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“Cari sindaci, dove sono finite le scelte forti in difesa della sanità?”

Il Comitato per il diritto alla salute nell'Oristanese in una lettera ricorda gli impegni presi un mese fa

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“Cari sindaci, dove sono finite le scelte forti in difesa della sanità?”
Il Comitato per il diritto alla salute nell’Oristanese in una lettera ricorda gli impegni presi un mese fa

Il Comitato per il diritto alla salute ha scritto una lettera aperta ai sindaci dell’Oristanese, per ricordare loro gli impegni presi in difesa della sanità pubblica in provincia. Ecco il testo.

Cari sindaci della Provincia di Oristano,

è trascorso oltre un mese da quando, durante una riunione del Distretto sanitario di Oristano, i
cittadini, le associazioni e gli operatori della stampa presenti ebbero la sensazione che finalmente
qualcosa si stesse muovendo, nella battaglia per la sanità oristanese.

La riunione, presieduta dal sindaco di Oristano Andrea Lutzu, nella veste di presidente del Distretto, e fissata per incontrare il commissario Ares Massimo Temussi e il commissario Assl Antonio Cossu, si accese presto. Tutti i sindaci presenti rappresentarono, pur con diversi toni, il disagio delle loro popolazioni, che vivono in questo momento di pandemia la mancanza di una adeguata assistenza sanitaria.

Alla pochezza delle risposte da parte del commissario Massimo Temussi, che per l’ennesima volta chiese un elenco di priorità per la sanità in provincia, i sindaci insorsero uniti: “È il momento di agire in maniera forte”, “Dobbiamo metterli con le spalle al muro”, “Minacciamo le dimissioni”, “Riconsegnamo le fasce nelle mani del Prefetto”.

Un’iniziativa, quest’ultima, suggerita già cinque mesi prima dal nostro Comitato, durante la manifestazione unitaria del novembre dell’anno scorso.

La riunione del Distretto di Oristano si concluse con la decisione di aggiornare l’incontro per perfezionare le iniziative da assumere per la difesa dei servizi sanitari della provincia, con lo scopo di ottenere impegni concreti dalla Regione e dall’ATS.

Ora, è trascorso già più di un mese e non abbiamo notizia di alcuna iniziativa decisa, tra quelle ipotizzate. È vero, siete impegnati a organizzare la campagna vaccinale, a scegliere il nuovo  presidente del Distretto, ma davvero non avete un attimo di tempo da dedicare alla difesa dei servizi sanitari della provincia, ormai allo stremo?

Iniziando dall’ospedale San Martino, sempre più vicino al pericolo di una paralisi. Con una situazione in costante peggioramento per la perdita di personale, e con quel poco che rimane sempre più demotivato. A titolo esemplificativo, ricordiamo che è sempre più concreto il rischio che gli anestesisti appena si libereranno dei posti vadano via, nel pubblico o nel privato, come pure i medici del Pronto Soccorso.

I pazienti traumatizzati, a causa della mancanza di anestesisti, oggi sono dieci in attesa di intervento, soli, vecchi, doloranti e magari con un arto in trazione. Potrebbero essere i nostri genitori.

Il personale del nosocomio è allo stremo, da mesi sopperisce con turni massacranti alle gravi
carenze di organico.

E se, Dio non voglia, dovessero aumentare i casi di Covid, la situazione diventerebbe davvero
drammatica.

Cari sindaci, il nostro Comitato, nato per la difesa del diritto alla salute nella nostra Provincia, e
quindi per dare una scossa all’apatia generalizzata delle istituzioni su questo tema e della
popolazione, che pure non conosce appieno la gravità della situazione, è al vostro fianco. Purché
però siate in grado di dare il segnale forte e unitario. La sanità oristanese non merita questa fine.”

Il Comitato per il diritto alla salute della Provincia di Oristano

Mercoledì, 24 marzo 2021

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