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Maturità al via anche a Oristano. Al Classico prova orale per 92 studenti

I ragazzi hanno preparato un elaborato da presentare alla commissione: tanti i riferimenti alla cultura greca e latina

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Maturità al via anche a Oristano. Al Classico prova orale per 92 studenti
I ragazzi hanno preparato un elaborato da presentare alla commissione: tanti i riferimenti alla cultura greca e latina

Le studentesse Manuela Todde e Sara Sardo

Sono iniziati stamane gli esami di maturità per oltre mille studenti degli istituti superiori dell’Oristanese. Al Liceo classico “De Castro” i maturandi sono 92: qui i colloqui orali si chiuderanno tra poco più di due settimane, il 2 luglio. “I ragazzi arrivano a questo appuntamento con la stessa ansia e tensione di tutti gli anni”, racconta il dirigente scolastico Pino Tilocca. “Al di là della procedura semplificata”, prosegue il preside del Classico, dell’Artistico e dello Scientifico, Tecnico e Professionale di Terralba, “è un passaggio importante, perché con la maturità si chiude un ciclo, un percorso di vita e di studio importante. La scuola è preparata, già l’anno scorso l’organizzazione era simile, per noi non si tratta di una novità. Non nascondo che è stato un anno complicato, nonostante tutto non abbiamo percepito situazioni di criticità, né qui né a Bosa, dove sono presidente di commissione d’esame”.

Pino Tilocca

“È un esame serio”, ribadisce Tilocca, “gli studenti hanno preparato un elaborato complesso. È chiaro che la prova unica rende tutto più sereno e gestibile”. La maturità è un passaggio chiave non solo per i ragazzi, ma anche per i professori. “Quello che si sta concludendo in questi giorni”, commenta la professoressa di italiano, latino e greco Marianna Floris, vicepresidente della commissione d’esame delle sezioni B e D, “è stato difficile. L’esame è sempre una grande emozione, oggi forse ancora di più: siamo orgogliosi di aver raggiunto i risultati prefissati, non era semplice viste le criticità affrontate a causa della pandemia. L’esame non è una passeggiata: è una prova complessa che consente ai ragazzi di valorizzare il percorso del triennio di studio”.

Marianna Floris

“I maturanti”, conclude la docente, “hanno curato una ricerca bibliografica, affrontando  su basi critiche un argomento da loro scelto. L’elaborato ha richiesto una preparazione notevole. Ho apprezzato la loro creatività”.

Tra i primi maturandi che hanno terminato l’esame c’è Andrea Mannai, della 3ᵃ B. “Ho preparato un elaborato su tre figure di intellettuali”, esordisce, “si tratta di Socrate, Euripide e Lucrezio. Ho elencato le loro innovazioni a livello culturale e stilistico. Sono arrivato all’orale con un po’ d’ansia, ma davanti ai professori della commissione passa tutto, mi hanno messo a mio agio. A settembre farò domanda per l’Accademia di Belle Arti di Pisa”.

Andrea Mannai

Tanta emozione anche per Manuela Todde della 3ᵃ A. “Il mio elaborato”, racconta la giovane, “è focalizzato sull’emotività e la razionalità nelle passioni e nei sentimenti umani. In particolare, ho analizzato come la letteratura latina e quella greca propongono emozioni razionali e irrazionali, mettendo a confronto più autori”.

La difficoltà maggiore dell’esame per tanti studenti è la discussione di un materiale assegnato dalla commissione. “I professori”, dice Manuela Todde, “mi hanno mostrato la locandina delle Olimpiadi del 1936. L’ho ricollegata alla propaganda nazista, alla figura del velocista americano Jesse Owens, a Gramsci e ai poeti di guerra inglesi”. Adesso potrà andare al mare e mettere da parte i libri di scuola, ma a settembre riprenderà a studiare. “Sono entrata allo Ied di Roma, farò il corso di fashion design”.

Sogna di diventare un medico Sara Sardo, anche lei della 3ᵃ A. “Stamattina sono stata interrogata per prima”, racconta, “è andata bene, meglio delle aspettative. Mi prenderò qualche giorno di vacanza, ma da lunedì riprenderò a studiare biologia. A settembre proverò il test di Medicina. Mi piacerebbe specializzarmi in chirurgia fetale”.

“Stamattina ho presentano un elaborato sulla lontananza dalla patria, come condanna o nuova opportunità. Ho fatto un’analisi su come gli eroi letterari vivevano la condizione di esule e quella di profugo. La commissione”, continua Sara Sardo, “ha apprezzato il mio lavoro, perché ho collegato la prova della lontananza da casa con una mia esperienza personale: ho fatto la seconda liceo all’estero, in Perù”.

Mercoledì, 16 giugno 2021

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