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Presidi in guerra contro la Provincia per evitare la chiusura delle scuole

I dirigenti degli Istituti superiori di Oristano hanno chiesto l'intervento del prefetto dopo lo stop alle manutenzioni per mancanza di fondi

Oristano - dirigenti scolastici

Presidi in guerra contro la provincia per evitare la chiusura delle scuole
I dirigenti degli Istituti superiori di Oristano hanno chiesto l’intervento del prefetto dopo lo stop alle manutenzioni per mancanza di fondi

La conferenza stampa svolta questa mattina a Oristano

Una settimana di tempo per avere risposte dalla Provincia e poi chiederanno un incontro con il prefetto di Oristano per denunciare la gravità della situazione degli Istituti superiori scolastici dell’Oristanese. I dirigenti scolastici si sono riuniti a Oristano per denunciare il grave stato di abbandono degli Istituti, nei quali da mesi non viene effettuata alcuna manutenzione.

La scelta di incontrarsi e denunciare questa situazione è arrivata dopo la comunicazione, del 6 aprile scorso, inviata dal dirigente del settore lavori pubblici della provincia, Piero Dau. In poche righe aveva annunciato ai dirigenti scolastici che a causa delle limitate risorse finanziarie non poteva più essere garantita l’esecuzione degli interventi di manutenzione negli istituti superiori.

Nella lettera veniva, infine, chiesto di limitare le richieste, ma di garantire l’incolumità e la sicurezza degli utenti e dei servizi. Ora i presidi chiederanno un incontro con la Provincia e il dirigente del settore, denunciando l’impossibilità di garantire la prosecuzione delle lezioni se non verranno sanate almeno le emergenze. In questo modo si rischia di non poter aprite gli istituti già dal prossimo anno scolastico. Sino ad oggi la situazione non è degenerata solo grazie alla sensibilità e alla serietà degli studenti e del personale.

All’incontro erano presenti Franco Frongia (Othoca), Luigi Roselli (Liceo Scientifico), Marilina Meloni (Mossa – Brunelleschi), Pino Tilocca ( Liceo Classico), Salvatore Maresca (Magistrali) e Maria Grazia Piras (Liceo Artistico).

Hanno detto

Franco Frongia

Franco Frongia (Istituto tecnico industriale Othoca)
“Dopo la comunicazione del dirigente della Provincia mi è sembrato doveroso riunire i colleghi e denunciare alla stampa quanto è avvenuto. Ci siamo trovati spiazzati da un giorno all’altro, senza neppure essere interpellati o avere avuto la possibilità di un incontro con il dirigente. Non abbiamo avuto alcuna risposta alle decine di richieste di interventi di manutenzione inviati alla Provincia. I problemi si accumulano e c’è necessità di risposte urgenti. Per fortuna siamo a pochi mesi dalla fine delle lezioni, ma è evidente che si rischia l’avvio del nuovo anno scolastico, anche perché tra i compiti della provincia è garantire la manutenzione delle scuole.

Pino Tilocca

Pino Tilocca (Liceo classico De Castro)
“La gestione degli istituti scolastici è uno dei compiti primari della Provincia, noi siamo dirigenti dello Stato e responsabili dell’incolumità di tutti. Non si può liquidare questo problema con una lettera senza alcuna possibilità di interlocuzione”.

“Abbiamo segnalato tante emergenze ma non ci sono state risposte”.

“Faccio un esempio: da un mese abbiamo una porta antipanico bloccata, ma si può continuare così? La situazione non è più sostenibile”.

Marilina Meloni

Marilina Meloni (Istituto tecnico Mossa – Brunelleschi)
“La situazione è molto grave: i lavori da fare si stanno accumulando e molti lavori vanno fatti urgentemente proprio per garantire l’incolumità. Noi ne rispondiamo sia civilmente che penalmente”.

“Non smetteremo di inviare le richieste di intervento per le manutenzioni”.

“A rischio è anche il futuro, Come potremmo garantire l’apertura delle scuole per il prossimo anno scolastico?”

Salvatore Maresca

Salvatore Maresca (Istituto magistrale Croce)
“Siamo funzionari dello Stato e ci interfacciamo con alunni e le loro famiglie. Siamo stati una settimana senza riscaldamento e al freddo e i ragazzi sono stati responsabili. Ma il nostro istituto è vetusto ed ha necessità di interventi continui . In Provincia esiste un vero e proprio dossier della nostra scuola, ma è stato del tutto ignorato. Abbiamo chiesto un incontro con il dirigente e con la Spo, ma da tre mesi nessuno ci ha risposto. Vogliamo una risposta dai politici, dalla Regione affinché rifinanzino le Province. Devono capire che le manutenzioni sono necessarie. Se la scuola è un capitolo importante, non bastano solo le parole, ci vogliono anche i fatti. Questo lo diremo anche al prefetto”.

Gino Roselli

Luigi Roselli (Liceo scientifico Mariano IV d’Arborea)
“Un problema questo che interessa tutte le scuole, anche le noste sedi periferiche, propongo ai giornalisti un viaggio anche nei paesi per verificare quelle realtà che presentano tanti problemi a causa delle mancate manutenzioni. Altri esempi: a Ghilarza, nell’Ipsia e nello Scientifico, gli estintori non sono a norma. Andiamo dal prefetto per dare maggiore sostanza a questa conferenza stampa. Voglio mettere in rilievo il grande senso di responsabilità degli studenti. A Ghilarza hanno utilizzato le loro ore di assemblea per ripulire il cortile da erbacce e rifiuti. Un esempio importante”.

Maria Grazia Piras

Maria Grazia Piras (Liceo artistico Contini)
“La situazione come hanno denunciato i colleghi è pessima anche il nostro istituto ha seri problemi di ogni genere, anche di accesso e viabilità. Un problema insormontabile anche per tanti studenti con handicap. Noi in percentuale ne abbiamo in numero superiore al resto degli istituti. Strutture vecchi, spogliatoi inagibili, laboratori al freddo per tutto l’inverno. Ritengo che i nostri studenti siano stati consapevoli di questi problemi e hanno saputo reagire in modo positivo. Non hanno mai fatto un giorno di sciopero. Negli uffici della Spo c’è anche un nostro dossier, rimasto inevaso”.

Sabato, 22 aprile 2017

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