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Più soldi per i cani che per i poveri, Arcidano li rimette in strada?

Il sindaco Cera lancia l'allarme: "Senza aiuti regionali, niente rinnovo col canile convenzionato"

Randagi Arcidano

Più soldi per i cani che per i poveri, Arcidano li rimette in strada?
Il sindaco Cera lancia l’allarme: “Senza aiuti regionali, niente rinnovo col canile convenzionato”

Cani randagi di Arcidano

Potrebbero essere rimessi in libertà, e quindi sottoposti ai pericoli della strada, tutti i cani prelevati nel territorio comunale di Arcidano che oggi vivono in canile. È l’allarme lanciato dal sindaco Emanuele Cera che, ancora una volta, scrive all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, per denunciare la grave difficoltà che si trova a dover affrontare il Comune che amministra in tema di randagismo.
“Senza l’aiuto della Regione”, spiega Cera, “ il Comune di Arcidano non potrà rinnovare la convenzione con il canile”.
Per questo motivo il sindaco di Arcidano chiede un incontro urgente in Regione, ribadendo la necessità di adeguate risorse da parte della Regione per far fronte al problema del randagismo.

Emanuele Cera

“La situazione del randagismo non è più sostenibile”, scrive Cera all’assessore Arru, “non possiamo essere lasciati soli. Non più sostenibile la situazione venutasi a creare relativamente al fenomeno del randagismo nel nostro Comune”.
“Infatti” continua Cera, “non possedendo un canile pubblico, i cani accalappiati nel territorio vengono ospitati presso un canile convenzionato con conseguente cospicuo esborso di fondi di bilancio; nello specifico, per l’anno 2015 sono stati spesi 30 mila euro, per il 2016 35.680,00 e euro 37 mila euro sono stati stanziati in previsione per il 2017”.

“Considerato che la Regione Sardegna in passato contribuiva a tali costi, anche se con risorse esigue, (nel 2014 il contributo è stato di soli € 2.307,00)”, scrive ancora Cera, “ma oggi non sostiene i Comuni con nessun contributo e che ogni anno il numero dei cani abbandonati cresce in maniera esponenziale, nonostante quest’Amministrazione abbia dotato il Servizio di Polizia Locale del lettore di microchip, provvedendo, in collaborazione con la ASL, a far rispettare l’obbligo di iscrizione all’anagrafe canina (negli ultimi anni sono stati dotati di microchip circa 500 cani), comunico che continui tagli alle risorse finanziarie rischiano di precludere il proseguimento di questo servizio, se la Regione non interviene in maniera importante e concreta”.

“Il Comune”, prosegue il sindaco di Arcidano, “non può sostenere una tale spesa annua senza un supporto adeguato della Regione; non si può pensare, conoscendo bene le enormi difficoltà finanziarie degli Enti locali, che si debbano togliere risorse ad altri servizi più importanti per la lotta al randagismo”.

“L’Ente che rappresento, non per proprie scelte, ma per scelte altrui, comprese quelle operate dalla Regione con il finanziamento del Reddito di Inclusione Sociale, con l’assegnazione delle risorse pari a 29 Mila Euro per il nostro Comune”, conclude Cera, “spenderà più soldi per sostenere e dare da mangiare ai cani alloggiati nel canile (37 mila euro) che per lenire le difficoltà economiche e sociali e dare da mangiare ai tantissimi indigenti residenti nel nostro Comune, la situazione mi pare paradossale e insostenibile”.

Venerdì, 24 marzo 2017

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