Dolore e rabbia per i morti d’amianto. Ci saranno due inchieste?
Stamane manifestazione davanti al palazzo di giustizia di Oristano dell’associazione Area Sardegna
Giampaolo Lilliu
Attimi di tensione questa mattina sotto il palazzo di giustizia di Oristano dove si è svolta una manifestazione promossa dall’associazione Area Sardegna, che riunisce gli ex lavoratori del settore amianto, indetta in occasione della Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. In tuta bianca e mascherina gli ex lavoratori, già in forza perlopiù alle vecchie fabbriche oristanesi di cemento amianto Sardit di Oristano e Cema Sarda di Marrubiu, hanno rinnovato la richiesta di un’indagine che accerti eventuali responsabilità per la morte negli ultimi anni di diversi loro colleghi affetti da forme tumorali. Un esposto era stato presentato due anni or sono, ma non aveva portato ad alcuna azione giudiziaria. I manifestanti stamane hanno voluto ricordare i loro colleghi scomparsi. Ed è stata proprio la decisione di riprodurre con un altoparlante il brano musicale del silenzio a generare un battibecco tra il leader del movimento, Giampaolo Lilliu, e le forze dell’ordine che chiedevano di abbassare il volume e di “non disturbare”. Alla fine Lilliu e una delegazione del movimento Area Sardegna sono stati ricevuti dal procuratore della Repubblica di Oristano Ezio Domenico Basso.
“Il procuratore”, ha riferito al termine del colloquio Giampaolo Lilliu, “intende approfondire sia la vicenda della Sardit che quella della Cema sarda separatamente. Siamo soddisfatti per questa attenzione e per questo risultato che arriva dopo anni di attesa. Ricordo che la Sardit era legata al gruppo Eternit sul quale ha indagato l’ex procuratore di Torino Guariniello”.
Giovedì, 28 aprile 2016
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