Il mare del Sinis tra i più belli d'Italia. Cabras conquista le Cinque Vele - LinkOristano

Il mare del Sinis tra i più belli d’Italia. Cabras conquista le Cinque Vele

Conferma anche per Bosa nella premiazione online con Legambiente e Touring Club

Is Arutas - Foto Stefania Andolfo

Il mare del Sinis tra i più belli d’Italia. Cabras conquista le Cinque Vele
Conferma anche per Bosa nella premiazione online con Legambiente e Touring Club

Is Arutas, punta Su Bardoni – Foto Stefania Andolfo

Le coste di Cabras, con l’Area marina protetta della Penisola del Sinis – Isola di Maldiventre, hanno meritato per la prima volta quest’anno le Cinque vele di Legambiente, il riconoscimento assegnato ai comprensori con mari e laghi tra i più belli d’Italia. E la Sardegna è la regione più premiata, con l’assegnazione delle Cinque vele ad altre cinque località, tutte conferme: Bosa e la Planargia, Baunei, Domus de Maria con il litorale di Chia, la Baronia di Posada con il Parco di Tepilora, Santa Teresa di Gallura con l’Area marina protetta di Capo Testa.

Questa mattina si è tenuta in videoconferenza la cerimonia di premiazione, presieduta da Sebastiano Venneri, responsabile Turismo Legambiente, con Stefano Ciafani, presidente di Legambiente ONLUS, Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano, e Giuseppe Dodaro, della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Il Touring club ha inoltre presentato la guida “Il Mare più bello 2021”, realizzata assieme a Legambiente, nella quale il litorale di Cabras compare fra i migliori del panorama italiano.

“È motivo d’orgoglio per Legambiente Sardegna animare la classifica nazionale con un nuovo comprensorio sardo che riceve quest’anno le Cinque vele”, ha detto Marta Battaglia, direttore di Legambiente Sardegna. “È sintomo di dinamismo, capacità di innovazione e di interpretazione intelligente delle sfide che il presente pone a territori preziosi e fragili come quelli costieri, più esposti di altri ai cambiamenti climatici e dunque in prima fila nella sperimentazione di strategie efficaci. Come l’alleanza tra comunità locali e turisti che i nostri comprensori sperimentano tramite la condivisione di forme di accoglienza e fruizione autentiche e sostenibili, in un sodalizio virtuoso che fa bene al turismo e ai territori”.

“Per Cabras è un onore ricevere un premio così importante”, ha affermato con soddisfazione il sindaco Andrea Abis. “Le Cinque Vele rappresentano un vessillo da poter mostrare con orgoglio e sono un’occasione per proprorre il nostro territorio a un vasto pubblico”.

Tanta soddisfazione per le Cinque vele anche a Bosa. “Siamo in classifica già da diversi anni”, dice l’assessora Piera Addis, “e la conferma del massimo riconoscimento dice che stiamo operando nella direzione giusta, in termini di politiche ambientali. Un esempio sono le due ordinanze del 2019 che vietano sulle nostre spiagge le plastiche monouso e il fumo senza l’uso del portacenere portatile: durante le recenti giornate ecologiche, abbiamo notato una riduzione notevole di rifiuti in plastica e di cicche di sigarette abbandonate tra la sabbia”.

L’estate scorsa l’amministrazione comunale di Bosa ha installato cartelli che ricordano le norme di comportamento anti-Covid e per il rispetto dell’ambiente e ha individuato una spiaggia dedicata ai cani, alla baia di Turas, con l’uso di materiali ecosostenibili e a zero impatto ambientale. “Tra i progetti futuri”, conclude l’assessora Addis, “c’è una rete di sentieri che valorizzerà i vecchi caminos reales per collegare le baie e le nostre spiagge. Con un progetto ‘Natura 2000’ abbiamo ottenuto per questo dalla Regione un finanziamento di circa 85mila euro”.

Sono diciotto i comprensori marini e sette quelli lacustri che sono riusciti quest’anno a ottenere tutte e cinque le vele. La guida Il Mare più bello 2021 propone il racconto di 45 tra le più belle zone balneari in Italia, selezionate fra i 98 comprensori turistici valutati sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e la qualità dell’ospitalità. In particolare si considerano i dati sulla gestione dei servizi da parte delle amministrazioni locali e la qualità del territorio (presenza di aree protette marine o terrestri), integrando queste informazioni con le valutazioni espresse dai Circoli locali dell’associazione e dall’equipaggio della Goletta Verde.

Il giudizio attribuito a ciascun comprensorio va dalle Cinque vele assegnate ai migliori fino a Una vela per i territori che comunque raggiungono la sufficienza dei voti. I parametri sono divisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. La scelta degli indicatori e la loro attribuzione a differenti macroaree ha tenuto conto di requisiti chiave, definiti in ambito europeo con il contributo della rete delle Ecolabel che seguono i criteri del progetto Life “Visit”.

La guida nel complesso punta a valorizzare al meglio zone meno sfruttate e più incontaminate: con i suoi circa 7.500 km di coste, il nostro Paese riesce ancora a offrire spiagge deserte o poco affollate, paesi e borghi senza ingorghi ferragostani, luoghi e angoli incontaminati, feste e tradizioni ancora vive, cucina e ospitalità che valorizzano le produzioni tipiche. Attenzione specifica è stata anche data alle attività sostenibili ed ecologiche: numerose le segnalazioni relative a escursioni (guidate o no), percorsi per biciclette, immersioni, possibilità di noleggiare canoe, iniziative per la riduzione della plastica usa e getta, ecc. Non mancano i consigli per gite nell’entroterra.

Durante la mattinata è stato aperto un confronto sul tema dell’accessibilità e in particolare sugli stabilimenti balneari che offrono servizi avanzati per persone disabili. Grazie alla collaborazione fra Legambiente, Turisti per caso, la rivista Mondo Balneare e Village 4 All (una società specializzata nella consulenza e supporto alle strutture turistiche sul tema dell’accessibilità), sono state raccolte con l’iniziativa “Cercasi spiagge accessibili” centinaia di segnalazioni da parte di utenti e imprenditori del settore sugli stabilimenti considerati più accessibili.

Il sindaco Andrea Abis ha ricordato che presto sarà disponibile a Mare Morto una nuova struttura studiata proprio per dare un servizio agli utenti con disabilità funzionale: “Si tratta di un molo galleggiante dotato di un sollevatore a bandiera capace di posizionare su una imbarcazione anche chi è impossibilitato a farlo autonomamente. Il nostro lavoro per il miglioramento dei sevizi è sempre in atto e si vedono i risultati di questi primi tre anni di amministrazione, in cui, in tema costiero, la pietra miliare è stata la sostenibilità e la difesa del patrimonio naturalistico e ambientale”.

La Sardegna – con le sue spiagge spesso scelte dalle tartarughe marine per deporre le uova – può guardare con interesse a una nuova iniziativa che Legambiente ha presentato oggi, “Lidi amici delle tartarughe”. Sarà assegnato un vessillo a quegli stabilimenti che si impegnano ad adottare, con la firma di un disciplinare, alcune regole tartafriendly (come la pulizia manuale della spiaggia, la riduzione dell’inquinamento acustico e luminoso in ore notturne, distribuzione materiali informativi, collaborazione con centri recupero tartarughe marine). Dal prossimo anno l’iniziativa sarà estesa ai Comuni e alle località costiere, con modalità diverse, e l’edizione 2022 della Guida segnalerà anche le amministrazioni amiche delle tartarughe marine.

Mercoledì, 16 giugno 2021

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