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Una pistola ultramoderna per scovare gli agnelli non sardi

Presentati a Bidonì i nuovi progetti e le nuove sperimentazioni scientifiche

Agnelli Pecore

Una pistola ultramoderna per scovare gli agnelli non sardi
Presentati a Bidonì i nuovi progetti e le nuove sperimentazioni scientifiche

Foto Regione Sardegna

“Uno strumento in mano agli agenti vigilatori che consenta di distinguere gli agnelli sardi dagli importati”. E’ l’obiettivo del presidente del Consorzio di Tutela dell’agnello di Sardegna Igp Battista Cualbu che sogna di avere in breve tempo gli strumenti che stanno sperimentando in Agris e che consentono in tempi rapidi e senza rovinare la carcassa di distinguere l’agnello Igp dagli altri.

Lo ha detto questa mattina a Bidonì nel concludere il convegno “Agnello di Sardegna Igp, mercati esteri e opportunità: tra cultura, identità e innovazione”, promosso dal Contas all’interno del tradizionale appuntamento di Pasquetta con la Sagra de S’Anzone organizzato dal Comune e dalla Pro loco locali.

Il presidente, riferendosi anche ai tanti agnelli arrivati in Sardegna in questi giorni “ha chiesto il rispetto delle regole, e la tracciabilità di tutti i prodotti agroalimentari”.

Lo strumento invocato da Battista Cualbu lo ha presentato Marco Acciaro di Agris. Si tratta di una sorta di pistola che applicata sulla carcassa, in modo semplice, veloce e non invasivo, consente poi attraverso la chemiometria e la spettroscopia di predire la composizione chimica del prodotto. Oppure attraverso il rapporto degli isotopi. Metodi in fase di studio che potrebbero rivoluzionare i controlli.

Durante il convegno, moderato dal presidente della Pro loco Daniel Fadda e aperto dai saluti del sindaco Ilaria Sedda, si sono affrontati diversi argomenti sulla valorizzazione dell’agnello di Sardegna Igp.

“Dobbiamo avere la consapevolezza – ha spiegato l’antropologo Sebastiano Mannia – di non parlare di un semplice prodotto ma di un territorio, di una cultura”. Ed in questo senso va “valorizzato anche nel segmento di mercato della filiera corta e delle mense pubbliche” ha aggiunto Michele Salis che ha analizzato l’agroalimentare nelle regioni storiche del Marghine – Planargia – Montiferru e Guilcer. Ma allo stesso tempo l’agnello Igp sta per arrivare anche in tutta Italia grazie ai circoli degli emigrati della Fasi, presenti con 70 circoli in 10 Regioni. “Oggi anche nei nostri circoli portiamo cibo sicuro e garantiti ed in questo senso la collaborazione con i –consorzi di tutela è una garanzia. L’agnello di Sardegna Igp che stiamo promuovendo nei 300 ristoranti che fanno parte della nostra rete, entrerà a far parte anche della nuova piattaforma di e-commerce, Sarda Tellus”.

A fare sintesi il direttore del Contas Alessandro Mazzette che ha proposto un marchio per la Sardegna sulla scia della vincente politica portata avanti Trentino. “come è stato ben detto l’agnello, ma tutti i nostri prodotti di eccellenza non sono dei semplici prodotti. Vanno promossi come territorio, all’interno di un progetto ambizioso che punta non solo alla promozione agroalimentare ma anche turistica. Dobbiamo partire dallo studio dei concorrenti e dei gusti dei consumatori e costruire un progetto coerente con un obiettivo chiaro”.

Venerdì, 30 marzo 2018

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