Sfratto di Arborea, la protesta continua: stamattina sit-in a Cagliari - LinkOristano

Sfratto di Arborea, la protesta continua: stamattina sit-in a Cagliari

La famiglia Spanu è stata sistemata in due bungalow all'Ala Birdi. Il sindaco e l'assessore: "Non li lasceremo soli"

Gli Spanu - Foto di Nicola Pinna

Un Sit-in di protesta contro gli sgomberi, è stato organizzato dal movimento del “Presidio di piazzale Trento” davanti al Palazzo di giustizia di Cagliari. Le scale del tribunale sono state tappezzate di bandiere e cartelli per denunciare l’ingiustizia subita da chi perde la casa all’asta a causa dei debiti con le banche. La manifestazione è nata a seguito del drammatico sfratto eseguito ieri, con un imponente schieramento di forze di polizia, ad Arborea, ai danni della famiglia Spanu, che ha anche minacciato il suicidio.

“Abbiamo scelto il tribunale perché è qui che si fanno le aste ed è qui che non si fanno le indagini sui tassi usurai applicati dalle banche”, ha spiegato Giacomo Dessi, uno dei portavoce del movimento, mentre gli altri manifestanti attiravano l’attenzione dei passanti sbattendo posate di legno contro padelle e tegami.

Giovanni Spanu e la moglie - Foto di Nicola Pinna

Giovanni Spanu e la moglie – Foto da twitter.com/nicola_pinna

Intanto i componenti della famiglia dell’ex agricoltore Giovanni Spanu ieri sono stati sistemati in due bungalow del complesso alberghiero Ala Birdi.

“Non li lasceremo soli”, hanno assicurato il sindaco del paese Pier Francesco Garau e il suo vice e assessore agli affari sociali Lalla Spiga.

Il Comune anche nei giorni scorsi si era adoperato per trovare una soluzione alla vicenda che durava ormai da oltre due anni. L’acquirente della casa e dell’azienda, Pino Mossa, imprenditore di Elmas, impegnato nel settore vivaistico, secondo quanto riferito dagli amministratori,  si era detto pronto a rivendere tutto allo steso prezzo d’acquisto. Purtroppo, però, si sono rivelati vani i tentativi di trovare un istituto che facesse credito alla famiglia di Giovanni Spanu.

Ieri quindi è scattato il blitz. Più di 50 tra carabinieri e poliziotti in tenuta antisommossa sono arrivati ad Arborea e intorno alle 11 è avvenuta l’irruzione nella casa. Giovanni Spanu si è asserragliato con alcuni familiari nel sottotetto minacciando di uccidersi. Solo dopo un’ora di discussioni è uscito. La resa che ha chiuso una lunga e triste battaglia.

Venerdì, 23 gennaio 2015

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