"Luoghi del Cuore Fai", oltre 2.500 voti alla torre di Marceddì - LinkOristano
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“Luoghi del Cuore Fai”, oltre 2.500 voti alla torre di Marceddì

In Sardegna primo posto per la stazione di Tempio con il trenino verde

Torre di Marceddi - Foto Fondazione MEDSEA

“Luoghi del Cuore Fai”, oltre 2.500 voti alla torre di Marceddì
In Sardegna primo posto per la stazione di Tempio con il trenino verde

Torre di Marceddi – Foto Fondazione MEDSEA

La torre di Marceddì ha chiuso al 167° posto nella classifica dei “Luoghi del Cuore Fai”, grazie a 2.596 voti. Era il 6 maggio 2020 quando, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, il Fondo Ambiente Italiano, dava il via alla decima edizione del censimento, promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo. L’invito rivolto agli italiani era quello di votare i luoghi a loro più cari e a cui avrebbero voluto assicurare tutela e valorizzazione.

Le preferenze raccolte fino al 15 dicembre, giorno di chiusura delle votazioni, sono state 2.353.932, il miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale).  Il censimento è stato realizzato sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.

Edificata intorno al 1480, la torre di Marceddì faceva parte del sistema difensivo del golfo di Oristano – con cinque torri collegate visivamente tra loro – realizzato durante la dominazione spagnola per proteggere la costa dalle continue invasioni saracene. Di forma tronco conica, con un diametro alla base di circa 12 metri e un’altezza di 8, aveva un ingresso rialzato, raggiungibile tramite una scala che poteva essere ritirata in caso di attacco. All’interno vi erano una stanza principale voltata, una cisterna sotto di essa in cocciopesto (tecnica che ne garantiva l’impermeabilizzazione e dunque la conservazione dell’acqua piovana durante i mesi più caldi o in caso di assedio), e la terrazza, sulla quale veniva accesso il fuoco di segnalazione in caso di pericolo.

Probabilmente utilizzata fino al 1843, quando Marceddì – oggi suggestivo borgo di pescatori – cessò la propria funzione di porto franco, la torre fu modificata durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo oltre 70 anni di abbandono, il Comune di Terralba e la Fondazione MEDSEA ne hanno avviato il restauro lo scorso giugno, con l’obiettivo di creare un piccolo museo al piano terra e di rendere la terrazza un punto di osservazione dell’importante area umida circostante, ricca di avifauna. I voti sono stati raccolti per promuovere la conoscenza della torre.

Tra i “Luoghi del Cuore” sardi, bene la stazione di Tempio Pausania e il trenino verde che collega la cittadina gallurese a Palau: insieme hanno chiuso al 24° posto, con 11.242 voti. Da segnalare anche la villa costruita per Michelangelo Antonioni a Costa Paradiso, 215ᵃ con 2.058 preferenze.

Se è vero che da Lombardia, Sicilia e Piemonte – le tre regioni più attive con rispettivamente 328.591, 301.826 e 241.727 voti raccolti – è arrivato più di un terzo delle segnalazioni totali, la mappa dei siti più amati coinvolge tutto il territorio nazionale e stupisce per eterogeneità di tipologie: dalle chiese alle aree naturali, dai castelli ai borghi, dalle aree archeologiche ai giardini urbani, dalle ferrovie ai ponti. A sorpresa, è stato il Molise, nelle altre edizioni sempre abbastanza defilato, la regione con più voti in rapporto al numero di abitanti, mentre la Liguria è al primo posto per voti in rapporto alla sua superficie.

Ben 75.586 persone hanno espresso la loro preferenza per la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, al 1° posto della classifica nazionale, grazie anche all’impegno di tre comitati – Amici del Treno delle Meraviglie, Amici della Ferrovia Cuneo Ventimiglia Nizza e Amis du Train des Merveilles – che auspicano il potenziamento della linea e la sua valorizzazione.

Al 2° posto con 62.690 voti si classifica il Castello di Sammezzano a Reggello (FI), il 3° posto è invece occupato dal Castello di Brescia, segnalato da 43.469 persone. Al 4° posto ecco la Via delle Collegiate di Modica (RG), grazie ai 40.521 voti raccolti.

Al primo, secondo e terzo luogo classificato del censimento “I Luoghi del Cuore” 2020 saranno messi a disposizione da Fai e Intesa Sanpaolo (dopo la presentazione di un progetto da concordare) contributi per 50.000, 40.000 e 30.000 euro, a cui si aggiungeranno 5.000 euro extra per i due siti che hanno superato 50.000 voti. Il premio di 20.000 euro in palio per i vincitori delle classifiche speciali Luoghi storici della salute e Italia sopra i 600 metri, verrà assegnato, rispettivamente, all’Ospedale e Chiesa di Ignazio Gardella e all’Eremo di Sant’Onofrio al Morrone; quest’ultimo lo riceverà al posto della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia, poiché in nessun caso i premi sono cumulabili. Stesso discorso per il premio messo in palio per il luogo che ha ricevuto più voti via web, per il quale il Fai curerà la realizzazione di un video storytelling: il destinatario sarà il Ponte Acquedotto di Gravina, che lo riscuoterà al posto del Castello di Sammezzano.

In più, i referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti potranno presentare al Fai, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2021, una richiesta di recupero o valorizzazione, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che assicuri un sostegno reale. Come nelle scorse edizioni, Fai e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro novembre i luoghi vincitori.

“In un tempo di straordinaria difficoltà”, ha dichiarato il presidente del Fai, Andrea Carandini, “il fatto che i voti per i ‘Luoghi del Cuore’ siano stati oltre 2.300.000 è il segno che gli italiani considerano il loro amato Paese come un paradiso perduto da ritrovare. È evidente una sempre più diffusa coscienza di luoghi speciali sparsi lungo tutta la penisola, così ben distribuiti e numerosi da rendere l’Italia una ‘potenza culturale’ e da incoraggiare il Fai a svolgere sempre meglio il proprio ruolo sussidiario nell’aiutare le Istituzioni pubbliche a tutelare e promuovere il proprio patrimonio di arte, storia e natura”.

Giovedì, 25 febbraio 2021

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