Approvato il Piano del Centro storico ma è ancora frattura in Consiglio - LinkOristano

Approvato il Piano del Centro storico ma è ancora frattura in Consiglio

Il nuovo strumento urbanistico di Oristano votato positivamente solo dalla maggioranza

Approvato il Piano del Centro storico ma è ancora frattura in Consiglio
Il nuovo strumento urbanistico di Oristano votato positivamente solo dalla maggioranza

Oristano ha il nuovo Piano particolareggiato del centro storico. Sostituirà, dopo l’approvazione definitiva, lo strumento urbanistico datato 1999 che non era più in grado di regolare il centro storico cittadino.

Consiglio comunale di Oristano

Consiglio comunale di Oristano

Il nuovo PPCS è stato adottato dal Consiglio comunale nella tarda notte di ieri (era da poco passata la mezzanotte e mezza) con i voti a favore della maggioranza (15) e quelli contrari della minoranza (13).
Un risultato eccezionale per il Sindaco Guido Tendas, uno schiaffo alla democrazia e al Consiglio comunale secondo le opposizioni che hanno lamentato la decisione della maggioranza di escluderle dalle scelte respingendo tutti gli emendamenti.

Il lungo percorso del Piano particolareggiato del centro storico era iniziato nei mesi scorsi con le assemblee pubbliche, i laboratori, la consultazione dei cittadini e delle forze sociali, per giungere nelle scorse settimane all’esame da parte dell’aula. Ieri, l’ultimo atto con l’esame dei 31 emendamenti presentati dai consiglieri e infine l’adozione, cui seguirà, nei prossimi 60 giorni, la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini e l’approvazione definitiva che manderà in soffitta il vecchio Piano.

Il dibattito sugli emendamenti è stato anche aspro e non ha risparmiato soprese. Marco Piras ha ritirato i suoi 12 emendamenti, lo stesso ha fatto Giuseppe Lai con i 2 presentati dalla maggioranza non risparmiando però severe critiche: “Oggi da Consigliere Comunale mi sento svuotato dalla mia mansione”.

Solo pochi emendamenti, alla fine, sono stati approvati.
Via libera a quello di Andrea Lutzu per la modifica delle norme tecniche di attuazione, finalizzato ad ampliare le tipologie di insediamenti commerciali/servizi nell’ambito del centro storico e a quello dell’UDC sulla possibilità di edificare terrazze purché non si alterino i prospetti verso la via pubblica e non si alterino in maniera visibile i prospetti.

Niente da fare, invece, per quelli sulle aree speciali del palazzo Enel di piazza Giovanni Paolo II, del palazzo Telecom di piazza Eleonora, del distributore di carburante di via Solferino, di via Garibaldi e per la monetizzazione degli standard di parcheggio così come per quelli per la modifica della relazione paesaggistica e per il ripristino delle aree di parcheggio esistente in via Mazzini, via Diego Contini e via Vittorio Emanuele.
Bocciatura anche per l’emendamento con cui si chiedeva la realizzazione di uno spazio verde attrezzato al posto del rudere all’angolo tra via Garibaldi e via Santa Chiara.

Prima del voto finale il fuoco di fila dei consiglieri di minoranza che hanno fortemente criticato la decisione di bocciare tutti gli emendamenti, impedendo la reale partecipazione alla costruzione di uno strumento urbanistico importantissimo per la città, ma soprattutto di porre rimedio ad alcuni palesi errori nelle scelte proposte.
Particolarmente severo Giuliano Uras (UDC) che ha evidenziato come il piano stesse nascendo con i soli voti della maggioranza creando un pericoloso precedente. Salvatore Ledda (Idee rinnovabili) ha polemicamente ringraziato il Sindaco “perché in qualche modo ci ha consentito di capire quale può essere veramente il primo punto del prossimo programma amministrativo”.

Sabato, 1° agosto 2015

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