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Storie di pregiudizi nella rassegna cinematografica a Ghilarza

Organizzata dalla Casa Museo "Antonio Gramsci" svilupperà il concetto di subalternità del pensatore

locandina rassegna cinematografica Casa Gramsci

Storie di pregiudizi nella rassegna cinematografica a Ghilarza
Organizzata dalla Casa Museo “Antonio Gramsci” svilupperà il concetto di subalternità del pensatore

Il concetto di subalternità gramsciano sarà al centro della rassegna di film-documentari proposta quest’anno dalla Casa Museo “Antonio Gramsci” ogni mercoledì, per tutto il mese di luglio. Sviluppato da Antonio Gramsci nel Quaderno 25, il concetto si riferisce a coloro che si trovano ai margini della storia e che spesso non ne fanno parte. Gramsci si riferiva non solo al proletariato, ma a tutte quelle fasce della popolazione che venivano poste al di fuori o ai margini della narrazione storica, in ogni modo ed in ogni momento, subendo la dominazione dei gruppi sociali egemoni.
“Nello scegliere le proposte per i documentari di quest’anno”, spiegano gli organizzatori, “abbiamo voluto far riferimento a delle narrazioni di subalternità moderna; a documentari che mostrino, nell’insieme, le storie di fasce minoritarie della società italiana. Le storie presentate nei documentari hanno lo scopo di riscrivere e rispiegare la storia di gruppi sociali che non hanno il potere e lo spazio di raccontare la propria storia: questi racconti vogliono spezzare il pregiudizio e sottrarsi al punto di vista egemone, che attraverso visioni distorte fornisce dei preconcetti per scaricare le proprie responsabilità su chi è diverso, subalterno e minoritario nella cultura di massa”.
I documentari proposti dalla Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza affrontano diverse situazioni e diversi gradi di subalternità, dalla cultura LGBT al mondo dei CIE, dalla vita delle comunità Rom sino alle realtà carcerarie.

La locandina della rassegna - Clicca per ingrandire

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Questo il calendario delle proiezioni:
Mercoledì 8 luglio
FUORI CAMPO
Storie di Rom nell’Italia di oggi. Di Sergio Panariello (Italia 2014).
Il documentario – come la metafora cinematografica che lo intitola – si pone fuori dal campo visuale classico degli stereotipi sui rom e fuori dal campo nomadi, cercando e raccontando la vita quotidiana di donne e uomini rom in Italia: la casa, i rapporti familiari, il lavoro, la crisi, le battaglie vinte e quelle perse. Un lavoro collettivo di ricerca e documentazione il cui obiettivo è contribuire a scardinare i pregiudizi radicati nell’opinione pubblica e nelle amministrazioni e, anche, a spronare i rom a credere nelle proprie forze e nella possibilità di un cambiamento. Con l’intento di rovesciare il registro del dibattito attuale.
Da Cosenza a Bolzano, passando per Firenze e Rovigo, la telecamera del regista Sergio Panariello segue le vite dei protagonisti (Sead Dobreva, Kjanija Asan, Leonardo Landi, Luigi Bevilacqua) svelandone a poco a poco la loro quotidianità.

Mercoledì 15 luglio
UNA NOBILE RIVOLUZIONE
Storia della prima transessuale eletta a una carica pubblica e della sua vulcanica attività politica. Il film di Simone Cangelosi è stato presentato al 32° Torino Film Festival, nel 2014.
Marcella di Folco è stata la prima transessuale al mondo eletta a una carica pubblica. Era il 1995, il suo ingresso al consiglio comunale di Bologna fu una tappa, non l’ultima, di una vita di battaglie. Prima nel privato, poi il privato è diventato politico, pubblico. Una nobile rivoluzione è il titolo del film documentario che racconta la vita della leader del MIT, Movimento Identità Transessuale, una delle figure più significative della lotta per i diritti civili in Italia negli ultimi quarant’anni.

Mercoledì 22 luglio
EU 013 L’ULTIMA FRONTIERA
Il primo documentario girato all’interno dei Centri di identificazione e di espulsione italiani. Di Raffaella Cosentino e Alessio Genovese selezionato per la 54esima edizione (2013) del Festival dei Popoli.
Un documento straordinario perché mostra per la prima volta la vita quotidiana dentro le celle e negli spazi comuni di queste “prigioni-non prigioni” circondate da altissime inferriate, dove ogni anno circa 8.000 persone restano detenute fino a 18 mesi senza essere sottoposte ad alcun processo e senza aver commesso alcun reato penale, in un clima surreale, straniante e spesso violento.
E’ stato girato tra febbraio e marzo all’interno dei CIE di Ponte Galeria (Roma), Bari, Milo (Trapani), al porto di Ancona e per la prima volta nell’area di sosta dell’aeroporto internazionale di Fiumicino, dove vengono fatti attendere gli stranieri in attesa del respingimento. Le riprese si sono concluse a ottobre. Sessanta minuti di immagini inedite che mostrano i retroscena del controllo delle frontiere italiane e la vita quotidiana nei CIE Protagonisti sono gli agenti della Polizia di Frontiera e i migranti irregolari. Grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Interno, le telecamere sono riuscite a entrare dove nessuno era arrivato prima.

Mercoledì 29 luglio
ANCHE SE NON SONO GIGLI
Di Gianluca Nieddu (2013), prodotto dal centro servizi culturali di Macomer, casa circondariale Macomer, Piccola bottega del racconto (Narafilm).
Racconto della speranza disillusa in ciò che accadrà, una volta fuori dal carcere. Da una parte l’anelito ad una vita normale; dall’altra il timore, come dice Tore, uno dei detenuti, “di non sapersi relazionare civilmente”. Il film è il risultato del laboratorio cinematografico organizzato dal Centro Servizi Culturali di Macomer insieme ai detenuti del Carcere di Macomer.

Mercoledì 1° luglio Fuori Programma LOST CITIZENS
Di Sebastiana e Carla Etzo (2014)
Un documentario sulla crisi del Sulcis Iglesiente, con sullo sfondo il tema del conflitto intergenerazionale per il lavoro e le prospettive di una lotta proletaria sempre più frammentaria e disarmata.
Il film è stato prodotto tramite una campagna di crowdfunding.

Martedì, 30 giugno 2015

 

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