Raccolta di firme per chiudere l'incrocio della morte a Paulilatino - LinkOristano
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Raccolta di firme per chiudere l’incrocio della morte a Paulilatino

Lanciata dal Comitato Statale 131, sta trovando anche il favore di amministratori locali

Raccolta di firme per chiudere l’incrocio della morte a Paulilatino
Lanciata dal Comitato Statale 131, sta trovando anche il favore di amministratori locali

L’incrocio

Ha già superato le 800 firme la petizione lanciata sulla piattaforma change.org per chiedere la chiusura dell’incrocio a raso sulla Statale 131 all’altezza del centro abitato di Paulilatino, teatro anche recentemente di due incidenti mortali.

La petizione, avanzata una settimana fa dal “Comitato Ss 131”, è stata avvallata anche da diversi amministratori di Barigadu e Guilcier.

La richiesta del Comitato è rivolta al Capo compartimento Anas della Sardegna, al prefetto di Oristano, all’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Sardegna e al sindaco di Paulilatino.

Tra i tanti commenti dei cittadini che sostengono la causa, molti richiamano la necessità di impedire ulteriori morti. Qualcuno suggerisce che a solo 2 km, c’è un cavalcavia, che può essere utilizzato in sicurezza.

L’ultimo incidente nei pressi dell’incrocio sulla Statale 131 risale allo scorso 21 ottobre. È costato la vita a un carabiniere di 45 anni, originario di Cagliari, che viaggiava su un’Alfa Romeo finita sotto un tir. Nella stessa giornata l’assessore regionale ai lavori pubblici Roberto Frongia aveva duramente contestato l’Anas per non aver realizzato il nuovo progetto per l’eliminazione dell’incrocio a raso, nonostante da tre anni i lavori siano stati “contrattualizzati”.

Qualche settimana prima, il 7 ottobre, l’incrocio era stato teatro di un altro incidente mortale, durante il quale aveva perso la vita un giovane corriere di Nuoro.

Lunedì, 9 novembre 2020

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