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La Regione si riprende la centrale della diga ed Enel paga il Consorzio

Ecco i termini dell'accordo sull'impianto di Busachi, sottoscritto a Cagliari dopo un contenzioso che durava ormai da anni

Regioen Sardegna - Accordo - Enel - Tirso

La Regione si riprende la centrale della diga ed Enel paga il Consorzio
Ecco i termini dell’accordo sull’impianto di Busachi, sottoscritto a Cagliari dopo un contenzioso che durava ormai da anni

Foto Regione Sardegna

È stato firmato oggi l’accordo transattivo tra Regione Sardegna, Enel, Ente acque della Sardegna (Enas) e Consorzio di Bonifica dell’Oristanese con il quale si definiscono le modalità del passaggio alla Regione Sardegna delle Centrali idroelettriche Tirso 1 e Tirso 2 delle dighe di Busachi, la grande diga Eleonora e la piccola diga di Pranu Antoni. L’accordo è stato sottoscritto dal Direttore Generale dell’Assessorato Regionale dei Lavori Pubblici Marco Dario Cherchi, dal Responsabile per le Energie rinnovabili in Italia di Enel Carlo Pignoloni, dall’Amministratore unico di Enas Giovanni Sistu e dal Commissario del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese Andrea Abis.

L’intesa pone fine alla lunga controversia giudiziaria e arriva a distanza di quasi due anni dalla sentenza con cui il Tribunale Regionale delle Acque di Cagliari ha sancito il subentro della Regione nella titolarità delle due centrali, invitando le parti a una definizione transattiva della vicenda.

Gli impianti idroelettrici Tirso 1 (20MW) e Tirso 2 (4MW), rispettivamente a valle della diga “Eleonora d’Arborea Cantoniera” sul fiume Tirso e a valle della diga “Nuraghe Pranu Antoni” sul fiume Flumineddu, furono progettati e costruiti da Enel in territorio di Busachi con fondi propri a seguito del regolare accordo sottoscritto nel 2001 con il Consorzio di Bonifica di Oristano allora titolare delle concessioni idroelettriche e delle due dighe.

La Regione affiderà ora la gestione delle Centrali idroelettriche all’Enas. La definizione dell’accordo economico comporta l’impegno per Enel a corrispondere una somma forfettaria pari a 2,4 milioni di euro al Consorzio dell’Oristanese e 7,2 milioni alla Regione Sardegna.

Il commento della Regione. Un passo verso una maggiore autosufficienza energetica dell’Isola: è questo il principale risultato che scaturisce dalla firma, questa mattina dell’accordo transattivo tra Regione Sardegna, Enel, Ente acque della Sardegna (Enas) e Consorzio di Bonifica dell’Oristanese con il quale si definiscono le modalità del passaggio alla Regione Sardegna delle Centrali idroelettriche Tirso 1 e Tirso 2.

La transazione, i cui dettagli sono stati presentati nella Sala Lussu di Villa Devoto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con l’assessore Edoardo Balzarini, l’ex assessore Paolo Maninchedda e il Direttore generale di Enas Giovanni Sistu, rappresenta un passo concreto verso la gestione diretta delle centrali da parte di Enas, che avverrà con un successivo accordo con Enel. I vantaggi economici della produzione idroelettrica a favore di Enas decorreranno invece già dal 1 gennaio 2018, con un notevole impatto sulla riduzione dei costi per la produzione di energia elettrica e ricadute positive anche per i Consorzi, che vedranno diminuire i costi dei loro fabbisogni energetici. Inoltre saranno restituiti al territorio regionale i vantaggi economici e ambientali derivanti dalla produzione di energia, pulita e rinnovabile, nei due impianti.

“È stato un lungo percorso, con punti di vista diversi e talvolta conflittuali – ha spiegato il presidente Pigliaru -, ma alla fine siamo contenti di poter dire di aver trovato un accordo che ci soddisfa, perché riconosce alla Sardegna un diritto chiaro e preciso: le dighe sono un’area che ci appartiene territorialmente, quindi è giusto che tutto ciò che lì si fa, compresa la produzione di energia, produca vantaggio per i cittadini sardi. E il riconoscimento del principio, sacrosanto e dovuto, porta con sé effetti operativi molto concreti: cifre importanti che prima andavano a Enel ora entreranno nelle casse della Regione Sardegna. Significa che questo risultato, oltre a mettere ordine nel pregresso, attiva un flusso di risorse che per noi sono particolarmente preziose – ha concluso Francesco Pigliaru – e che potranno andare a finanziare gli alti costi della gestione delle acque”.

Soddisfatto anche l’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini che ha sottolineato: “l’accordo ci permette di portare a casa uno strumento per l’autosufficienza energetica del sistema idrico multisettoriale sardo. Un risparmio che contribuisce alle spese sostenute dai consorzi di bonifica per il pompaggio dell’acqua per gli usi irrigui”. L’assessore ha ricordato la centralità in questo percorso della legge regionale 19 del 2006, che ha attivato il servizio idrico multisettoriale. “La transazione chiude una vicenda giudiziaria per il possesso delle due centrali che è sorta diversi anni fa, prima tra Consorzio di Bonifica dell’oristanese ed Enel, in seguito tra Regione, l’Enas ed Enel. L’accordo permette da un lato di non proseguire il giudizio, dall’altro, di entrare immediatamente in possesso dei due impianti e usufruire dei benefici economici che ne derivano. La produzione media annua delle due centrali è infatti di 40,33GWh/anno, che significa una reddittività media dei due impianti di 3 milioni di euro”.

Martedì, 20 marzo 2018

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