Il nuovo deposito di metano nel porto punta anche alle navi da crociera - LinkOristano

Il nuovo deposito di metano nel porto punta anche alle navi da crociera

Aspettative interessanti dopo l'inaugurazione avvenuta stamane

Prima nave in sardegna metano porto santa giusta oristano

Il nuovo deposito di metano nel porto punta anche alle navi da crociera
Aspettative interessanti dopo l’inaugurazione avvenuta stamane

La prima nave con gnl arrivata oggi al porto industriale di Oristano

Il nuovo deposito costiero di gnl, il cosiddetto metano liquido, inaugurato stamane nel porto industriale di Oristano, primo in Sardegna, potrà servire le utenze sarde, ma si candida anche a svolgere un importante servizio di bunkering nel pieno centro del Mar Mediterraneo, guardando alla sempre crescente flotta di navi ibride. E’ quanto rimarcato nel corso della cerimonia di inaugurazione dai responsabili della società Higas che ha realizzato e gestisce il deposito. Oltre a generare un notevole traffico in arrivo per lo scarico del gnl, il nuovo deposito, quindi può consentire di trasformare il porto in un potente attrattore per il rifornimento di navi di ultima generazione.

Dall’altra, c’è la disponibilità del gas naturale liquefatto al centro dell’isola, che sarà in grado di garantire un iniziale approvvigionamento nei bacini già presenti in Sardegna (in questo caso il gas verrebbe trasportato con appositi mezzi cisterna) e, nell’immediato futuro, potrebbe anche alimentare direttamente il metanodotto nel versante ovest della dorsale sarda.

I responsabili della società Higas hanno spiegato che in questa fase iniziale il rifornimento del deposito avverrà con cadenza mensile. Periodicità che potrebbe aumentare in dipendenza della richiesta di approvvigionamento.

Massima la sicurezza delle procedure di stoccaggio e scarico, hanno specificato i responsabili della Higas. L’impianto, infatti, è strutturato in 6 serbatoi modulari realizzati con materiali speciali, idonei a contenere il gas ad una temperatura pari a – 162 gradi, e rinforzati con doppia parete per garantire il contenimento del liquido anche in caso di eventuali perdite. Le eventuali criticità in fase di scarico dalla nave, invece, verrebbero totalmente mitigata dalla temperatura esterna che genererebbe l’immediata evaporazione e dispersione del gas, senza pertanto lasciare alcuna traccia negli ambienti circostanti.

Roberto Madella

Mercoledì, 26 maggio 2021

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