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Traffico di anabolizzanti, cinque arrestati dai carabinieri del Nas

Una persona è in carcere, altre quattro ai domiciliari

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Traffico di anabolizzanti, cinque arrestati dai carabinieri del Nas
Una persona è in carcere, altre quattro ai domiciliari

Le indagini erano partite due anni fa dalla denuncia di un padre, preoccupato per la salute di un figlio che faceva bodybuilding e si gonfiava con farmaci anabolizzanti. E oggi per quell’inchiesta i carabinieri del N.A.S. di Cagliari hanno notificato un’ordinanza di applicazione di misure coercitive personali: una persona è finita in carcere e altre quattro agli arresti domiciliari.

Gli investigatori sono certi di aver smantellato un consolidato traffico a livello regionale di sostanze dopanti e anabolizzanti, anche a effetto stupefacente, destinate a bodybuilders professionisti e giovani atleti che frequentano le palestre cagliaritane.

Le indagini e l’operazione di oggi hanno coinvolto anche i militari del Comando provinciale ed il Nucleo Carabinieri cinofili.

La Procura della Repubblica, condividendo l’impianto investigativo delineato dai carabinieri, ha ritenuto sussistenti nei confronti dei 5 principali indagati – figure cardine del traffico illecito – i reati ipotizzati: “traffico clandestino di farmaci ad azione anabolizzante e stupefacente al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti”, “ricettazione” ed “esercizio abusivo della professione”. Altre 10 persone sono state denunciate a vario titolo.

Importanti riscontri dell’attività di indagine erano stati ottenuti tra maggio e novembre dello scorso anno con il sequestro di circa 1.000 compresse, 75 fiale, numerose siringhe monouso da infusione, 16 dispositivi mobili elettronici, documentazione varia, una pistola semiautomatica a salve modificata (illegalmente detenuta) insieme munizioni.

Le complesse investigazioni, condotte mediante tradizionali servizi di pedinamento e attività tecniche, hanno consentito di ricostruire il modo di operare dei trafficanti. Le sostanze dopanti, illecitamente importate dall’estero o reperite in alcune farmacie che le dispensavano senza la prevista prescrizione medica, venivano commercializzate nella provincia di Cagliari ed erano destinate ad altri venditori o ad atleti che le assumevano per migliorare le proprie prestazioni anche in vista di impegni agonistici.

Tra i denunciati c’è anche un genitore che si appropriava di un farmaco particolarmente costoso e ricercato tra i bodybuilders, togliendolo dalla terapia destinata al figlio minorenne e cedendolo per la vendita.

Mercoledì, 3 marzo 2021

 

 

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