Medici in affitto al Punto di soccorso di Ghilarza: in un mese 178 pazienti - LinkOristano

Medici in affitto al Punto di soccorso di Ghilarza: in un mese 178 pazienti

E a Oristano in arrivo nuovi anestesisti per rinforzo al San Martino

Ghilarza Punto di primo intervento

Medici in affitto al Punto di soccorso di Ghilarza: in un mese 178 pazienti
E a Oristano in arrivo nuovi anestesisti per rinforzo

La presidenza all’incontro di stamane

Nel primo mese di attività sono 178 le persone, poco meno di 6 al giorno, che si sono rivolte al Punto di Primo Intervento di Ghilarza, il servizio di emergenza affidato alla società veneta Mst Group che la gestisce con la formula dei medici in affitto.

Il bilancio dei primi trenta giorni di attività è stato tracciato stamattina a Ghilarza dal direttore del Presidio Unico Ospedaliero Sergio Pili, intervenuto ad un incontro promosso dal presidente della Commissione Consiliare Sanità Domenico Gallus, presenti anche i  dirigenti del Comitato civico di Ghilarza che si batte per la salvaguardia del presidio.

Pili ha spiegato che, dei 178 pazienti, 101 erano in codice verde e 50 in codice bianco, mentre, sono stati 27 i pazienti arrivati al presidio in codice giallo. Alla dimissione, 81 di loro sono quindi ritornati a casa, 24 trasferiti ad un’altro ospedale (22 dei quali al SanMartino di Oristano) , 60 sono stati inviati a una visita specialistica, 24 al medico curante. Mentre 9 pazienti hanno rifiutato il ricovero in un altro ospedale e 1 non ha risposto alla chiamata del Punto di Primo Intervento. Quasi tutti del Ghilarzese e del Barigadu i comuni di loro provenienza.

Domenico Gallus

Fra le patologie trattate con maggiore frequenza : i traumi distorsivi (25), le cardiopatie acute (19) e le ferite (13). Inoltre 12 pazienti sono arrivati con dolori articolari e 8 con fratture e lussazioni.

Il bilancio di attività del Punto di Primo intervento si conclude con una comparazione del costo annuo del servizio esternalizzato rispetto a quello che impiega medici dipendenti. Nel primo caso, secondo i calcoli del Sergio Pili, il costo previsto è di 690 mila euro a fronte di 8760 ore assicurate, per un costo orario di 78,80 euro.

Nel secondo caso il costo totale ammonterebbe a 771 mila euro, comprensivo dell’incidenza delle assenze retribuite del 25 per cento.

Soddisfatto del primo mese di attività del servizio Domenico Gallus, presidente del Distretto e della Commissione sanità del Consiglio Regionale. Nell’auspicare la fine delle contestazioni e della conflittualità  con Oristano, Gallus si è detto pronto a difendere quella che ha definito “una conquista del territorio“.

Francesco Mura

“Non molleremo l’osso“,  ha detto Gallus, che ha anche annunciato l’estensione “con le dovute personalizzazioni” al Pronto Soccorso di Oristano della formula dei medici in affitto adottata a Ghilarza. Ma Gallus ha anche precisato che il suo impegno per il Delogu prosegue per ottenere la soluzione dei problemi dei reparti Medicina, Chirurgia, Laboratorio e Radiologia.

Francesco Mura, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha precisato di vedere positivamente la collaborazione tra il privato e il pubblico nella sanità ma ha espresso preoccupazione per la centralizzazione dei servizi a Cagliari e Sassari. Mura ha rivolto anche un invito a Sergio Pili, perché scelga di seguire uno dei due ospedali che ora dirige, Oristano e San Gavino, considerato il gravoso impegno richiesto.

Francesco Mura ha anche contestato la mancanza di uniformità nella campagna di vaccinazione condotta dalla Assl di Oristano, “ancora ferma agli over 80 in diversi comuni come Nughedu, Sorradile, Neoneli e Ardauli “.

Un’osservazione condivisa anche dal sindaco di Ghilarza Stefano Licheri che ha auspicato l’avvio di hub decentrati, come quello già messo a punto a Ghilarza.

Da Licheri è arrivata anche una grave denuncia: “Un nostro concittadino contagiato dal Covid, si trova in terapia intensiva al Santissima Trinità di Cagliari – ha affermato Licheri – dopo esser stato contagiato di certo all’Hub di Oristano, dov’è stato per fare il vaccino”,  ha spiegato ancora Licheri. “Si tratta di un paziente di 65 anni che fa uso costante di respiratore e che non esce mai di casa”.

Domenico Gallus, da parte sua,  ha assicurato di vedere bene un hub in ogni comune, se possibile, ma ha anche spiegato che “in questo momento la campagna di vaccinazione risente della scarsa disponibilità di infermieri, indispensabili per poter acquisire in tempo reale i dati dei pazienti e dei loro consensi informati,  come reso obbligatorio dall’inizio del mese”.

Ospedale di Oristano. Nel corso dell’incontro di oggi è stato affrontato anche il problema della carenza di anestesisti all’ospedale di  Oristano. Sergio Pili ha annunciato l’arrivo di due specialisti da San Gavino in mobilità d’urgenza, di uno in mobilità interregionale e un altro in prestito da Bosa.

Stamane  a Ghilarza erano attesi anche il presidente della giunta regionale Christian Solinas e il commissario dell’ATS Massimo Temussi, che però non sono arrivati perchè trattenuti a Cagliari da impegni non rinunciabili.

Un momento della riunione

Giovedì, 3 giugno 2021

commenta