Vaccini con i medici di famiglia, ma non per i disabili gravi allettati? - LinkOristano
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Vaccini con i medici di famiglia, ma non per i disabili gravi allettati?

Espa (ABC): "Incredibile, lasciano allo sbando i cittadini sardi più fragili"

Vaccino coronavirus

Vaccini con i medici di famiglia, ma non per i disabili gravi allettati?
Espa (ABC): “Incredibile, lasciano allo sbando i cittadini sardi più fragili”

Le associazioni dei disabili avevano accolto “con molto ottimismo” l’accordo raggiunto finalmente dalla Regione con i medici di famiglia sulle vaccinazioni anti Covid-19. Ma oggi per loro è arrivata una doccia fredda. “Leggiamo sulla stampa che i medici di famiglia, dopo aver firmato un accordo oneroso per la collettività con la Regione Sardegna, dichiarano di non ottemperare all’accordo stesso non effettuando i vaccini domiciliari, per questioni logistiche”, dice Marco Espa presidente dell’ABC, l’Associazione Bambini Cerebrolesi Italia.

“Noi non ci crediamo. Non crediamo che nessuna autorità regionale, assessorato od Ats, possa aver mai autorizzato un obbrobrio del genere. Come farebbe un’autorità regionale, dopo aver chiuso un accordo oneroso, a fare eccezioni?”

“Se c’è una categoria di persone fragili che hanno necessità urgente di avere il vaccino, in linea con quanto dichiarato dal presidente Draghi, ma anche dall’assessore Nieddu più volte, sono le persone con disabilità grave, per di più allettate, che non possono muoversi da casa”, prosegue Espa. “Se i medici di famiglia, per questioni legate alla catena del freddo dei vaccini o altre questioni operative, ritenevano di non riuscire a fare i vaccini a domicilio, avrebbero dovuto pensarci prima: non possono lasciare la Regione, ovvero i cittadini con più gravità, allo sbando, senza alcuna certezza vaccinale, loro diritto”.

In Sardegna le persone con disabilità grave di cui alla legge 162/98 sono circa 44.000, dei quali circa cinquemila allettati: tutti soggetti già presenti in elenchi nominativi, perchè destinatari di piani personalizzati: “Se consideriamo anche circa due caregiver (non tutti hanno due familiari), anche loro dentro la priorità del decreto, servono circa 100 mila vaccini”, conclude Espa.

Venerdì 26 marzo 2021

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