contestata la decisione della Protezione civile regionale su un appalto da 1,5 milioni di euro

Incendio Mogoro
Fiamme lungo le strade sarde, in una foto d'archivio

Cagliari

Contestata la decisione della Protezione civile regionale su un appalto da 1,5 milioni di euro

Bisogna fare chiarezza sull’affidamento a privati – da parte della Regione – del servizio antincendio boschivo di presidio e pattugliamento lungo le strade statali e provinciali dell’isola, per luglio e agosto: lo chiedono la deputata Pd (e presidente della Commissione Lavoro della Camera) Romina Mura e il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, Francesco Agus.

“La Regione Sardegna si è mossa tardi e pure male nella lotta alla piaga degli incendi. E in più svilisce le prerogative dell’autonomia”, denuncia la parlamentare del Pd. “È incredibile che solo il 4 luglio, con le fiamme che già divampano, compaia una gara per l’avvistamento dei roghi. Ma davvero scandaloso è il fatto che con questo atto la Regione spenda un milione e mezzo di euro per esternalizzare sull’isola il pattugliamento delle strade statali affidandolo per 48 giorni a un operatore economico”.

“Il tutto senza tener in nessun conto l’esperienza dei volontari, delle associazioni e prescindendo da una base base comunale e intercomunale, come propongono le migliori esperienze regionali di Protezione civile”, continua Mura.

“Anche sulla convenzione tra la Regione e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco per l’antincendio boschivo e il potenziamento dei distaccamenti dei vigili del fuoco”, ha concluso la deputata dem, “ci sarebbe da analizzare come la Giunta spende il denaro pubblico. Appare quantomeno bizzarro che le postazioni stagionali dei pompieri, attivate per 60 giorni, siano sulla costa e non all’interno, dove si trovano le zone boscate”.

Una scelta, quella di privatizzare i presidi antincendio, che non è piaciuta neanche ai Progressisti in Consiglio regionale. “La Sardegna è tra le regioni che hanno il maggior numero di addetti per svolgere le funzioni previste nella lotta agli incendi boschivi”, osserva il capogruppo Francesco Agus, “per quali motivi si cerca ancora una volta di esternalizzare funzioni in capo alla Regione, compromettere i livelli di efficienza dei servizi per la sicurezza della collettività e rischiare di creare nuovamente precariato?”.

La procedura di gara trae origine dal provvedimento contenuto nell’articolo 11 dell’ultima Finanziaria regionale, che ha stanziato 3 milioni di euro per il 2022 per rafforzare nei mesi di luglio e agosto la capacità operativa, incrementando l’attività di pattugliamento e la capacità di pronto intervento in caso di incendio. “Il Consiglio aveva stanziato 3 milioni di euro per rafforzare le strutture regionali impegnate nella lotta agli incendi”, ha proseguito il consigliere di minoranza, che è anche componente della Commissione Ambiente, “ma non ha dato mandato alla Regione per esternalizzazione i presidi antincendio. È stata una decisione della Protezione civile su cui vorremmo chiarezza”.

“Avviare la sperimentazione di questo tipo proprio nei mesi più caldi degli ultimi decenni è una decisione avventata e priva di buon senso”, ha puntualizzato ancora Agus. “Il rafforzamento dei presidi antincendio doveva essere garantito entro il 1* luglio. Invece, come documentato dagli atti, i documenti per avviare la gara sono stati prodotti ben oltre i tempi richiesti affinché la Centrale di committenza regionale potesse procedere per tempo con la gara. Il risultato è che non prima di agosto la Protezione civile potrà fornire per le strade statali e provinciali un presidio fondamentale per scongiurare il dilagare degli incendi estivi”.

“La campagna antincendi di quest’anno doveva garantire certezze superiori a quelle degli anni passati. Gli sforzi fatti negli scorsi anni per dare certezze a tutti gli operatori e garantire il corretto funzionamento della macchina regionale dell’antincendio sono stati resi vani dall’inadeguatezza dell’esecutivo regionale mostrata anche in questo settore: dopo anni di proclami su improbabili successi nella vertenza Forestas”, ha concluso Francesco Agus. “Vedere, da una parte, i dipendenti dell’Agenzia costretti a proclamare lo sciopero in piena campagna antincendi e, dall’altra, la Protezione civile appaltare le mansioni dell’antincendio, dà l’idea del fallimento della Giunta anche sul fronte della lotta agli incendi”.

Mercoledì, 6 luglio 2022

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