Ricoverati tre pazienti Covid, il Pronto soccorso rischia la paralisi - LinkOristano

Ricoverati tre pazienti Covid, il Pronto soccorso rischia la paralisi

Pochi posti letto negli ospedali, un'altra persona al San Martino attende in ambulanza

Oristano ospedale pronto soccorso

Ricoverati tre pazienti Covid, il Pronto soccorso rischia la paralisi
Pochi posti letto negli ospedali, un’altra persona al San Martino attende in ambulanza

Scarseggiano i posti letto negli ospedali Covid della Sardegna e così si fa sempre più concreto il rischio di una nuova chiusura del Pronto soccorso del San Martino di Oristano, dove attualmente tre dei sei posti letto dell’area dedicata all’osservazione breve sono occupati da pazienti Covid, mentre una quarta persona, sintomatica,  attende in ambulanza l’esito del tampone. Basterebbe l’arrivo di altri tre pazienti positivi al virus, o solo sospettati di esserlo, per fare scattare la chiusura del presidio ai pazienti non Covid.

Fra i pazienti ospitati nell’area isolata c’è  anche una giovane donna trattenuta in ambulanza per gran parte della giornata di ieri. Già positiva al Covid, la ragazza è arrivata nella mattinata da un paese della provincia su decisione dei medici dell’Usca, che le hanno riscontrato un’insufficienza respiratoria. A niente sono serviti i tentativi dei medici di trovare per lei e per gli altri pazienti – positivi o sintomatici e  in attesa dell’esito del tampone – una sistemazione in uno dei presidi Covid dell’isola. E così anche la donna,  per la quale sono comunque stati avviati i necessari accertamenti e terapie, è stata ricoverata in serata nel Pronto Soccorso.

Nonostante il presidio di Oristano sia considerato Covid free, a causa della mancata disponibilità di posti letto nei presidi dedicati, la centrale del 118 da qualche giorno invia a Oristano anche le ambulanze con persone con sintomi riconducibili al virus. Nè è possibile ricorrere ai posti letto del reparto Covid di Ghilarza, inadeguato per pazienti con necessità di ventilazione.

Medici e infermieri del Pronto soccorso, pur con notevole difficoltà, sono comunque impegnati a seguire sia l’area cosiddetta “sporca”,  che quella “pulita”, nella quale continua ad essere garantita la massima protezione dei pazienti dal rischio di contagio.

Nonostante l’arrivo al Pronto soccorso di due medici prestati dal reparto Medicina, le maggiori criticità dovute alle carenze di organico continuano a verificarsi ancora durante il turno notturno. Nella serata di ieri c’era solo un medico in servizio, assieme a quattro infermieri.

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Lunedì, 12 aprile 2021

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