Oristano
I pazienti sono stati subito ricoverati. Dopo i medici contagi anche tra gli infermieri
E’ durata solo poche ore la speranza che il Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano potesse riprendere a funzionare normalmente, senza i pazienti positivi al Covid. Ieri sera, dopo il trasferimento degli ultimi due pazienti positivi il traguardo pareva raggiunto. Ma tra la notte scorsa e la mattina di oggi, purtroppo, si sono registrati altri sette casi di positività. I pazienti sono stati subito ricoverati nell’area riservata all’osservazione breve intensiva e l’emergenza riprende.
Una sistemazione che rischia di essere di non breve durata, considerato che non è possibile ottenere per questi pazienti un posto letto nei reparti e negli ospedali dedicati. E così il Pronto Soccorso continua a essere nei fatti una sorta di reparto di degenza Covid, con tutti i limiti che ciò comporta in termini di attrezzature e di personale, entrambi insufficienti.
Con il rientro al lavoro di due dei sei medici assenti perché positivi o in malattia, nel presidio del San Martino sono tutt’altro che risolte le difficoltà legate ai contagi dei sanitari. Dalla indisponibilità dei camici bianchi, infatti, ora si è passati alla indisponibilità degli infermieri. Su un organico di 24 infermieri 8 sono positivi ma altri 2 sono assenti perché in malattia. Superlavoro e blocco delle ferie, quindi, per i 14 rimasti a coprire i turni nei diversi ambulatori in cui si articola il Pronto Soccorso. Disagi anche per gli oo.ss., 6 di loro sono positivi e quindi a casa.
Una situazione analoga a quella della Medicina, con i contagi che dilagano soprattutto tra i parasanitari, rimpiazzati da colleghi di altri reparti, proprio in un momento in cui sarebbero richieste risorse aggiuntive, a causa delle aumentate incombenze richieste dalla presenza di un gran numero di pazienti Covid.
Martedì, 15 febbraio 2022
commenta