Emergenza ospedale: “Utilizzare anche Bosa per le operazioni chirurgiche”
Proposta del Comitato diritto alla salute. Al San Martino di Oristano funzionerà solo una sala operatoria su quattro
“L’ospedale di Bosa è in grado di riprendere l’attività chirurgica. Abbandonato il programma di destinare una parte dei posti letto del nosocomio ai pazienti Covid, i 5 chirurghi e i 4 anestesisti attualmente in servizio al Mastino potrebbero essere nuovamente impegnati in interventi programmati di bassa-media intensità”.
Lo affermano in una nota Carmela Marras e Gisella Masala, portavoce del Comitato per il diritto alla salute della Provincia di Oristano: “La ripresa degli interventi chirurgici a Bosa”, spiegano Marras e Masala, “contribuirebbe così a decongestionare l’ospedale San Martino, dove, per la carenza di anestesisti, dalla prossima settimana è prevista una drastica contrazione dell’attività chirurgica, con una sola sala operatoria su quattro in funzione da giovedì a domenica”.
“L’inattività della chirurgia di Bosa comporta inoltre anche una perdita economica che sarebbe opportuno evitare”, sostengono Carmela Marras e Gisella Masala, a nome del Comitato per il diritto alla salute della Provincia di Oristano. “Quella del blocco operatorio con due sale inutilizzate, con le relative strumentazioni e farmaci destinati rispettivamente a deteriorarsi o a scadere”.
Domenica, 28 febbraio 2021
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