Al Festival di archeologia oggi si scopre la nuova casa dei Giganti di Mont'e Prama - LinkOristano
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Al Festival di archeologia oggi si scopre la nuova casa dei Giganti di Mont’e Prama

Proseguono gli appuntamenti a Cabras con qualificati relatori

Seconda giornata del festival "L'isola dei Giganti" 2022 a Cabras

Cabras

Proseguono gli appuntamenti a Cabras con qualificati relatori

La fama dei Giganti di Mont’e Prama ha creato il bisogno di realizzare una nuova casa in grado di rendere merito a tanta grandezza, da qui l’esigenza di una nuova ala del Museo archeologico tutta per loro, attualmente in fase di realizzazione. Di questo si parlerà stasera in occasione della terza giornata del festival Internazionale dell’Archeologia, “L’Isola dei Giganti”.

Dopo l’appuntamento di ieri sera dedicato al mare e al relitto di Màlu Entu, con l’ospite d’eccezione, Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, oggi alle 20.30 sempre nel Giardino del Museo Civico “Giovanni Marongiu” a Cabras, spazio a una nuova conferenza-spettacolo dal titolo: “In viaggio verso la nuova casa dei giganti”.

Un’occasione, questa, per una riflessione un po’ più approfondita sullo stato dell’arte della musealizzazione dei Giganti. Ma anche per conoscere le scelte progettuali del contenitore e soprattutto quelle espositive, e approfondire poi, attraverso i filmati realizzati dai progettisti, i percorsi e le tecnologie adottate, in un confronto politico-culturale che vede la partecipazione dei principali attori della conservazione e della valorizzazione.

Interverranno questa sera: Patricia Olivo, direttore del Segretariato Nazionale per i BB.CC. della Sardegna, Monica Stochino, soprintendente ABAP per la Città Metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, Bruno Billeci, soprintendente SABAP-SS, Luana Toniolo, direttore Regionale dei Musei, Francesco Muscolino, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, Carla Del Vais, direttore del Museo Giovanni Marongiu di Cabras. Partecipa Matthias Wemhoff, direttore del Neues Museum di Berlino.

La conduzione della tavola rotonda sarà tenuta dal presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni. E come per tutte le serate, spazio anche alla musica e al canto, con la presentazione di Giacomo Serreli e alla degustazione dei sapori e i profumi del Sinis.

Sarà possibile seguire il festival “L’Isola dei Giganti” live streaming sul sito o tramite diretta social su Facebook.

Seconda giornata del festival
Alcuni momenti della seconda serata del festival

Il festival. È un viaggio affascinante nella storia della Sardegna quello intrapreso dal Festival Internazionale dell’Archeologia. Ieri sera, il monito Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino e ospite d’eccezione per la seconda serata del festival, è stato preciso: “Il vero pericolo è l’oblio del patrimonio culturale. Non esiste preservazione del patrimonio senza memoria così come non esiste memoria culturale senza cura”.

Il Giardino del Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras è stato quindi il teatro della conferenza spettacolo “Il mare racconta: Il relitto di Màlu Entu e il prezioso carico di lingotti di piombo”, un viaggio appassionante tra immagini, filmati e racconti sul mare del Sinis, nelle cui profondità riposano millenni di storia che, soltanto grazie alle straordinarie scoperte dell’archeologia subacquea, sono state riportate alla luce e finalmente rivelati non solo alla comunità scientifica ma anche all’opinione pubblica. I racconti, anche in questa occasione, sono stati affidati ai protagonisti di quelle scoperte, che hanno spiegato al pubblico presente anche le nuove tecniche di ricerca e rilevamento dei reperti attraverso un sapiente uso delle nuove tecnologie.

In video collegamento,  il direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, ha poi sottolineato l’importanza del lavoro che sta svolgendo la Fondazione in sinergia con gli altri soggetti istituzionali – comune di Cabras, Soprintendenza e Direzione regionale dei Musei su tutti – per far sì che Mont’e Prama, Tharros, San Salvatore e tutto il Sinis interpretino al meglio ciò che rappresenta questo patrimonio culturale.

“Non si tratta di un oggetto isolato, da mettere in vetrina come se fosse un oggetto d’arte, ma è un bene, un insieme di beni, inseriti nel loro paesaggio, che è il palinsesto in cui l’elemento antropico ha operato” dichiara Christian Greco che parlando del pericolo dell’oblio del patrimonio culturale e ha sottolineato come “non esiste preservazione del patrimonio senza memoria così come non esiste memoria culturale senza cura”.

La parola “cura”, ha sottolineato ancora, deve sostituire quella fin troppo usata di “valorizzazione”, perché “parola cura racchiude la sete di conoscenza, di intervenire per conservare il patrimonio materialmente ma soprattutto di radicarlo nelle generazioni future”.

Le tre parole chiave per lo sviluppo del patrimonio culturale, storico e archeologico per Greco sono fondamentalmente tre: ricerca, innovazione ed educazione.

L’acqua è stata la protagonista assoluta della giornata perché, come ha ricordato il direttore scientifico Giorgio Murru, Cabras è circondata da questo elemento: c’è il mare, ci sono gli stagni, c’è la laguna. E qui, in questo ambiente straordinario, si sono insediati e mossi i sardi antichi e gli altri popoli che qui hanno deciso di insediarsi.

Una storia a parte, però, è quella del relitto di Mal di Ventre e dei suoi lingotti anche per il nuovo ruolo acquisito dalla scienza e in particolare alla Fisica nucleare e subnucleare. E non è un caso che, oltre quella dei Musei archeologici di Cabras e di Cagliari, una parte del preziosissimo carico di lingotti di piombo ritrovati nelle profondità marine di Màlu Entu abbiano trovato casa nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dove ne sono custoditi un numero importante.

La giornalista Donatella Bianchi, che in questi anni ha più volte raccontato la bellezza del Sinis e delle sue acque nella fortunata trasmissione televisiva Linea Blu, ancora una volta si è rivelata una formidabile narratrice delle storie del mare, e ha tessuto il filo della narrazione che ha visto come protagonista il famoso carico di oltre 1000 lingotti di piombo della nave che migliaia di anni fa solcava le acque del Mediterraneo insieme a Ignazio Sanna (Archeologo subacqueo, tra i protagonisti della scoperta del relitto e del recupero dei lingotti), Attilio Mastino (Storico ed Epigrafista, specialista di storia mediterranea in età romana) e Massimo Marras (Direttore dell’Area Marina Protetta Penisola del Sinis).

Seconda giornata del festival
Alcuni momenti della seconda serata del festival

Venerdì, 1° luglio 2022

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