Il miele di corbezzolo di Simaxis è il migliore, per il Gambero Rosso - LinkOristano
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Il miele di corbezzolo di Simaxis è il migliore, per il Gambero Rosso

Primo posto in classifica con i voti delle assaggiatrici

Daniele Cossu e il suo miele Arbarèè di Simaxis

Il miele di corbezzolo di Simaxis è il migliore, per il Gambero Rosso
Primo posto in classifica con i voti delle assaggiatrici

Daniele Cossu al lavoro con le sue api – Foto pagina Facebook Arbarèe Azienda Agricola

Il miele di corbezzolo Arbarèe di Simaxis ha conquistato il primo posto nella classifica del Gambero Rosso: è uno tra i migliori prodotti presenti in commercio, secondo i voti assegnati dalle assaggiatrici iscritte all’Albo nazionale degli Esperti in analisi sensoriale del miele.

Il Gambero Rosso quest’anno a causa dell’emergenza sanitaria ha dovuto organizzare da remoto il blind test sul miele di corbezzolo: le assaggiatrici hanno ricevuto i prodotti dentro bicchierini chiusi numerati. I campioni provenivano dall’annata 2019 e – tranne un miele toscano – arrivavano tutti dalla Sardegna.

Primo quindi tra undici prodotti in gara, il miele di corbezzolo “Arbarèe” è prodotto dall’azienda agricola a conduzione familiare di Daniele Cossu, in località San Giuliano, che pratica l’apicoltura con la tecnica del nomadismo. Ben 600 alveari che vengono spostati per inseguire le fioriture, e danno i classici mieli sardi, in vendita in azienda ma anche nei mercati locali e nelle piccole botteghe gourmet italiane.

L’unicità che ha decretato il primo posto di questo miele di corbezzolo nella classifica del Gambero Rosso è forse la zona di bottinaggio delle api, ovvero l’altopiano di Barigadu, nella Sardegna centrale. A questo si aggiunge poi anche la capacità di raccoglierlo nel modo giusto e di presentarlo bene.

Caratteristiche principali del miele di corbezzolo Arbarèe sono la sua texture cremosa, color ambra chiaro, con cristalli impercettibili. Al naso si incontrano tutti i descrittori tipici e quindi erbe e radici amare, foglie di edera, fondi di caffè zuccherato, foglia di tabacco umida, anche note di affumicato, tostato, cuoio e leggero caramello. In bocca l’amaro è intenso e ritornano le sensazioni dell’olfattiva, con in evidenza la sua nota affumicata.

A seguire, al secondo posto si è piazzato il miele di Efisio Murru di Villagrande Strisaili e al terzo posto quello dell’Apicoltura Dr. Pescia, di Rosignano Marittimo (Livorno). La classifica completa è sul sito del Gambero Rosso.

Il miele di corbezzolo. Tra le circa 50 tipologie di miele, quello di corbezzolo è il monoflora più di nicchia. Ideale per chi non ama i gusti troppo stucchevoli (insieme agli chef orientati alla cucina di ricerca), si distingue dagli altri mieli proprio per il suo caratteristico sapore amaro. I salutisti e gli amanti dei superfood lo scelgono inoltre per la ricchezza di sostanze antiossidanti e antibatteriche.

Il miele “Arbarèe” di Simaxis

Giovedì, 4 marzo 2021

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