Ritardi su una variazione al bilancio, minoranza contro il sindaco a Suni - LinkOristano

Ritardi su una variazione al bilancio, minoranza contro il sindaco a Suni

Nessuna risposta su interrogazioni e interpellanze: lettera anche al prefetto

Suni Comune

Ritardi su una variazione al bilancio, minoranza contro il sindaco a Suni
Nessuna risposta su interrogazioni e interpellanze: lettera anche al prefetto

Il municipio di Suni

Aria tesa in Consiglio comunale a Suni. A scatenare l’ira dell’opposizione è stata la mancata risposta da parte del sindaco Massimo Falchi a un’interrogazione e a un’interpellanza presentate nei mesi scorsi dalla minoranza: la prima risale al 9 marzo, la seconda al 12 aprile. Nel corso dell’ultima seduta che si è tenuta lunedì Pier Tonio Pinna, Antonio Erre, Maria Caterina Obinu e Emanuele Ruggiu hanno ricordato a Falchi che, secondo quanto previsto dal Testo unico degli enti locali, i consiglieri comunali hanno diritto di presentare interrogazioni, mozioni e interpellanze e il sindaco ha l’obbligo di rispondere entro 30 giorni.

I quattro consiglieri di minoranza hanno annunciato di aver inviato al sindaco una lettera di sollecito. La lettera è stata inviata per conoscenza anche al prefetto di Nuoro Luca Rotondi.

Gli esponenti dell’opposizione, al momento delle dichiarazioni di voto relative a una ratifica di variazione al bilancio, hanno puntato il dito contro il sindaco. “Noi consiglieri di minoranza”, hanno dichiarato in aula, “a nome di tutto il gruppo che rappresentiamo, vogliamo prima di tutto evidenziare la gravità della situazione che ci troviamo oggi a subire in questo consiglio. La mancata ratifica di una variazione presuppone una evidente e colpevole, per il sindaco e la Giunta comunale, trascuratezza nella gestione del comune e nell’esercizio delle funzioni del mandato amministrativo”.

“A rafforzare ancor di più i connotati di gravità della condotta del sindaco”, hanno proseguito, “è una delle considerazioni preliminari all’atto in discussione, che vi citiamo testualmente: ‘la variazione al bilancio (…) non è stata sottoposta alla prescritta ratifica entro i termini stabiliti dalla citata normativa, in quanto si è ritenuto economicamente non conveniente la convocazione del Consiglio comunale per procedere unicamente alla ratifica della sola delibera in argomento’. Una dichiarazione che dimostra quanto i principi della democrazia siano lontani dall’atteggiamento dell’organo esecutivo di questo comune, considerati anche i circa tre mesi trascorsi dall’ultimo consiglio comunale. Parlare di “convenienza economica” a proposito del luogo dove avviene il confronto democratico in un Comune appare quantomeno fuori luogo e realmente sconveniente”.

Pier Tonio Pinna, Antonio Erre, Maria Caterina Obinu e Emanuele Ruggiu hanno poi ricordato la mancata risposta all’interrogazione sulla situazione dei presidi scolastici, presentata lo scorso 9 marzo, e all’interpellanza sulla situazione di degrado dei luoghi pubblici del paese, presentata il 12 aprile.

“Due argomenti di fondamentale importanza per la comunità tutta”, hanno precisato gli esponenti dell’opposizione, “ma entrambe le istanze sono rimaste senza riscontro e non sono state calendarizzate per la discussione in Consiglio. Quando si afferma nelle considerazioni all’atto in discussione che non vi erano altri punti da porre in discussione, si afferma, quindi palesemente il falso”.

“E questo”, hanno concluso, “basta per far capire quanto la partecipazione democratica sia lontana dal pensiero e dall’operato di questo esecutivo, con buona pace delle opinioni della cittadinanza. Ci auguriamo che, per il futuro, e lo chiediamo per l’ennesima volta, le parole ‘partecipazione e democrazia’ diventino finalmente le linee guida di questo Consiglio, per il bene di tutti”.

Giovedì, 17 giugno 2021

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