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Un anno fa il primo caso di covid-19. Un anno dopo la variante inglese

Dodici mesi dall'inizio della pandemia a Oristano. A Cabras chiesto uno screening

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Coronovirus: un anno fa il primo caso. Un anno dopo la variante inglese
Dodici mesi dall’inizio della pandemia a Oristano. A Cabras chiesto uno screening

Un anno fa il primo caso di covid-19 in provincia di Oristano. Era il 7 marzo. A Oristano il contagio da coronavirus di un uomo. Guarì dopo alcune settimane e oggi ha ripreso la sua vita.

Dodici mesi dopo, la pandemia non dà tregua. Ogni giorno il bollettino dei contagi e, purtroppo, quello dei decessi, tristemente riassorbiti nella routine delle statistiche. Si prosegue tra mille difficoltà nella campagna di vaccinazione e a Cabras in settimana è stato accertato il primo caso di variante inglese del virus nella provincia di Oristano.

Un nuovo segnale d’allarme che stamane ha portato i consiglieri del comune lagunare, Gianni Meli, Sara Meli, Antonello Fara e Federica Pinna, del gruppo consigliare Sviluppo Collettivo; il consigliere Antonello Manca del gruppo Cabras Domani, Maria Carla Sanna del gruppo Insieme per Cabras, Alessandra Lochi del gruppo Cabras Popolare Progressista, a chiedere che sindaco e assessore si attivino immediatamente per “avviare una campagna di screening gratuito e volontario, privilegiando gli alunni, il personale docente e non docente dell’Istituto Comprensivo di Cabras, oltre che tutti i cittadini residenti, di età superiore ai settanta anni”.

“A onore del vero e senza volere scadere in sterili polemiche”, scrivono i consiglieri, “appare, tuttavia, opportuno, in questa sede, ricordare che, la medesima richiesta che, oggi, si porta all’attenzione dell’amministrazione, venne effettuata, a mezzo pec inviata al Sindaco e all’Assessore con delega alle Politiche Sanitarie, in data 4 dicembre 2020, dalla consigliera Alessandra Lochi, senza che, alla stessa, fosse mai fornito qualsivoglia riscontro”.

Ai consiglieri ha risposto il sindaco Andrea Abis dicendo di voler “evitare inutili allarmismi”.

“Ho approfondito personalmente il caso e posso dire con certezza che si tratta di un episodio singolo di importazione dalla penisola e che non ha avuto alcun contatto con altre persone di Cabras se non con i familiari stretti conviventi, tutti isolati e monitorati con i tamponi”, ha dichiarato il sindaco Abis. “La variante, per quello che si legge, è presente in Sardegna già da qualche tempo e occorre la massima attenzione tra la popolazione. Credo tuttavia che proporre interventi come uno screening di massa organizzato da noi per i soli cabraresi che volontariamente si presentassero, non sia in questo momento una risposta efficace ma rappresenti solo un enorme quanto inutile sforzo organizzativo e finanziario”.

Secondo il sidaco Abis in questo momento “è fondamentale correre con le vaccinazioni, dare risposte concrete alle criticità dell’ospedale di Oristano e alle carenze dei medici di base nella provincia”.

Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessora alle politiche sanitarie, Laura Celletti: “Come ho affermato in consiglio comunale, sono a disposizione delle opposizioni per qualsiasi chiarimento. Attualmente la situazione sanitaria vede numeri molto bassi ma è costantemente monitorata. Nei prossimi giorni sarà fondamentale concentrare le forze e dare il massimo supporto alla campagna di vaccinazione per gli over 80 e, quando la Regione ce lo comunicherà, per lo screening Sardi e sicuri”.

Domenica, 7 marzo 2021

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