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Vaccini in Sardegna, avanti piano tra silenzi e improvvisazione

Il PD in Consiglio regionale ricorda fra le priorità le strutture residenziali per minori

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Vaccini in Sardegna, avanti piano tra silenzi e improvvisazione
Il PD in Consiglio regionale ricorda fra le priorità le strutture residenziali per minori

Il gruppo PD in Consiglio regionale ha presentato sulla questione vaccini 102 interrogazioni, 11 mozioni e 6 interpellanze, alle quali vanno aggiunte tutte quelle delle altre opposizioni. Ma l’assessore Nieddu non risponde, si va avanti con “un atteggiamento di indifferenza alle richieste di informazioni dei consiglieri e dei cittadini”.

Per questo – in un comunicato stampa – i consiglieri Dem hanno ricordato all’assessore tre questioni fra le più urgenti:

1) “Non si è ancora compreso il criterio, del tutto differente da ASSL a ASSL, con il quale siano assegnate e riconosciute le priorità, ad esempio, dei soggetti fragili e delle categorie professionali, che pure sono ben individuate nel Piano vaccinazioni nazionale e proprio recentemente aggiornato”.

2) “Non si conosce se gli operatori delle strutture residenziali per minori siano stati ricompresi, come da Piano nazionale, oppure qui si usino altri criteri. Eppure si tratta di operatori che non possono andare in DAD o in smart working, quindi? Cosa si deve aspettare? La fortuna di vivere in un’isola, che naturalmente rallenta la diffusione dei contagi non implica scuse né, tantomeno, giustifica la cattiva organizzazione”.

3) “Si sono vaccinati gli amministrativi dell’Ats, quelli dell’Università, ogni giorno si denunciano i disservizi del piano vaccinale per gli anziani, ancora niente si sa per i dializzati, i pazienti oncologici, i cardiopatici e e per le categorie fragili, per gli operatori delle strutture residenziali per minori e per anziani”.

La nota del PD ricorda che “al 15 di marzo, a tre mesi dall’inizio della campagna, la vaccinazione anti covid-19 in Sardegna è ferma al 62,1%, contro una media nazionale dell’83,8%; a disposizione 220.750 dosi, somministrate 137.003. Già questo ci dice che le cose non vanno, non funzionano”.

“Ci pare, dalle continue sollecitazioni che giungono, che si continui ad andare avanti alla cieca”, scrivono i consiglieri di minoranza, “senza dare risposte. Quando è partita la campagna di vaccinazione ci siamo distinti immediatamente per aver vaccinato poco e male. Nulla e neppure poco cambia. Ultimi eravamo e ultimi siamo, ancora. Altro che tutto sotto controllo, tutto in ordine. Siate seri”.

Martedì 16 marzo 2021

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