Tanti in piazza a Uras dal Terralbese per rivendicare il diritto all'assistenza medica - LinkOristano
Salute negata

Tanti in piazza a Uras dal Terralbese per rivendicare il diritto all’assistenza medica

Cittadini e autorità presenti alla protesta organizzata davanti all'ambulatorio di via Eleonora

Generico febbraio 2022
La sindaca di Uras, Anna Maria Dore, assieme ai colleghi nella manifestazione di questa mattina. Foto di Annarella Miglior

Uras

Cittadini e amministratori protestano davanti all’ambulatorio di via Eleonora

Grande mobilitazione stamane a Uras per la mancanza di medici di base e della guardia medica nel paese. I cittadini stanno manifestando davanti all’ambulatorio del paese, insieme alla sindaca Anna Maria Dore e agli amministratori degli altri centri del Terralbese.

All’appello hanno risposto presente anche alcuni consiglieri regionali e deputati oristanesi, il Comitato per la difesa del diritto alla salute della provincia di Oristano, la Cgil provinciale, i volontari della Dea Soccorso, l’Auser e la Protezione Civile Monte Arci. Erano presenti anche le telecamere della Rai, sia del telegiornale regionale, che di Tv7, settimanale di approfondimento a cura della redazione Speciali del TG1.

La carenza di medici di base non riguarda solo Uras. Nel Terralbese mancano già 7 medici di base e, con i previsti pensionamenti, nei prossimi mesi saranno circa 10mila i residenti destinati a rimanere senza assistenza sanitaria, secondo quanto segnalato nei giorni scorsi da Alessandro Usai, segretario provinciale della Federazione dei medici di medicina generale.

“Quella di oggi è stata una manifestazione fortemente partecipata”, ha dichiarato la sindaca di Uras, Anna Maria Dore, “abbiamo fatto un primo passo e siamo pronti a continuare finché non vedremo di nuovo l’ambulatorio aperto con i medici di base. Abbiamo lanciato un appello affinché si trovino medici disponibili a venire a Uras. Contiamo di avere risposte concrete in tempi brevi. Siamo in contatto con la direzione del distretto sanitario di Ales-Terralba e poco fa ho sentito anche il direttore generale dell’Asl di Oristano Angelo Serusi. Mi ha assicurato che stanno lavorando per trovare una soluzione d’emergenza immediata”.

“I problemi che sta vivendo Uras oggi”, ha commentato il sindaco di Marrubiu, Luca Corrias, “riguarderanno domani tutto il Terralbese. A Marrubiu già da anni manca un pediatra. Inoltre a Natale e Capodanno la guardia medica non era in servizio. Chiediamo che a tutti i cittadini venga garantito il diritto alla salute. Il medico di base non può mancare, si tratta di una figura di riferimento per i paesi, perché garantisce il servizio di prima assistenza. Se non ci sono i medici di famiglia si affollano le guardie mediche dei paesi vicini e aumenta il ricorso ai Pronto soccorso”.

“La carenza dei medici di base è un problema serio”, ha detto il sindaco di Terralba, Sandro Pili, “non si tratta però dell’unica criticità. Uras si trova in una situazione drammatica, ma non è un caso isolato. A Terralba il 1° marzo la dottoressa Marinella Isoni andrà in pensione e quasi 1.500 pazienti resteranno quindi senza medico di base”.

“Oggi è Uras a trovarsi in grande emergenza”, ha detto il sindaco di San Nicolò d’Arcidano, Davide Fanari, “in futuro però potrebbe capitare anche a noi. Siamo qui anche per chiedere la riapertura della guardia medica a Uras. Contiamo che venga ripristinato questo servizio, a cui si rivolgevano anche i residenti a San Nicolò d’Arcidano. Terralba ha 10mila abitanti, mentre Uras e San Nicolò insieme ne hanno poco più di 5mila. Il bacino d’utenza è quindi ben diverso. Auspichiamo che i consiglieri regionali e i deputati oristanesi portino all’attenzione dell’Assessorato regionale della Sanità e del Ministero della Salute le problematiche che stanno interessando il Terralbese. Abbiamo tante persone costrette a letto, pazienti con patologie gravi e croniche, non possiamo lasciarli senza medico”.

“Con la mancanza dei medici di base e della guardia medica, manca anche il filtro per l’ospedale”, ha sottolineato Maria Carmela Marras, che stamattina a Uras guidava una delegazione del Comitato per la difesa del diritto alla salute della Provincia di Oristano. “In questo territorio non vengono garantiti i livelli essenziali di assistenza. La situazione è disastrosa in tutto il centro dell’isola da Lanusei a Sorgono, da Nuoro a Oristano. Non c’è una distribuzione equa degli organici, il personale medico è concentrato soprattutto ai due poli, a nord e a sud. Sarà vitale l’unione con i sindaci, per chiedere il rispetto dei nostri diritti”.

“I problemi della sanità li conosciamo da tempo”, ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia Emanuele Cera, “non è facile trovare soluzioni dall’oggi al domani. Siamo però in una situazione emergenziale, per questa ragione servono soluzioni d’emergenza. I medici di base hanno un massimale di 1.500 pazienti, forse sarebbe il caso di incrementare questo massimale. È una questione che va affrontata su tavoli nazionali, nel confronto Stato-Regioni”.

E a chi stamane lo ha contestato e ha cercato di dar vita a un dibattito, Cera ha risposto: “Non era questa la sede opportuna per un confronto di questo tipo. Da parte mia sono abituato a metterci la faccia, sempre. Da consigliere regionale sono pronto ad assumermi le mie responsabilità. Il sistema sanitario è però articolato e il grosso problema è la carenza di medici. Recentemente ho sollecitato il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore della Sanità Mario Nieddu, chiedendo loro di interessarsi di questo grave problema. La situazione purtroppo è complessa e incancrenita dalla mancanza di programmazione. Le colpe non sono da attribuire a questa Giunta regionale, le responsabilità arrivano da molto lontano”.

Stamane a Uras era presente anche il segretario provinciale della Cgil, Andrea Sanna. “Specialmente nell’Oristanese, abbiamo un problema storico con la sanità e oggi la situazione non è più governabile”, ha detto il sindacalista. “Chi governa ha la responsabilità di trovare una soluzione, non si possono lasciare intere comunità senza medici di base, pediatri e guardia medica”.

“In provincia non c’è un ospedale che funzioni”, ha evidenziato ancora Sanna. “Non possiamo sempre essere la Cenerentola di turno. Le risposte vanno date subito. Una persona anziana non può lasciare il proprio comune per una ricetta, è inaccettabile. Noi sardi spendiamo tanto per la sanità, ma il servizio non è all’altezza. Affrontiamo questa battaglia uniti, perché soltanto così potremo essere incisivi. La Cgil lotterà con questi territori e non lascerà soli i sindaci”.

La manifestazione di Uras - Foto Luca Corrias, sindaco di Marrubiu
Un momento della manifestazione - Foto di Luca Corrias
Generico febbraio 2022
I manifestanti davanti all'ambulatorio sguarnito - Foto di di Annarella Miglior
Andrea Sanna, Cgil - Foto Luca Corrias, sindaco di Marrubiu
L'intervento di Andrea Sanna, segretario della Cgil di Oristano - Foto di Luca Corrias
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Un altro momento della protesta di oggi a Uras - Foto di di Annarella Miglior
Generico febbraio 2022
L'intervento della sindaca di Uras - Foto di Luca Corrias

Lunedì, 7 febbraio 2022

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