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Emergenza coronavirus: la Sardegna diventa zona bianca

La decisione ufficializzata del ministro della sanità Speranza. La Regione: "Ora percorso guidato e sorvegliato"

Roberto Speranza ministro salute

Emergenza coronavirus: la Sardegna è zona bianca
La decisione del ministro Speranza

La Sardegna ottiene la classificazione di zona bianca nell’ambito delle procedure di contenimento della pandemia di coronavirus. È la prima regione in Italia.

Lo ha deciso il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha firmato l’ordinanza sulla base dei dati e delle indicazioni fornite dalla Cabina di regia.

In questo momento, è in corso il tavolo di confronto tra Ministero della Salute, Iss e Regione Sardegna per definire le modalità attuative del passaggio.

Dovrebbe venire meno il coprifuoco notturno così, come altre limitazioni.

L’assessorato regionale alla Sanità, riferisce l’Agenzia Giornalistica Italia, ha condiviso l’esigenza col ministero di una sorta di ‘percorso guidato’ per frenare eccessivi entusiasmi che porterebbero a una recrudescenza dei contagi. Verrà istituito, quindi, un tavolo di monitoraggio tra Regione e Istituto superiore di sanità che valuterà le riaperture settore per settore e relativi orari. Saranno previste verifiche settimanali e conseguenti, eventuali restrizioni in base all’indice di contagio.

“Insomma”, anticipa all’AGI l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, “sarà una zona bianca guidata e sorvegliata”. L’esponente della Giunta esprime “grande soddisfazione” per un “riconoscimento alla Sardegna che – sostiene – ha gestito in maniera più che adeguata l’emergenza sanitaria”.

Solinas: non sia un liberi tutti. “Un grande risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti i cittadini sardi, ma un punto di partenza piuttosto che di arrivo”. Con soddisfazione ma anche con estrema prudenza il Presidente della Regione Christian Solinas commenta la classificazione della Sardegna come “zona bianca”, stabilita dal Governo.

“È il risultato, dice il presidente Solinas, dei tanti sacrifici fatti in questi mesi dai sardi, delle loro attenzioni e dello scrupolo posto nell’osservanza delle regole di sicurezza, della loro partecipazione allo screening di massa che sta entrando nella sua fase numericamente più rilevante”.

“Per questo, prosegue il presidente, dobbiamo considerare questo riconoscimento come un motivo in più per mantenere alta la guardia contro il virus, affinché lo sforzo non sia vanificato da atteggiamenti imprudenti”.

“La zona bianca, sostiene il presidente della Regione, non rappresenta certamente un invito al “liberi tutti”, alla mitigazione delle precauzioni e delle norme di sicurezza; deve essere anzi interpretata da tutti noi come una sprone alla massima responsabilità. Da questo risultato può scaturire una ripresa graduale di attività produttive che in questi mesi hanno sofferto danni gravissimi, fiaccando la nostra economia. Ma tutto deve essere fatto con prudenza e attenzione”.

“Confermo, afferma ancora il presidente Solinas, il mio fermo intendimento di proteggere la Sardegna con tutti gli strumenti che possano garantire severi controlli sanitari per coloro che entreranno nel nostro territorio regionale, a tutela della salute, che non impedirà ma anzi faciliterà la libera circolazione delle persone. Ho già avuto interlocuzioni con il Governo e con il Ministro Speranza al quale ho chiesto l’intesa. Confidiamo che con il nuovo Governo Draghi possa concretizzarsi una piena condivisione nei confronti di un sistema che sarà garanzia per i sardi e per i turisti, e che farà della Sardegna, conclude il residente Solinas, una terra sicura e sempre più ospitale”.

Sabato, 27 febbraio 2021

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