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Piano del centro storico: il dibattito in consiglio comunale

Gli interventi in aula dei consiglieri comunali di Oristano

Oristano Centro Storico

Piano del centro storico: il dibattito in consiglio comunale
Gli interventi in aula dei consiglieri comunali di Oristano

Prosegue in Consiglio comunale, a Oristano, l’esame del Piano particolareggiato del centro storico. Ieri la discussione generale, oggi l’esame dei 31 emendamenti presentati dai consiglieri comunali e la votazione finale.
Il dibattito è stato introdotto dall’Assessore all’Urbanistica Filippo Uras che ha spiegato i motivi che hanno portato ad annullare le prime sedute dedicate all’esame del Piano a causa dell’incompletezza della documentazione messa a disposizione dell’aula.

Per Uras il piano presentato è un buon documento: “Uno strumento di cui la città aveva urgenza visto che quello attualmente in vigore risale al 1998 e necessitava di un aggiornamento importante”.

Il Centro storico di Oristano

Il centro storico di Oristano

Marco Piras (Per Oristano) ha lamentato la fretta con cui il piano è stato portato all’esame dell’aula: “e alla fine la fretta – come sempre – non è accompagnata dalla qualità delle scelte”. Piras ha chiesto spiegazioni sul costo del piano e criticato la mancanza di un’idea guida: “Un piano si fa per rendere il centro storico non solamente esteticamente più valido, ma anche più vivibile, più salubre e non vedo niente di tutto questo. Mi sarei aspettato qualcosa relativa all’amianto, incentivi per richiamare all’interno del centro storico i commercianti, premialità per i piccoli proprietari, un’analisi più approfondita sui cortili interni caratteristici della città, un percorso di carattere culturale legato alla della Sartiglia”.

Per Tonino Falconi (Oristano Bene comune) l’obiettivo politico di ripopolare il centro storico e renderlo fruibile in chiave moderna è apprezzabile: “Per questo Piano è stato fatto un grande lavoro, abbastanza attento non privo però di criticità anche importantissime. Le volumetrie aggiuntive da addossare agli edifici esistenti e gli indirizzi per le aree del arcivescovado, del parcheggio dei palazzi Saia, l’area ARST, mi lasciano davvero molto, troppo perplesso”.

Salvatore Ledda (Idee rinnovabili) ha contestato l’impostazione del Piano: “Occorreva un’attenzione molto più dettagliata alle relazioni, alle persone, più che ai prospetti degli edifici. L’attenzione non può essere rivolta solo verso le mura ma anche verso le persone.

L’impressione iniziale che si ha di questo piano è che si sia creato un kit utile ai tecnici. Credo che il lavoro fatto sia un lavoro ottimo, essenziale, raccoglie quello che è lo spirito di un tentativo di porre rimedio all’assenza di regole, a buchi nei regolamenti. Ma noi non siamo qui per dire sì o no ai kit per i professionisti, siamo qui per elevare questa condizione di essere umani che viene qua e vuole fare politica. Non bastano le regole, vogliamo portare relazioni, qualcosa di più di un piano, strategie, attenzioni, sensibilità, passioni. Qualcosa in più rispetto a un kit per il professionista”.

Per Massimiliano Sanna (API-FLI) se l’obiettivo del piano è di ripopolare il centro storico, rivitalizzandolo e recuperando il patrimonio edilizio esistente, si doveva fare un lavoro più semplice: “Quanta normativa, quante disposizioni! Io credo che un cittadino davanti a tutta questa normativa sia assolutamente scoraggiato. Un altro problema rilevante è quello dei parcheggi, sono proibiti quelli interrati per problemi di configurazione idrogeologica e tecnica, ma il problema esiste ed scoraggiante l’idea di realizzare poli di interscambio permettendo la pedonalizzazione del centro”.

Giuseppe Puddu (UDC): “Complimenti ai tecnici che hanno redatto il Piano, ma pare chiaro anche ai meno avvezzi della materia che il piano proposto sia privo di un’anima e di quegli indirizzi strategici che dovrebbero esaltare la capacità politica dell’amministrare e che confermano che l’Amministrazione Tendas non ha alcuna visione strategica di una nuova politica della città e del territorio. Ancora una volta non si prevede alcuna azione positiva e incisiva per una città che dovrebbe vivere di turismo e che nel turismo avrebbe dovuto avere la sua vocazione principale”.

Andrea Lutzu (PDL) ha lamentato la mancanza di un indirizzo politico e di coraggio: “Non si può parlare del piano particolareggiato e non parlare dell’anima di questo piano: quali sono le scelte politiche in merito alla tassazione, in merito alla viabilità, in merito all’università, sulle botteghe artigiane, sulle opere pubbliche? I professionisti hanno fatto un buon lavoro, la politica è mancata”.

Per Stefano Mureddu (Insieme): “Il piano particolareggiato del centro storico che oggi è stato portato all’attenzione dell’assemblea per l’approvazione è un piano che ha una forte anima politica. È un piano condiviso grandemente con tutti, con i cittadini, con gli ordini professionali, con diversi enti, nella commissione e in Consiglio comunale. Abbiamo avuto tutti la possibilità e l’opportunità e il tempo per dare il nostro contributo”.

Per Roberto Pisanu (UDC) “il piano particolareggiato del centro storico così come è stato strutturato è bellissimo. C’è uno solo piccolo difetto: io credo sia una grande utopia. Le ristrutturazioni comporterebbero spese maggiori a quelle di qualsiasi altra casa in altre zone della città. Quindi è essenziale sapere da subito se ci sono sgravi fiscali. Ed p un’utopia anche la ristrutturazione del carcere di Piazza Mannu di cui non si conoscono i costi. Senza parlare della piazza che da anni è in dissesto totale”.

Per Mauro Solinas (Fortza Paris) il Piano non esalta alcune importanti caratteristiche come i resti della cinta muraria medievale: “Che agevolazioni diamo a chi possiede immobili che contengono tratti della cinta muraria per valorizzare queste testimonianza storiche? E inoltre come si colloca il mercato civico all’interno del piano particolareggiato? Non riesco a cogliere indirizzi politici all’interno del documento”.

Giampaolo Lilliu (Per Oristano) ha esortato la Giunta ad accelerare sulla chiusura del centro storico alle auto: “Ovunque la chiusura consente ai centri storici di valorizzarsi, qui, solo qui, si ha il timore che possano danneggiare le attività commerciali. Facciamo scelte coraggiose, anche sul fronte della salute dei cittadini”.

Roberto Martani (PD): “Il centro storico che nascerà dalla visione prodotta di questo piano nasce da un percorso effettuato proprio per definirne gli obiettivi e le strategie. È stato un processo di coinvolgimento attivo, esempio di quelle relazioni sociali citate e che si sono create già nella fase genetica di questo processo, di questo piano particolareggiato. C’è stato un anno di tempo per lavorarci, per elaborare, per sentire le persone coinvolte. Gli obiettivi sono chiari: rivitalizzare e ripopolare il centro facilitando le operazioni di recupero del patrimonio edilizio attraverso le risorse storiche identitarie del passato, la promozione della sostenibilità ambientale, la qualità degli interventi, la conservazione del costruito storico nella sua globalità, la tutela e salvaguardia dei rapporti spaziali e architettonici tra gli spazi. Questi sono gli aspetti fondamentali. Le agevolazioni e gli incentivi saranno oggetto di delibere separate, compatibilmente con il bilancio, ma le stesse norme nazionali e regionali prevedono detrazioni fiscali, contributi, mutui agevolati. Avevamo bisogno di regole e questo piano particolareggiato sicuramente ci dà delle regole”.

Per Giuliano Uras (UDC) “il piano proposto migliora lo stato attuale delle cose, superando un piano vecchio e datato anche nel momento stesso in cui fu adottato, disciplina aspetti che il vecchio piano particolareggiato non curava e non disciplinava, marca un passo in avanti nell’urbanistica della città ma non è il migliore piano che si potesse fare. È carente in alcuni punti e in alcuni punti lo è in maniera vistosissima. Sulle aree speciali, individuate dal piano, si concentrano gran parte degli emendamenti e lì si vedrà la reale volontà di migliorarlo con un percorso condiviso in aula. Vorrei votare a favore del piano ma vorrei avere la possibilità di interagire per migliorarlo, correggendo alcune cose”.

Per il Sindaco Guido Tendas “tutto il Consiglio dovrà essere orgoglioso di aver contribuito ad aver dato a Oristano la possibilità di riportare dentro il centro storico tante persone che se ne sono andate. Io credo che sia fondamentale che questo piano, fra qualche mese, possa contare su risorse da impiegare per incentivare i privati a investire sul centro storico”.

Tendas ha anche accolto la provocazione sul kit per i tecnici: “È il complimento maggiore che si potesse fare al piano. Era proprio la nostra intenzione mettere a disposizione dei cittadini gli attrezzi per vivere meglio. Noi oggi stiamo dando agli ordini professionali e alle imprese una cassetta degli attrezzi per dire: è possibile vivere meglio nel centro storico”.

Sulla chiusura al traffico il Sindaco ha ribadito la sua idea: “Il centro storico è fatto per camminarci a piedi o per andare in bicicletta, non sicuramente per le macchine. Le macchine saranno esclusivamente quelle dei residenti”.

L’Assessore Uras ha chiuso il dibattito rispondendo ad alcune delle domande poste dai consiglieri: “Sulle agevolazioni confermiamo che ci saranno, saranno verificate da un punto di vista economico e saranno oggetto di una delibera separata. Sulla ZTL posso dire che con la programmazione del piano contiamo di mandare a regime il parcheggio dei palazzi Saia che adesso è vuoto e quello di via Verdi è sottoutilizzato, di dare corso al parcheggio dell’ARST e a quello del mercato. Già da questi elementi poniamo le basi per i parcheggi a contorno del centro storico”.

Venerdì, 31 luglio 2015

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