"Nuove infrastrutture per evitare di riversare l'acqua in mare" - LinkOristano
Prima categoria

“Nuove infrastrutture per evitare di riversare l’acqua in mare”

Intervento dei dirigenti della federazione provinciale della Coldiretti di Oristano dopo il rilascio dal bacino del Tirso

Simaxis Piena fiume Tirso

“Nuove infrastrutture per evitare di riversare l’acqua in mare”
Intervento dei dirigenti della federazione provinciale della Coldiretti di Oristano dopo il rilascio dal bacino del Tirso

“Capiamo i motivi legati alla sicurezza per i cittadini e  il territorio, che rimangono fondamentali, tuttavia è assurdo che, dopo anni di siccità, si assista ad un generico spreco di preziose risorse idriche“. E’ il pensiero del presidente provinciale  della Coldiretti  Giovanni Murru  riguardo  allo sversamento dell’acqua  dalla piccola diga di Pranu Antoni di Fordongianus che, per ragione di sicurezza, deve mantenere  un basso  livello. Per il presidente Coldiretti Oristano è paradossale che bastino poche giornate di pioggia, dopo anni di siccità, a mettere in difficoltà i bacini di raccolta.

“Nell’Isola ci sono territori  – rimarca Murru – che lamentano come in futuro andranno comunque incontro a restrizioni e contingentamenti dell’ acqua, sia per uso irriguo che domestico. E’ inaccettabile che le istituzioni preposte non siano ancora in grado di programmare un efficiente invaso della risorsa idrica”.

Per Coldiretti Oristano è questo un chiaro indicatore del ritardo strutturale che ancora manifesta l’ Isola riguardo ad opere funzionali all’obiettivo di consentire all’Isola di affrontare senza drammi periodi siccitosi.

Per Emanuele Spanò, vice direttore provinciale Coldiretti Oristano, occorrerebbe approfittare di situazioni come quella  attuale  per accumulare risorse idriche per i tempi di secca. “Sono tanti anche nel nostro territorio i rivi stagionali con buone portate che vanno direttamente a finire sul mare, afferma Spanò. “Per quanto sia fisiologico  che una parte dell’acqua scorra verso il mare, appare sempre più indispensabile addivenire alla realizzazione di un programma organico di raccolta delle acque”.

Coldiretti rimarca anche la situazione della nuova diga, tra Busachi e Fordongianus, oggi collaudata per una capienza di 370 milioni di metri cubi  (attualmente con  320 milioni contenuti), in caso di auspicabili ulteriori piogge, sarebbe costretta al rilascio dell’ acqua.   E’ necessario portare avanti il progetto e gli studi appropriati – concludono Murru e Spanò –  per aumentare  la capacità della diga. Sarebbe già questa una risposta duratura alle periodiche stagioni siccitose.

Mercoledì, 21 marzo 2018

commenta