"Per salvare il fratino, puliamo le spiagge tra settembre e febbraio" - LinkOristano

“Per salvare il fratino, puliamo le spiagge tra settembre e febbraio”

L'appello della Lipu di Oristano ai Comuni e alle associazioni ecologiche

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“Per salvare il fratino, puliamo le spiagge tra settembre e febbraio”
L’appello della Lipu di Oristano ai Comuni e alle associazioni ecologiche

I volontari della Lipu impegnati in un censimento di fratini

Il fratino, un piccolo uccello che nidifica lungo le coste dell’Oristanese, è a rischio estinzione. A mettere in pericolo questa specie di interesse comunitario sono la pulizia meccanica delle spiagge, l’abbandono dei rifiuti, la presenza di automobili e moto sulle spiagge o in ambienti dunali, ma anche i cani randagi.

Lanciare l’allarme il portavoce della Lipu Oristano, Gabriele Pinna, che spiega: basterebbe programmare la pulizia delle spiagge tra settembre e febbraio per non mettere a rischio la nidificazione del fratino. La Lega italiana protezione uccelli ha inviato una lettera ai sindaci e alle Pro loco di Arborea, Arbus, Cabras, Oristano, Santa Giusta, San Vero Milis e Terralba, al Corpo Forestale, alla Capitaneria di porto e all’Area marina protetta, ma anche al Ceas Arbus, Plastic Free, Legambiente Terralba, Italia Nostra, Wwf Oristano, Earth Gardeners, Afni Sardegna e Fai Oristano.

“Ci auguriamo che la vostra sensibilità consenta di cogliere queste necessità e tradurle in azioni concrete”, si legge nell’appello che Pinna ha lanciato agli enti locali e a tutti potenziali organizzatori di eventi legati alla pulizia delle spiagge. Alcuni enti, come l’Area marina protetta del Sinis, hanno avviato una collaborazione con la Lipu, che si è occupata, per conto dell’Amp, di fare sopralluoghi lungo la costa per individuare le aree in cui sono presenti fratini in riproduzione.

L’appello della Lipu “riguarda le iniziative di pulizia, certamente meritevoli e con importanti intenti educativi, ideate per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dei rifiuti presenti in mare e lungo i nostri litorali attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza stessa. Il territorio costiero è interessato dalla presenza di una specie protetta, il fratino (Charadrius alexandrinus), una specie che vive e si riproduce lungo i litorali e la cui popolazione in Italia risulta essere purtroppo a rischio di estinzione”.

“Il Comitato Nazionale Conservazione Fratino (CNCF) nasce nel 2013 al fine di salvaguardare questa specie in tutta la penisola italiana. Le criticità caratterizzanti il fratino sono legate soprattutto ad attività antropiche invasive, realizzate sulle spiagge, che hanno portato questa specie sull’orlo dell’estinzione. La stessa Comunità europea l’ha inserita nell’Allegato I della Direttiva Uccelli 2009/147/CE come “specie di interesse comunitario”. In Italia è, inoltre, classificata Endangered nella Lista Rossa degli uccelli nidificanti, essendo la popolazione nazionale diminuita di almeno il 50% negli ultimi 10 anni”.

“Le cause”, spiega Gabriele Pinna, “sono da individuare principalmente in pulizia meccanica e non regolamentata delle spiagge; cattiva gestione degli stabilimenti balneari; presenza di automezzi e motoveicoli sulle spiagge; abbandono di rifiuti; randagismo canino; predazione da parte di cani padronali; esigua estensione delle aree protette lungo le coste; vandalizzazione dei nidi; scarsa interazione tra enti competenti ed esperti del settore”.

“Gli eventi di pulizia delle spiagge coinvolgono generalmente tante persone”, prosegue la nota della Lipu di Oristano, “e vanno a realizzarsi in habitat delicati, in cui lo stesso calpestio rappresenta una criticità, soprattutto durante i mesi primaverili che coincidono con il periodo di nidificazione del fratino (ricordiamo che il nido è un semplice avvallamento scavato nella sabbia). Ridurre l’impatto delle attività umane sugli ambienti dunali e sulle spiagge è fondamentale per la conservazione di questo piccolo limicolo come delle numerose specie animali e vegetali che caratterizzano questi ambienti delicati”.

“Purtroppo”, evidenzia Pinna, “al fenomeno sono interessate anche le aree degli stagni temporanei dove il transito di veicoli e persone può danneggiare i nidi. Le iniziative di pulizia delle spiagge andrebbero effettuate in periodi compresi tra settembre e febbraio in quanto lontani dal periodo di nidificazione del fratino”.

“Proteggere il fratino, che tra l’altro rientra tra i parametri per l’assegnazione della bandiera blu”, scrive ancora il portavoce della Lipu Oristano, “significa anche valorizzare un turismo diverso, che aggiunga all’aspetto ludico e alla giusta ricreazione maggiore attenzione verso gli habitat e le specie che li caratterizzano, in particolare quelle minacciate. In un mondo sempre più distratto, questo sarebbe un importante elemento distintivo, un titolo di merito, una grande virtù, un segno di responsabilità istituzionale e civica di cui essere fieri”.

Un esemplare di fratino – Foto Roberto Sauli – lipu.it

Giovedì, 8 aprile 2021

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