Un arresto per la rapina all'agenzia di Donigala della Banca di Arborea - LinkOristano
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Un arresto per la rapina all’agenzia di Donigala della Banca di Arborea

Indagini della polizia su un altro giovane che nascondeva 4.000 euro in una culla

Un arresto per la rapina all’agenzia di Donigala della Banca di Arborea
Indagini su un altro giovane che nascondeva 4.000 euro in una culla

Leonardo Ladu

Un uomo di trent’anni, Leonardo Ladu, originario di Ollolai, disoccupato e con diversi precedenti, è stato arrestato dalla polizia perché ritenuto responsabile della rapina messa segno il mese scorso all’agenzia di Donigala della Banca di Arborea. Attualmente si trova ai domiciliari.

Stamane il capo della Squadra mobile, Samuele Cabizzosu, ha annunciato la svolta nelle indagini. Al vaglio degli inquirenti la posizione di un secondo uomo, che potrebbe aver aiutato il rapinatore.

Secondo la ricostruzione della polizia, Ladu il 16 febbraio era entrato nella filiale della banca alle 15.35, con il volto coperto da una mascherina ffp2 e un cappello in testa. Prima aveva atteso il proprio turno all’esterno come un normale cliente, dando anche precedenza a chi arrivava dopo di lui. Era entrato in azione solo quando all’interno dell’agenzia c’erano i dipendenti e una sola cliente. Per spaventare i presenti, aveva finto di avere un’arma: il dirigente della squadra mobile Samuele Cabizzusu ha spiegato che, in base alle testimonianze e ai filmati, in alcuni momenti Ladu teneva la mano in tasca, come se dentro ci fosse una pistola.

Dopo essersi  introdotto nella zona degli sportelli, minacciando i dipendenti, aveva prelevando da solo il denaro dai cassetti – 17.500 euro – e l’aveva messo dentro una sacca. Quindi la fuga a piedi in direzione Riola.

Pochi secondi dopo, una volante della polizia era passata davanti alla banca lungo la Statale 292 e una donna che aveva assistito alla scena fuori dall’istituto di credito era riuscita a fermare gli agenti, che così avevano potuto far scattare l’allarme e le ricerche del rapinatore.

Dalle prime ricostruzioni, proprio la vista della volante forse aveva fatto cambiare i piani di Ladu, che si sospetta dovesse salire su un’auto – una Opel nera – dove lo attendeva la persona la cui posizione è al vaglio degli inquirenti: la polizia l’ha identificato e deferito alla Procura della Repubblica di Oristano. La fuga invece proseguì a piedi.

Dalle indagini effettuate dagli inquirenti, che hanno visionato le immagini delle telecamere, la stessa auto sarebbe passata almeno due volte davanti alla banca lo stesso giorno della rapina. Alla guida è stato riconosciuto Ladu, che indossava gli stessi indumenti con i quali si è introdotto nell’agenzia nel pomeriggio. Al suo fianco c’era una seconda persona, che si sospetta possa essere il suo complice: nella sua abitazione, nascosti in una culla, sono stati ritrovati quattromila euro.

A casa di Ladu sono invece stati ritrovati altri contanti e gli abiti utilizzati per la rapina.

Gli agenti della squadra mobile finora hanno recuperato circa seimila euro.

Mercoledì, 3 marzo 2021

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