A Bosa manca il pediatra e i genitori insorgono. Problemi anche per i bambini autistici - LinkOristano

A Bosa manca il pediatra e i genitori insorgono. Problemi anche per i bambini autistici

Gravi disagi. Interessate complessivamente 400 famiglie della Planargia

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A Bosa manca il pediatra e i genitori insorgono. Problemi anche per i bambini autistici
Gravi disagi. Interessate complessivamente 400 famiglie della Planargia

Ancora disagi a Bosa per circa 200 piccoli pazienti rimasti senza pediatra dal mese di ottobre dell’anno scorso. Da quando cioè è scaduto l’incarico provvisorio affidato alla dottoressa Maria Carla Ponti. Nonostante il suo nominativo continui  ugualmente ad apparire nel sito dell’Assl di Oristano tra quelli dei pediatri in servizio, i genitori dei suoi piccoli pazienti già sette mesi fa hanno dovuto scegliere un altro pediatra ma non tutti lo hanno trovato, considerato il già nutrito numero di pazienti in carico agli altri specialisti della zona.

Le difficoltà per i bambini di Bosa e le loro famiglie sono iniziati già alla fine del 2018, quando è andato in pensione il pediatra titolare Giovanni Obino, che aveva in carico circa 800 pazienti, dei quali 500 nella fascia d’età fino ai 6 anni. Da allora una decina di genitori, riuniti nel comitato Emergenza Pediatra Bosa, hanno attivato una pagina Facebook che conta circa 500 adesioni e hanno promosso la raccolta pubblica di 2500 firme a sostegno della richiesta della nomina di un altro pediatra titolare.

L’Ats, nel gennaio del 2019,  in sostituzione del dottor Obino,  ha nominato, invece, una pediatra con un incarico provvisorio, la dottoressa Katerina Rizzo, che dopo sette mesi ha lasciato l’incarico per ricoprirne uno a tempo indeterminato, ad Alghero. Al suo posto è stata nominata, sempre con un incarico provvisorio, la dottoressa Maria Carla Ponti. Ma anche quest’ultima pediatra ha dovuto lasciare, alla scadenza del suo incarico.

“Attualmente la pediatra con l’ambulatorio più vicino a Bosa è la dottoressa Stefania Frascaro che ha l’ambulatorio per un solo giorno alla settimana a Tresnuraghes e per gli altri  giorni a Cuglieri”, spiega Antonio Caria, padre di una bambina di 7 anni e di un bambino di 3,  portavoce del comitato dei genitori. “Ma è difficile ottenere una visita in tempi brevi. Considerata la difficoltà ad ottenere  il certificato che autorizza il rientro a scuola dopo una malattia, spesso l’assenza deve per forza protrarsi anche di altri tre giorni, fino a quando cioè la pediatra è disponibile”.

Rosa Cossu, madre di un bambino di 3 anni e anche lei portavoce del comitato,  ricorda come “in questa situazione molti genitori sono costretti a rivolgersi a un pediatra privato,  con l’onere economico che ciò comporta”.

Alla difficoltà di fruire dell’assistenza pediatrica si aggiungono quelle dei circa 200 bambini residenti nei paesi della Planargia affetti da patologie neurologiche e in particolare dei bambini autistici, come da tempo denunciano i loro genitori riuniti nella sezione di Bosa dell’Anpa, guidata dalla presidente Liliana Sanna: “Alla disponibilità del neuropsichiatra infantile per soli due giorni alla settimana si aggiunge l’impossibilità di avere tutte le altre indispensabili visite e terapie”, spiega la presidente Sanna, “psicologo, logopedista, fisiatra e psicomotricità “. Indispensabile quindi ricorrere a prestazioni private con l’esborso di diverse decine di euro per ogni visita o prestazione. Un disagio reso ancora più pesante dalla mancata corresponsione dei sussidi della legge regionale numero 20.

Sabato, 5. giugno 2021

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